Relazione sulle attività 2023


RELAZIONE DELLE ATTIVITA’ 2023

ARCHIVI, BIBLIOTECHE E COLLEZIONI
FONDO GIORGIO E GIOVANNI SAVERIO SANTANGELO E ARCHIVIO DOCUMENTALE E BIBLIOGRAFICO IGNAZIO BUTTITTA
La Fondazione, grazie a una convenzione stipulata con il Comune di Bagheria, ha istituito nel 2021 una Biblioteca di letteratura italiana, siciliana e di letterature comparate che include circa 12.000 volumi e 1.000 numeri di rivista provenienti dalle collezioni private dei proff. Giorgio Santangelo e Giovanni Saverio Santangelo, frutto della donazione liberale della famiglia, e il Fondo Ignazio Buttitta. Quest’ultimo è costituito da circa 750 volumi provenienti dalla biblioteca personale del Poeta e da circa 135 tra dipinti, disegni, fotografie, disegni, quadri e manifesti d’epoca che illustrano le numerose attività e manifestazioni letterarie e sociali cui Buttitta prese parte.
Il segmento della Biblioteca “Santangelo” accoglie: Sezione “letteratura italiana” che include letteratura e poesia italiana, critica della letteratura italiana, filologia e linguistica; Sezione “letteratura francese” che include letteratura francese, rivoluzione francese e critica della letteratura francese; Sezione “letteratura straniera”, costituita da una varietà di testi riguardanti la letteratura al di fuori del contesto francese; Sezione “Sicilia e Mediterraneo”, con una varietà di testi che interessano studi su Palermo e sulla mafia; Sezione “scienze umane” che include testi su teatro, cinema, estetica, semiotica, filosofia, storia e antropologia; Sezione “riviste” che consta di un cospicuo numero di manuali e riviste incentrati sulla storia della letteratura dal Medioevo al Contemporaneo.
Nel corso del 2021 i volumi sono stati collocati nelle suddette sezioni, è stato realizzato un piano topografico della biblioteca e, per l’allestimento della biblioteca, sono stati acquisiti librerie, mobili da ufficio e 2 computer utili alla catalogazione e fruizione. Si è proceduto, inoltre, con l’installazione di una rete internet wifi e con la messa in sicurezza della sede grazie a un sistema di videosorveglianza e di allarme. Nel 2022 sono stati effettuati lavori di restauro (infissi, portoncino) ed è stata completata l’inventariazione dei volumi, svolta da un collaboratore (contratto a tempo determinato, gennaio-giugno) opportunamente formato. Inoltre, per tutto il corso del 2022 e 2023, grazie al personale della Fondazione coadiuvato da volontari è stato garantito l’accesso al patrimonio librario con aperture programmate della biblioteca.
Il Fondo è incluso nella serie inventariale del Polo PA1 codice PA0557 della Fondazione Buttitta. La sede, concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune di Bagheria, si trova in via Aguglia 2.

BIBLIOTECA DELLA CULTURA SICILIANA
La Fondazione Ignazio Buttitta sin dalla sua costituzione, avvenuta nel 2005, ha curato la creazione di una biblioteca a servizio interno, con specifici riferimenti alle ricerche e alle iniziative promosse dalla stessa. Il nucleo iniziale negli anni è stato implementato metodicamente sino a rappresentare un punto di riferimento nel territorio comunale e regionale per gli studi specialistici sulla storia della Sicilia, sul folklore, le tradizioni popolari e le scienze sociali. La biblioteca, dal 1° luglio 2015, ha sede
a Palermo nei locali di via delle Pergole 74 a Palazzo Tarallo, concessi in comodato d’uso gratuito dal Comune di Palermo a seguito della stipula di un protocollo di intesa finalizzato alla costituzione di un Polo Archivistico-Bibliotecario sulla cultura tradizionale siciliana di cui fanno parte anche il Folkstudio di Palermo, l’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari, il Circolo Semiologico Siciliano e il Cidim di Roma. La Biblioteca è stata annessa ufficialmente alle strutture cooperanti del Polo PA1 e ha ottenuto il codice PA0557 che la identifica tra le Biblioteche di Centri Studi, Istituti ed Associazioni Culturali.
La Biblioteca è articolata nelle seguenti sezioni: Antropologia, Collane Sellerio, Opere Varie, Consultazione Generale, Fondo “Sicilia”, Fondo “Folkstudio” con pubblicazioni e riviste a tema etnomusicale e etnoantropologico risalenti agli anni ‘70, Fondo “Bagheria”, “Fondo CIDIM”, “Fondo Guggino” che ospita volumi provenienti dall’Istituto Storico-Geografico dell’Università degli studi di Palermo.
Nel 2022, grazie alla donazione della Famiglia Dawson è stato acquisito un fondo librario di circa 500 volumi che include opere di consultazione generale, storia inglese, enciclopedia britannica, testi di W. Shakespeare e critica letteraria shakesperiana, humor e novellistica inglese e testi su storia e letteratura della Sicilia. Inoltre, il prof. Salvatore D’Onofrio ha donato circa 150 tra volumi e riviste incentrati su antropologia culturale e sociale, soprattutto dell’Amazzonia. Nel corso del 2023, grazie al contributo ministeriale di sostegno all’Editoria, sono stati acquistati e catalogati circa 150 volumi. Dall’analisi e dal riordino del patrimonio librario effettuato presso i locali della Fondazione (dove è custodito il Fondo di libri antichi), considerando anche il cospicuo fondo messo a disposizione dall’Associazione Folkstudio, si calcola un posseduto di oltre 7.200 volumi. Dell’intero patrimonio librario sinora sono stati catalogati, tramite il Sistema Bibliotecario Nazionale (Sbn web), circa più di 5000 volumi resi disponibili alla ricerca online e alla consultazione in sede. Tra i materiali ospitati presso la struttura, spiccano i fondi dedicati alla cosiddetta letteratura grigia ossia dalle tesi di laurea, classificate nelle sezioni “Fondo Tesi Antico” e “Fondo Tesi Nuovo” ove sono collocate tesi di laurea, di dottorato e altri documenti riconducibili alla c.d. “letteratura grigia” (LG) normalmente in dotazione presso biblioteche ad alta specializzazione storico-scientifica. Nella sezione “Fondo Tesi Antico” sono allocate tesi di laurea che vanno dagli a. a. 1950-1990, mentre il “Fondo Nuovo” contiene tesi riconducibili alle sessioni degli anni accademici 2004-2016 per un totale complessivo di n. 669 tesi di laurea.

Servizi offerti
La Biblioteca è aperta al pubblico e disponibile alla consultazione in sede dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ed è gestita da personale interno alla Fondazione.
Una parte importante della gestione bibliotecaria riguarda le attività di reference (sia tradizionale che digitale) a servizio dell’utenza: nello specifico, le modalità di reference tradizionale sono incentrate sulla consultazione in loco da parte degli utenti presso la Sala Lettura, previa registrazione. Il reference digitale prevede invece la ricerca on line sul portale LIBRARSI OPAC PALERMO e/o OPAC SBN per le verifiche in merito al possesso fisico del volume da parte della Biblioteca per la consultazione in loco. Inoltre, l’attività di assistenza all’utente prevede anche l’eventuale orientamento presso altre biblioteche del Polo PA1 qualora questo richiedesse testi non posseduti fisicamente dalla Biblioteca, agevolandone quindi la ricerca e favorendo lo scambio tra biblioteche di informazioni tematico-bibliografiche.
Anche nel 2023 la Biblioteca ha ospitato sistematicamente tirocinanti dell’Università degli Studi di Palermo e ha svolto attività didattiche rivolte alle classi di Istituti superiori nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).
La sede è regolarmente frequentata da studenti, ricercatori e utenti generici, giovani e curiosi interessati a vario titolo, coinvolti anche in incontri, gruppi di studio e seminari.

ARCHIVIO ETNOGRAFICO SICILIANO (AES)
Nel 2015 la Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Folkstudio, ha costituito il portale on line Archivio Etnografico Siciliano (www.archivioetnograficosiciliano.it), realizzato grazie al progetto Diar-Muse finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’Archivio Etnografico Siciliano nasce con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura della conservazione della memoria e delle fonti storico-documentarie di carattere etnoantropologico e storico e di valorizzare le tradizioni siciliane di segno etnografico attraverso la digitalizzazione, la schedatura e la messa on line dei materiali nastrografici del Folkstudio e dell’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari di Palermo.
I primi materiali registrati “sul campo” risalgono al 1966 e sono su bobine da 13 cm con nastro da 1/2 pollice. Nello specifico, la Nastroteca del Folkstudio è complessivamente costituita da 1416 supporti, di cui: – 1009 originali registrati “sul campo” (579 bobine, per lo più da cm. 13, con nastro da 1/2 di pollice e 430 compact cassette); 297 supporti relativi a registrazioni di convegni, seminari, lezioni di argomento antropologico, etnomusicologico e musicologico; 37 supporti, per lo più nastri da ¼ di pollice (di cui 13 bobine da cm. 26,5-m. 1.100), che documentano l’attività di riproposta del Folkstudio; 73 cassette sulla musica folklorica siciliana e la musica etnica di altre regioni del Mediterraneo. Successivamente il portale è stato incrementato di ulteriori file sonori attraverso l’acquisizione dei fondi per la Salvaguardia del Patrimonio Musicale Tradizione del Ministero della Cultura ottenuti dal Folkstudio nel 2018; al termine del progetto AES accoglieva circa 4.600 carte sonore. Tra il 2021 e il 2022 l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, con la collaborazione della Fondazione Ignazio Buttitta, ha proseguito i lavori di schedatura e digitalizzazione del patrimonio nastrografico rendendo fruibili altre circa 1000 schede sonore. A tutt’oggi sono consultabili circa 6.000 carte sonore ciascuna delle quali riporta un frammento sonoro della registrazione e le informazioni che lo identificano, ossia la collocazione del brano, il titolo, la data e il luogo di registrazione e l’occasione nella quale la stessa è avvenuta, il nome del ricercatore e dell’operatore (https://www.archivioetnograficosiciliano.it/#/). Le registrazioni complete dei brani fruibili sul portale AES sono reperibili in versione integrale presso PALAZZO TARALLO, sede della Biblioteca della Cultura Siciliana e dell’Archivio Etnomusicale Siciliano.

COMPLESSO DI SANT’ANTONINO E PERCORSO MUSEALE “CIVILTA’ CONTADINA E ARTI POPOLARI”
Nel 2019 è stata stipulata una convenzione con il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Palermo (SIMUA) volta alla valorizzazione delle reciproche risorse monumentali e artistiche. A seguito di tale convenzione il SIMUA ha concesso gli spazi del Mulino Storico del Complesso Monumentale di S. Antonino per l’allestimento di un percorso museale etnoantropologico attraverso l’esposizione di beni di cultura popolare e materiale della Fondazione Ignazio Buttitta.
ll Mulino Storico di S. Antonino fu realizzato, a cavallo del XIX-XX secolo dal Regio Esercito Italiano in quello che fu il Convento di Sant’Antonio da Padova – fondato dai frati di Santa Maria di Gesù che nel 1630. Fu operativo per oltre mezzo secolo e i locali che lo ospitano sono stati oggetto di una straordinaria azione di recupero da parte dell’Area Tecnica dell’Università di Palermo che ha acquisito l’intero complesso nel 2004. Gli spazi sono stati inaugurati nel 2018 con l’iniziativa Lu pani si chiama pani, che prevedeva, oltre a un convegno di presentazione organizzato dal SIMUA, la realizzazione di un percorso museale di documentazione della cultura materiale legata al ciclo del
grano curato dalla Fondazione Buttitta; nell’occasione furono esposte una mostra fotografica di Gaetano Pagano e una collezione di oggetti e strumenti di lavoro, corredati da pannelli lessicografici, relativi al ciclo del grano. Alla fine del 2019, a seguito della convenzione, il percorso espositivo è stato riallestito. Nel 2023, a seguito di lievi lesioni murarie che hanno reso inagibile una zona del Mulino Sant’Antonino, le previste attività di arricchimento del corpus iconografico (con immagini scelte di Melo Minnella, Giuseppe Leone, Gaetano Pagano, Attilio Russo, Leonardo Timpone) e di integrazione della mostra con pannelli esplicativi, sono state temporaneamente sospese.

GAPS- GALLERIA DELLE ARTI POPOLARI SICILIANE
La Fondazione Ignazio Buttitta è dotata di un proprio patrimonio artistico e, segnatamente, di oggetti di arte popolare, frutto delle donazioni di Antonino Buttitta, Flora Buttitta e degli altri componenti del Consiglio di Amministrazione. Esso è composto da opere di arte popolare, tra le quali: pitture su vetro dei secc. XVIII e XIX, ceramiche di Collesano, Caltagirone e Burgio dei secc. XIX e XX, parti di carretto siciliano, pupi siciliani e napoletani e relative scene teatrali, veline serigrafate per agrumi e un’importante collezione di tavole da carretto dipinte dal pittore bagherese Emilio Murdolo con scene di paladini, ed è in larga parte esposto nella Galleria delle Arti Popolari Siciliane che ha sede presso l’ex Convento dei Cappuccini di Geraci Siculo. La Galleria è inserita in un sistema museale di esposizioni etnografiche, il MUSeBArch, del quale fanno parte vari allestimenti tra i quali “La casa dei mestieri scomparsi delle Madonie e le ricostruzioni di ambienti lavorativi e di vita domestica”, una sezione dedicata all’artigianato domestico, “Il corredo della sposa”, oltre che la esposizione di pregevoli volumi “De Arte venerandi cun avibus” di Federico II e una sezione dedicata al patrimonio archivistico-storico del Comune di Geraci Siculo.
Sulla pagina https://www.fondazioneignaziobuttitta.org/pupi-palermitani/ è possibile visualizzare Pupi palermitani e napoletani, scene e cartelli, ritratti e pupi in scena, ceramiche di Caltagirone ed ex voto in cera facenti parte della collezione esposta presso la GAPS.
Nel 2022, al fine di promuovere e dare visibilità all’ex Convento dei Cappuccini e alla Galleria, la Fondazione Buttitta ha promosso il Convegno internazionale di studi “La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture”, nel corso del quale sono state realizzate visite guidate e attività di valorizzazione sul territorio.

ARCHIVIO IGNAZIO BUTTITTA
La Fondazione Ignazio Buttitta ha costituito, nel corso della sua attività, l’Archivio Ignazio Buttitta, frutto di donazioni della famiglia Buttitta, di componenti del CdA della Fondazione, di amici e di studiosi che, a vario titolo, si sono occupati dell’opera e della vita del poeta siciliano. L’Archivio include, tra l’altro: le raccolte poetiche di Ignazio Buttitta, quaderni di appunti e bozze del Poeta a partire dal 1959, sceneggiature dattiloscritte di opere teatrali, copie di dediche, articoli di giornali, fogli e documenti dattiloscritti, corrispondenza, trascrizioni, fotografie, registrazioni e vario altro materiale documentale.
L’Archivio Ignazio Buttitta è stato catalogato e parzialmente reso fruibile on line. Vedasi scheda in aggiornamento qui:
https://www.fondazioneignaziobuttitta.org/wp-content/uploads/2011/07/AFIB.pdf
https://www.fondazioneignaziobuttitta.org/archivio-ignazio-buttitta/
È possibile consultare l’Archivio nella sede di via Giovanni Di Giovanni 14 a Palermo e una parte presso la sede della Biblioteca della Cultura Siciliana sita a Palazzo Tarallo, Palermo.
Nel 2022, grazie alla donazione della famiglia, l’Archivio si è arricchito di altro importante materiale concernente i testi teatrali di Ignazio Buttitta, in particolare si sono ritrovato documenti cartacei contenenti le varie stesure delle opere.

FONDO DI ARTE AFRICANA “ALFIO GENNARO E ANTONINO BUTTITTA”
La Fondazione Buttitta ha acquisito alcune importanti donazioni di arte africana. Il primo nucleo dei beni è stato conferito dal Prof. Antonino Buttitta e, successivamente, grazie alla donazione della Signora Giulia Saladino, è stata acquisita una parte del patrimonio di oggetti di arte africana raccolti negli anni dal Dott. Alfio Gennaro. Tale patrimonio consiste in oggetti d’uso comune, oggetti di uso cerimoniale, vasi in ceramica, statue e statuette in legno e bronzo, maschere in legno, manufatti in pietra, gioielli e accessori di varia foggia e di differenti materiali (metallo, pietre colorate). Grazie al progetto di ASL con il Liceo Ragusa-Kyiohara sono state effettuate operazioni di catalogazione, inventariazione e documentazione fotografica del Fondo. Sono stati catalogati e inventariati circa 200 pezzi, alcuni dei quali di particolare pregio. È in fase di perfezionamento l’atto ufficiale di donazione. Non è stata ancora effettuata una valutazione del suddetto patrimonio.

ARCHIVIO FOTOGRAFICO
La Fondazione ha acquisito un ampio patrimonio fotografico costituito dalle immagini di vari fotografi siciliani, nell’intendimento di promuovere l’attività fotografica di giovani autori e di valorizzare la fotografia etnografica di autori siciliani già affermati. Le immagini, messe in mostra nel corso delle varie esposizioni realizzate dal 2006 a oggi e archiviate presso la sede di via Antonio Veneziano, sono di noti fotografi come Enzo Brai, Melo Minnella, Giuseppe Leone, Attilio Russo, Gaetano Pagano e di autori più giovani o meno celebri quali Dario De Blasi, Fabio Sgroi, Filippo Mannino, Francesco Faraci, Giacomo D’Aguanno, Benedetto Galifi, Nino Russo che, tuttavia hanno saputo documentare alcuni aspetti della tradizione popolare ed etnoantropologica non solo siciliana nonché testimoniare fenomeni etnografici legati all’attualità. Di particolare interesse, inoltre, il corpus di fotografie relativo alla Settimana Santa delle province spagnole di La Rioja e Castiglia y León, a opera di autori vari tra cui José Manuel Alfaro, Rafael Sanz Lobato, Rafael López-Monné, che sono considerati i padri della fotografia etnografica spagnola.
L’Archivio fotografico è in constante implementazione: nel 2022 si è arricchito di 40 immagini di Gaetano Pagano riguardanti il lavoro contadino in Sicilia, con particolare riferimento al ciclo del grano, che sono state esposte in occasione della mostra Lavoro e/è dignità, Geraci Siculo, ex Convento dei Cappuccini, 29 settembre – 30 ottobre 2022. L’Archivio fotografico resta a disposizione per il riallestimento di mostre, su iniziativa della Fondazione Buttitta o di altri Enti pubblici e privati che ne fanno richiesta.

GESTIONE BIBLIOTECA ETNOSTORICA VITTORIETTI
A seguito di una convenzione stipulata tra il Centro Internazionale di Etnostoria-Fondazione Prof. Aurelio Rigoli e la Fondazione Buttitta a quest’ultima sono state affidate la gestione e la valorizzazione della Biblioteca “E. Vittorietti”, sita in un corpus annesso al prestigioso complesso di Palazzo Steri, sede del Rettorato dell’Università di Palermo. La Vittorietti (inserita nel Sistema Bibliotecario Nazionale) conserva migliaia di volumi, testimonianza della pubblicistica antropologica mondiale raccolta a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo, numerosi Fondi bibliografici, fra i quali il Fondo Gaetano Falzone e il Fondo Tindaro Rigoli nonché migliaia di Tesi di laurea, preminentemente esito del magistero didattico di Aurelio Rigoli. La sede della biblioteca è perfettamente arredata anche per ospitare incontri, convegni e seminari.

AGGIORNAMENTO SITO WEB
Il sito della Fondazione Buttitta costituisce un efficace strumento di promozione delle iniziative della Fondazione e di divulgazione di informazioni e materiali che favoriscono la conoscenza delle attività dell’Ente, delle sue produzioni bibliografiche, del patrimonio materiale e immateriale posseduto. La pagina è costantemente adeguata con l’inserimento di links informativi e sezioni di approfondimento e, nei suoi contenuti, con l’aggiornamento costante delle sezioni news, attività, bilanci e relazioni e patrimonio.

ATTIVITA’ CONVEGNISTICA
Convegno di studi Isole mediterranee. Storie, culture, patrimoni dedicato a Sebastiano Tusa. Favignana, ex Stabilimento Florio, 18-19 maggio 2023
La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, ha organizzato il Convegno “Isole mediterranee. Storie, culture, patrimoni dedicato a Sebastiano Tusa” con il Patrocinio del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, della Presidenza della Regione Siciliana, della Soprintendenza del Mare, del Comune di Favignana, dell’Università degli Studi di Palermo e del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e il sostegno del Ministero della Cultura-Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali, del Ministero dell’Università e della Ricerca-Direzione generale della Ricerca e dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
Il Convegno di studi, che si è tenuto il 18 e il 19 maggio 2023 presso l’Ex Stabilimento Florio di Favignana, è promosso nel quadro delle attività dedicate alla memoria di Sebastiano Tusa e in particolare alla valorizzazione e diffusione dei molteplici aspetti della sua ricerca e delle sue attività sia in ambito archeologico che in materia di promozione dei beni culturali in Sicilia.
Uomo poliedrico e dai molteplici interessi, Tusa ha condotto le principali attività coniugando ricerca, promozione, tutela e alta divulgazione scientifica. Le sue azioni hanno trovato una straordinaria sintesi nella volontà di istituire la Soprintendenza del Mare, di cui fu direttore per molti anni, e nel ruolo che ebbe, se pur brevemente, quale Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana.
I lavori si sono svolti nell’ex Stabilimento Florio, che ospita tra l’altro l’area museale Antiquarium, intitolata all’illustre studioso e sede di esposizione dei celebri rostri recuperati dall’archeologo in occasione delle sue ricerche e delle sue scoperte, dallo straordinario valore storico e culturale, sulla Battaglia delle Egadi.
Il Convegno ha avuto l’obiettivo di approfondire aspetti storici, antropologici e archeologici delle isole mediterranee con particolare attenzione ai patrimoni culturali delle isole minori. Concrete realtà geografiche e spazi dell’immaginario, le isole del Mediterraneo costituiscono, con i loro molteplici e variegati ambienti, da un lato il teatro di peculiari storie ed esperienze culturali, dall’altro uno straordinario dispositivo mitopoietico.
Il Comitato scientifico (composto da Ignazio E. Buttitta, Massimo Cultraro, Helen Dawson, Valentina Favarò, Andrea Tusa) ha affidato le relazioni a studiosi provenienti da prestigiosi centri di ricerca e università italiane e europee che hanno dedicato la loro attenzione ai temi indicati.
L’iniziativa è realizzata con il sostegno del BCIF.
Sono intervenuti: Ignazio E. Buttitta, Matteo Di Figlia, Valentina Favarò, Ferdinando Maurici, Giuseppe Giordano, Sergio Todesco, Macrina Marilena Maffei, Gabriella D’Agostino, Arturo Gallia, Giampaolo Salice, Vivian L. Navarro Martinez, Silvia Romani, Roberto Sammartano, Nicola
Cusumano, Giovanni Ingarao, Massimo Cultraro, Claudia Speciale, Helen Dawson, Francesca Spatafora, Marcello Mannino, Paola Sconzo, Maurizio Cattani, Elisa Chiara Portale, Rosalba Panvini, Marcella Accolla, Maria Clara Martinelli, Francesco Saverio Modica, Gilberto Montali, Luca Bombardieri, Lavinia Sole, Aurelio Burgio, Onofrio Marco Scarpinato, Francesco Forgione.

Convegno di studi Frontiera e confine. Culture a contatto nella Sicilia antica. Catania e Marianopoli, 19-21 gennaio 2023
Dal 19 al 21 gennaio 2023 a Catania e Marianopoli (CL), si è svolto il Convegno “Frontiera e confine. Culture a contatto nella Sicilia antica”, promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Catania, diretto da Marina Paino, dalla Scuola di Specializzazione dello stesso Ateneo, dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dal Comune di Marianopoli e dalla Fondazione Ignazio Buttitta con la partecipazione di Amenanos Gruppi Archeologici d’Italia, Archeoclub d’Italia e BC Sicilia di Mussomeli.
Un lungo dibattito, ancora aperto, propone letture diversificate per definire una frontiera o un confine; termini intesi a volte in chiave strettamente geografica, per definire i limiti fisici dei territori o degli insediamenti e, a volte, come aree di influenza, di contatto, di integrazione tra comunità differenti. Oggi si arriva al paradosso di costruire muri per proteggere un confine illusoriamente geografico e impedire l’afflusso di migranti da altre terre ed altri confini, senza considerare che la storia dell’umanità è una storia di migrazioni. L’incontro scientifico si pone l’obiettivo di riflettere intorno ad una tematica che, affrontata ampiamente alla fine degli anni ’90 in uno dei convegni tarantini (XXXVII), ha visto, in quest’ultimo ventennio, interventi saltuari che hanno centrato l’attenzione piuttosto sul tema del sincretismo e dell’incontro di culture.
È la frontiera culturale che, travalicando confini e limiti geografici, rappresenta un osservatorio privilegiato per comprendere le dinamiche sociali, i processi di integrazione, la trasmissione di ideologie e modelli culturali.
Dalla sfera funeraria a quella religiosa, dall’architettura alla ceramografia o alla plastica se non alla linguistica, sono innumerevoli gli indicatori archeologici che consentono di analizzare il fenomeno della frontiera culturale ed i meccanismi che si innestano nell’incontro tra comunità differenti che vivono su uno stesso territorio.
Un lento processo di integrazione e sincretismo porta alla formazione di una nuova realtà culturale dove ideologie, comportamenti di vita, schemi iconografici e modelli tipologici vengono rielaborati e rifunzionalizzati, dando luogo a nuove forme espressive e comunicative.
Il contributo degli studi demoetnoantropologici diventa, in questo quadro, particolarmente utile a integrare l’analisi delle dinamiche di trasmissione di rituali, simbolismi, pratiche ergologiche, espressioni linguistiche in aree geografiche ben lontane da quelle nelle quali esse si erano sviluppate e in tempi tra loro anche molto distanti.
L’incontro ha proposto un approfondimento e un aggiornamento di queste tematiche in un ambito, quale quello della Sicilia antica, che ha visto l’incontro e l’integrazione di genti e culture provenienti da altre aree del Mediterraneo, tenendo conto che le vicende che investono la Sicilia si inseriscono in una cornice unitaria e contigua con quanto avviene nel Meridione d’Italia.
Due sessioni del Convegno si sono tenute a Catania, presso ex Monastero dei Benedettini, Auditorium “De Carlo” (19 gennaio pomeriggio e 20 gennaio mattina) e due a Marianopoli dove ha sede un importante museo archeologico che narra, attraverso la sua ricca documentazione archeologica e storica, quali siano, nella cultura materiale, gli esiti di un insediamento che può emblematicamente rappresentare un “centro di frontiera” (20 gennaio pomeriggio e 21 gennaio mattina).
Il Convegno è stato curato da Rosalba Panvini (Università degli Studi di Catania/DISUM), Bianca Ferrara (Università degli Studi di Napoli Federico II), Ignazio E. Buttitta (Presidente della Fondazione Buttitta).
Sono intervenuti: Giovanna Greco, Mario Lombardo, Elisa Chiara Portale, Gilberto Montali, Massimo Limoncelli, Massimo Limoncelli, Rodolfo Brancato, Martina Forzese, Daniele Maglitto, Rosanna Maniscalco, Roberto Sammartano, Maria Teresa Magro, Marina Congiu, Vanessa Chillemi, Bianca Ferrara, Marco Stefano Scaravilli, Orazio Licandro, Lucia Arcifa, Michelangelo Messina, Simona Passaro, Raffele Orlando, Ignazio E. Buttitta, Antonio Barbera, Lavinia Sole, Spencer Pope, Igor Spanò, Rosalba Panvini, Gianluca Calà, Francesca Meli, Luca Sineo, Aurelio Burgio, Vincenza Forgia, Rossella Giglio, Lourdes Giròn Angiozar, Simona Todaro, Orazio Palio, Gioele Zisa, Alessio Zito, Giovanni Polizzi, Laura Schepis.

Convegno di studi La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica, II edizione. Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 9 e 10 novembre 2023
La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio della Regione Siciliana Presidenza, del Comune di Palermo e dei Dipartimenti Culture e Società e Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo, ha organizzato il Convegno internazionale La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica II edizione, il cui primo incontro di studi si è svolto il 16 novembre 2022.
Spettacoli e feste popolari siciliane (1881) è il titolo che Giuseppe Pitrè volle assegnare alla sua prima monografia dedicata alle performances popolari siciliane ponendo così in stretta relazione due fenomeni non sempre necessariamente e immediatamente connessi. Lo “spettacolo popolare” è, in verità, anche evento festivo, poiché esso è tutt’altro che occasione di solipsistico godimento estetico, piuttosto, potrebbe dirsi seguendo la prima sociologia francese, “effervescenza dello stare insieme”, occasione speciale di riunione comunitaria nell’interruzione dei ritmi ordinari, momento elettivo di reciproco riconoscimento di una comune appartenenza, di un comune sentire, di comuni aspettative; e lo è in un quadro che vede parole, gesti, suoni, immagini organizzati sistemicamente secondo un ordine tradizionalmente dato. È, dunque, lo spettacolo popolare, uno spazio-tempo, in cui ci si ritrova per assistere insieme a una narrazione, all’esposizione e alla riconferma di principi, valori e rappresentazioni del mondo e della società condivisi. Occasione, per questo, solo esteriormente profana, poiché racconti e leggende, storie mitiche e miti storici, detengono un valore sacrale declinando quell’etica collettiva che nella religione trova fondamento e legittimazione. L’ordine del mondo, con le sue apparenti e incomprensibili storture è l’ordine divino: la fatica, la lotta, la sventura, l’ingiustizia, il tradimento, il dolore, sono sì esperienze antropologiche alle quali si può talora cercare umanamente di porre rimedio, ma a nulla vale l’operare dell’uomo senza che sia sostenuto dalla volontà divina.
A sua volta, la “festa”, in primo luogo la festa religiosa, quella festa cioè che costituisce occasione elettiva in cui gli uomini si riuniscono alle proprie divinità, ai numi tutelari della comunità e garanti della sua continuità nel tempo, momento dunque di culto e di fede intimamente vissuta, è anche “spettacolo”; e lo è, innanzitutto perché questa fede è, deve essere, esteriormente rappresentata, osservata dagli altri; altri che sono certo tutti gli altri componenti della comunità ma anche, e soprattutto, gli dèi, quegli immanenti compagni della quotidianità che nella festa, per tramite delle loro rappresentazioni plastiche e figurative, si fanno vive e tangibili presenze. Può dirsi dunque che spettacolo e rito festivo interagiscano «in una vasta gamma di rappresentazioni, processioni e pubbliche rappresentazioni del potere sia sacro che profano; nella costruzione e nella
presentazione dell’Io nella vita di ogni giorno e nel rivestire un ruolo sociale. Ci sono spettacoli rituali, riti sotto forma di spettacoli, le strutture rituali che separano la realtà dello spettacolo da quella ordinaria [lo spegnimento delle luci, il sollevamento o apertura del sipario, le musiche introduttive, ecc. segnalano l’ingresso in una dimensione “altra”] e il processo rituale che evidenzia come vengano fatti gli spettacoli [la temporalità sequenziale, la ripetizione, l’adesione ai ruoli, il rispetto del copione: efficacia rituale]» (Schechner 1994: 584).
L’incontro ha presentato riflessioni e casi di studio relativi a performances rituali di carattere pubblico e forme di teatro religioso provenienti da diversi contesti storico-culturali avvalendosi del contributo di eminenti studiosi italiani e stranieri. Nell’ambito del convegno si è svolto uno spettacolo con l’esecuzione di canti della Settimana Santa a cura dei Cantatura di Cerami. Il convegno internazionale di studi La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica si è svolto nell’ambito del 48° Festival di Morgana “Ombre e burattini” che si è tenuto dal 3 al 12 novembre 2023.

Convegno di studi “Le grotte e l’uomo. Un rapporto di ancestrale memoria per viverci, pregare e morire”, Catania e Biancavilla, 2/3/4 marzo 2023
L’Università degli Studi di Catania e SiciliAntica Biancavilla, in collaborazione con il Comune di Biancavilla e la Fondazione Ignazio Buttitta, hanno organizzato il Convegno “Le grotte e l’uomo: un rapporto di ancestrale memoria per viverci, pregare e morire”, svoltosi a Catania (Palazzo Ingrassia) e a Biancavilla (Villa delle Favare) dal 2 al 4 marzo 2023. Il Convegno ha puntato il focus sulle grotte e sul loro utilizzo nel tempo, sul paesaggio che le circonda, sulla storia che ne ha segnato l’occupazione e la trasformazione, allo scopo di aggiornare il loro censimento e di proporre strumenti e modalità idonee per assicurarne la tutela, la valorizzazione e la fruizione. Come noto, fin dalla Preistoria più remota, l’uomo scelse come propria dimora la grotta perché offriva facile riparo dalle intemperie e dagli assalti di altri suoi simili. Ne sono testimonianza molti ripari individuati in Sicilia risalenti al Paleolitico, al Mesolitico, fino al Neolitico superiore. Per i periodi successivi della Preistoria molte grotte hanno restituito importanti documentazioni archeologiche grazie alle quali è stato possibile conoscere i modi ed i tempi della loro occupazione ma anche la successione stratigrafica delle facies culturali della Sicilia. Rientrano in questo ambito le grotte di scorrimento lavico individuate a Catania, Biancavilla ed Adrano, le quali testimoniano di una grande messe di materiali assegnabili soprattutto alla fine dell’età del Rame e all’Età del Bronzo Antico (metà III- metà del II millennio a.C.). Alcune grotte, inoltre, durante la Preistoria, furono utilizzate sia come luogo di culto che a scopo funerario come attestano, in quest’ultimo caso, le necropoli rupestri con tombe a grotticella artificiale. Come luogo di seppellimento dei propri defunti, le grotte furono scelte dagli abitanti di molti centri antichi ancora durante la Protostoria, ma anche oltre; gli ingrottamenti, scavati a mano nella roccia, accolsero le spoglie degli inumati con i loro ricchi corredi. Molte grotte divennero vere e proprie cappelle funerarie ed alcune di esse, soprattutto nella Sicilia centro-meridionale, avevano una forma a tholos ad imitazione dei modelli egei. Ideazione del convegno di Rosalba Panvini ed Enzo Meccia e cura scientifica di Rosalba Panvini, Enzo Meccia, Simona Modeo, Orazio Palio.

Convegno di studi Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali. Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 15 dicembre 2023
La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, del Corso di Studi Religioni e Culture dell’Università degli Studi di Palermo e della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”, ha organizzato il Convegno Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali, che si è tenuto a Palermo presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il 15 dicembre 2023.
A monte di una ormai consolidata tradizione di studi sulla santità intesa quale modello testuale e performativo polisemico ove cogliere, dalla tarda antichità alle sue forme contemporanee, trame e dinamiche territoriali, socio-politiche e sacrali complesse, il Convegno Etnografie/agiografie. Modelli di santità e pratiche rituali si è proposto di ripercorrere la fenomenologia della santità quale importante segmento dell’esperienza religiosa oltre a configurarsi quale crocevia storico-antropologico entro il quale perimetrare rinnovate prospettive di ricerca e di sviluppo culturale e socioeconomico delle aree interne. Attraverso contributi e prospettive di tipo interdisciplinare (storici dell’agiografia, antropologi, sociologi, geografi, storici delle religioni, ecc.) il Convegno ha voluto pertanto a stimolare un confronto tra diverse esperienze di scrittura/documentazione della santità (quella agiografica e etnografica) solo in apparenza divergenti e a indagare le trame di senso ancora oggi costitutive e condivise presso varie aree storico-culturali. In tal senso tempi e spazi, immagini e immaginari devozionali, miracoli, visioni, reliquie, corpi, feste, pellegrinaggi non si configurano solo ed esclusivamente quali tappe essenziali del browniano “culto dei santi” ma si configurano, oggi più di ieri, quali elementi dinamici e culturalmente complessi, capaci di ridisegnare e/o riconfermare narrazioni e devozioni, risacralizzazioni e desacralizzazioni, appartenenze ed esclusioni. Il Convegno, coordinato da Ignazio E. Buttitta, Fabrizio D’Avenia e Alessandro Saggioro, ha accolto contributi su specifici ambiti cultuali ove far emergere, unitamente alle forme e tipologie della santità prese in esame, le relative dimensioni performative e simbolico-rituali, indispensabili per comprendere e/o indagare agiografie e etnografie antiche e recenti.
Sono intervenuti: Ignazio E. Buttitta, Giuliano Chiapparini, Fabrizio D’Avenia, Antonino Frenda, Piercarlo Grimaldi, Eugenio Imbriani, Vito Impellizzeri, Sebastiano Mannia, Mauro Mormino, Marco Papasidero, Rosa Parisi, Rosario Perricone, Davide Porporato, Mario Re, Alessandro Saggioro, Daniela Santoro, Natale Spineto, Valeria Trapani.

Partecipazione al Convegno Cocchiara Project. Proposte, ricerche e studi per l’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Cocchiara
Mercoledì 6 dicembre 2023 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino si è volto il Convegno “Cocchiara project. Proposte, ricerche e studi per l’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Cocchiara” organizzato dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS (Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino) in collaborazione con l’Assessorato alla cultura – Comune di Palermo, l’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Cocchiara, la Fondazione Ignazio Buttitta e il Centro di studi filologici e linguistici siciliani.
Il convegno ha riunito gli studi degli accademici impegnati nei prossimi anni nell’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Cocchiara, istituita dal Ministero della Cultura. Sono intervenuti: Rosario Perricone, Gabriella D’Agostino, Enzo Vinicio Alliegro, Alessandro D’Amato, Antonino Blando, Ferdinando Mirizzi, Fabio Dei, Francesco Faeta, Giuseppe Giordano, Salvatore D’Onofrio, Giuseppe Giacobello, Antonio Fanelli, Antonino Frenda, Giuseppe D’Angelo.

ATTIVITA’ DIDATTICA E DI PROMOZIONE DELLA CULTURA SICILIANA
SOLE LUNA DOC FILM FESTIVAL – DOC FOR FUTURE
La Fondazione Buttitta ha partecipato alla 18° edizione di SOLE LUNA DOC FILM FESTIVAL – DOC FOR FUTURE, tenutasi presso la GAM dal 3 al 9 luglio 2023.
Anche questa edizione ha accolto tantissimo ospiti anteprime internazionali e nazionali per parlare di ambiente, diritti e umanità, 50 proiezioni, di cui 18 film in concorso, mostre, performance, dibattiti. I vincitori: Premio della Giuria internazionale Miglior film Adieu Savauge, Sergio Guataquira Sarmiento; Miglior corto The silence of the Banana Trees, Eneos Çarka; Miglior regia N’en parlons plus, Vittorio Moroni, Cécile Khindria; Miglior fotografia Kenya, Gisela Delgadillo; Miglior montaggio Dear Odesa, Kyrylo Naumko. Premio Doc for Future Fragments from Heaven, Adnane Baraka. Premio Soundrivemotion Stories from the sea, Jola Wieczorek. Premio miglior lungometraggio della Giuria Studenti Kenya, Gisela Delgadillo; Menzione speciale Giuria studenti Adieu Savauge, Sergio Guataquira Sarmiento. Premio miglior cortometraggio Giuria “Nuovi Italiani” The Silent Protest: 1929 Jerusalem, Mahasen Nasser Eldin; Menzione speciale Nuovi italiani Serigne, Rodrigo Hernandez Tejero, Edu Marin, Adriana Cardoso Navarro, Premio Sole Luna, un ponte tra le culture Vento na fronteira, Laura Faerman; Premio del Pubblico Claw Machine, Georges Salameh; Premio Film for our future Claw Machine, Georges Salameh; Premio Cinematographe.it Fino alla fine, Beatrice Perego.

Festival di Antropologia e Storia delle Religioni “Nella Terra di Diana”
La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato la quinta edizione del Festival di Antropologia e Storia delle Religioni “Nella Terra di Diana” che si è tenuta a Ariccia dal 7 al 10 settembre 2023. Il Festival, promosso dal Museo delle Religioni “Raffaele Pettazzoni” con il patrocinio del comune di Nemi, è stato coordinato da Igor Baglioni. Nell’ambito della manifestazione, sabato 9 settembre è stato presentato il volume “Una è la forma, molti sono i nomi. Scenari del sacro femminile tra la Sicilia e Creta” di Ignazio E. Buttitta, edizioni Museo Pasqualino. Oltre all’autore, è intervenuto Emanuele Lelli (Associazione Italiana di Cultura Classica – Delegazione “Antico e Moderno”).

Alloro fest
L’Associazione Gruppo Folklorico “Conca d’oro”, in collaborazione con l’Associazione MOOD e con il sostegno della Fondazione Buttitta, dopo il successo degli anni precedenti, ha realizzato dal 2 al 30 settembre 2023, la quarta edizione della rassegna “ALLORO FEST” all’interno del “Giardino dei Giusti – Via Alloro, 90 – Palermo. L’edizione 2023, arricchita rispetto alle precedenti, ha proposto un calendario fitto di iniziative, quali; concerti musicali, spettacoli di cantastorie, presentazioni di libri, conferenze, laboratori ludico-ricreativi. La rassegna, ideata da Pino Apprendi e diretta da Giovanni Apprendi, come di consueto ha riservato ampio spazio a temi sociali quali legalità, inclusione e diritti umani.

Salone del libro di Torino, 18-22 maggio 2023
La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato al Salone del libro di Torino esponendo le proprie pubblicazioni. Si è trattato di una importante occasione di promozione delle proprie attività e della cultura siciliana in un contesto ricchissimo di presentazioni, incontri e iniziative didattiche. L’argomento principale della XXXV edizione del Salone del Libro è stato Attraverso lo specchio, non solo un tema ma quasi un motto, un desiderio che porta chi lo esprime a travalicare la quotidianità
e la passività per sconfinare in nuovi mondi dove il reale e il fantastico si mescolano, dove tutto è possibile.

II CONGRESSO EUROPEO della Rete Europea per le celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua
Il 2 marzo 2023 a Palazzo Reale e il 3 marzo 2023 nell’Oratorio dei Santi Elena e Costantino di Palermo, si è tenuto il II Congresso Europeo della Rete Europea per le celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua, promosso dalla Fondazione Federico II in collaborazione della Fondazione Ignazio Buttitta. Sono intervenuti Gaetano Galvagno, Patrizia Monterosso, Leandro Ventura, Sergio Ortega Muñoz, Juan Ramón Valdivia Rosa, Ignazio E. Buttitta, Joaquín Marza Mercé, Antonio Miguel Nogues, Lia Giancristofaro, Nicu Panea, Sebastiano Mannia, Antonietta Molinie, Eugenio Imbriani Ferdinando Mirizzi, Joze Stukl, Davide Porporato, Claudio Bernardi, Miguel López Guadalupe, Julio Grande Ibarra, Patrizia Nardi.

II edizione della Scuola estiva di metodologia semiotica “Paolo Fabbri”
Il Circolo semiologico siciliano, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, il Dipartimento Culture e Società e il Dottorato in Semiotica dell’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta, hanno organizzato la seconda edizione della Scuola estiva di metodologia semiotica “Paolo Fabbri”. L’iniziativa, che si è svolta dal 3 al 7 luglio a Erice e che ha avuto come tema “Retoriche della marca: branding e significazione”, ha visto la partecipazione di studenti italiani e internazionali e ha presentato un programma ricco di lezioni, laboratori e conferenze.

Giornate di studio “Spazi sacri e paesaggi cerimoniali nel Mediterraneo occidentale arcaico”
La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato alle Giornate di studio “Spazi sacri e paesaggi cerimoniali nel Mediterraneo occidentale arcaico”, svoltesi l’11 dicembre nel Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e il 12 dicembre nel Complesso Monumentale dello Steri, Chiesa di Sant’Antonio Abate.
È opinione generalmente condivisa che alcune peculiarità naturali e paesaggistiche abbiano profondamente inciso sulla scelta dei luoghi da destinare ad attività rituali e di culto o, viceversa, che una particolare organizzazione dello spazio sacro, in senso sia di “spazio costruito” sia di “spazio simbolico” connesso a una specifica prassi rituale, possa aver dato luogo a un paesaggio cerimoniale del tutto peculiare, a uno spazio fisico in cui le comunità antiche mettevano in scena azioni e riti utili a rafforzare il senso di appartenenza e a rinsaldare i legami sociali e parentali. Un sistema integrato di funzioni, azioni e significati che, al di là del dato materiale restituito dall’archeologia, investe la sfera ideologica e culturale della collettività. Attraverso alcuni casi di studio, con particolare riferimento a contesti del Mediterraneo occidentale e ad alcuni specifici luoghi sacri di Sicilia e Magna Grecia, si è analizzato questo rapporto in una prospettiva di carattere storico-antropologico e politico-religioso, allargando lo sguardo anche alle altre componenti culturali che in età arcaico-classica popolavano quei territori.

Caltabellotta. Montagna Sacra e Magnifica
La Fondazione Buttitta ha patrocinato la presentazione di “Caltabellotta. Montagna Sacra e Magnifica”a cura di Domenica Gullì, con foto e video di Accursio Castrogiovanni. Il volume, presentato da Matteo Collura, raccoglie ventuno contributi di studiosi e specialisti in diversi settori, con i quali si è riusciti a mettere in mutuo dialogo i diversi saperi, per aprirsi ad una visione globale del patrimonio nelle sue molteplici declinazioni, anche immateriali, con i quali rinsaldare i fili sottili della memoria, riarticolare il senso di storie, leggende e speranze che uomini e donne di Caltabellotta affidano alla sacralità di questo luogo, unico e speciale.
L’incontro, promosso dal sindaco di Caltabellotta Calogero Cattano e dal soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento Vincenzo Rinaldi, si è svolto presso la Biblioteca comunale di Caltabellotta il 29 dicembre 2023.

Seminario Operaismo, rivoluzioni, trasformazioni
L’associazione R.U.M. Rete Universitaria Mediterranea, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari/Museo Internazionale delle Marionette Antonino Pasqualino, ha organizzato, il 22 dicembre 2023 presso l’edificio 17 dell’Università degli Studi di Palermo, il seminario dal titolo “Operaismo, rivoluzioni, trasformazioni”. L’incontro è stato moderato da Carmelo Bellardina; sono intervenuti: S. Vaccaro, P. Maltese, A. Casuna, F. Di Blasio.

Centenario della pubblicazione di Sintimintali
Il 13 dicembre 2023, in occasione del centenario della pubblicazione della raccolta Sintimintali di Ignazio Buttitta, presso la Putìa del poeta di corso Umberto I a Bagheria, si è svolto un incontro con interventi e recital, organizzato da Fondazione Ignazio Buttitta, Associazione amici di Ignazio Butitta e Comune di Bagheria. Sono intervenuti Salvatore D’Onofrio, Salvatore Ferlita, Nicolò Fanale, Emanuele Buttitta, Nara Bernardi e Flora Buttitta.

Salvatore Carnevale 1923 – 1955. L’uomo e il sindacalista a cent’anni dalla nascita
La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato all’iniziativa “Salvatore Carnevale 1923 – 1955. L’uomo e il sindacalista a cent’anni dalla nascita”, Teatro allo Scalo di Capo d’Orlando, 16 dicembre 2023.
L’incontro ha presentato riflessioni, testimonianze, letture, storie e ballate per non dimenticare e per sottolineare gli aspetti vivissimi delle fondamentali battaglie condotte dal sindacalista ucciso dalla mafia, la cui vicenda è divenuta centro di capolavori quali il Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali scritto da Ignazio Buttitta per la voce del cantastorie Cicciu Busacca, Un uomo da bruciare, primo film dei fratelli Taviani, Le parole sono pietre di Carlo Levi, la Ballata di lupara di Franco Trincale, Turiddu del poeta di Aliminusa, Giuseppe Giovanni Battaglia, l’eccezionale, più recente romanzo La madre. Francesca Serio di Franco Blandi. Sono intervenuti, oltre alle autorità locali, Francesca Busacca, Antonio Baglio, Franco Blandi, Mario Bolognari, Ignazio E. Buttitta, Marcello Mollica, Mario Sarica. Interventi musicali e letture di Mauro Geraci, Francesca Busacca, Oriana Civile e Liliana Sinagra.

XXI Premio Rosa Balistreri e Alberto Favara
La Fondazione Buttitta ha patrocinato la 21° edizione del Premio Rosa Balistreri e Alberto Favara. L’iniziativa, che si è tenuta nella chiesa di Santa Maria degli Angeli (La Gancia) il 21 ottobre 2023, è stata promossa da Alloro Fest con la partecipazione della Fondazione Buttitta e di altri enti del territorio. Sono stati premiati: Franco Lannino, Michele Naccari, Dario Tindaro Veca, Francesca Di Gaudio, Anita Vitrano, Felice Mario Antonio Liotti e Calogero Catania. Premio speciale Alberto Favara a cento anni dalla morte (1923-2023) a Francesca Chimento.
Il Premio “Rosa Balistreri e Alberto Favara” è organizzato da Conca d’Oro e patrocinato dalla Presidenza dell’Ars, dalla Fondazione Ignazio Buttitta, dal Museo internazionale delle Marionette
Pasqualino, dall’Alloro Fest, dal Borgo dei Giusti e dal Comune di Palermo. Direzione artistica di Giovanni Apprendi.

CANTA E CUNTA FESTIVAL
Dal 25 al 26 agosto si è tenuta la quarta edizione del “Canta e Cunta Festival”, una iniziativa promossa dal movimento Si Resti Arrinesci nato per contrastare l’emigrazione dalla Sicilia.
Il Canta e Cunta Festival, avviato nel 2020, in piena pandemia e ispirato a Rosa Balistreri, ribelle, cantautrice e cantastorie siciliana, ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sul valore della comunità, soprattutto giovanile, affinché quest’ultima possa liberamente scegliere se partire o radicarsi nella propria terra di nascita. Attraverso la cultura, la musica, la formazione e l’arte e, dunque, attraverso gli spettacoli in scena, si vuole aggiungere un tassello in più per costruire le condizioni per scegliere di restare.
Il festival è realizzato con il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Comune di Palermo e il sostegno della Fondazione Ignazio Buttitta, di Arci Tavola Tonda, di Antudo e di altri enti del territorio.

Presentazione del libro La galassia Lombroso di Livio Sansone
Il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, in collaborazione con la Fondazione Buttitta, ha organizzato la presentazione di La galassia Lombroso di Livio Sansone. Il libro è stato presentato il 21 settembre 2023 nella sede del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino. Sono intervenuti, oltre all’autore, Rosario Perricone, Antonino Blando e Ignazio E. Buttitta.
Cesare Lombroso è stato senza dubbio uno degli intellettuali italiani che hanno esercitato maggiore influenza sulle politiche sociali in tutto il mondo. Alla fine dell’Ottocento, poi, l’America Latina impazzì per le sue teorie: tournée nei teatri, conferenze di fronte a capi di Stato e parlamenti, sembrava che si fosse trovata la formula magica per disinnescare i conflitti razziali o di classe. Questo enorme successo non fu casuale ma il prodotto dell’attivismo di una vera e propria ‘galassia’ che si riuniva attorno allo studioso piemontese, ovvero la famiglia e i ricercatori a lui più vicini, capace di operare una sorta di ‘marketing’ delle idee oltre oceano e di costruire una rete di relazioni importante, sfociata in viaggi, traduzioni di libri, riviste e incontri accademici. Ecco allora che in Brasile, in Argentina e a Cuba si sviluppò un vero e proprio culto per la categoria di ‘criminale nato’, per la ‘fisiognomica’, con un influsso molto forte tanto sul sistema repressivo, carcerario e manicomiale quanto sulle relazioni razziali di questi paesi. Un fenomeno culturale di enorme significato e finora dimenticato.

PREMIO RIVIERA DEI MARMI
Il 15 settembre 2023 presso i Giardini Comunali della Villa di Custonaci si è tenuto il “Premio Riviera dei Marmi”, una iniziativa che ha l’obiettivo di valorizzare personalità che con le loro attività abbiano significativamente contribuito alla crescita culturale della Sicilia. I premiati dell’edizione 2023 sono stati: Florinda Saieva, imprenditrice, premiata per la creazione di Farm Cultural Park, un’oasi di arte contemporanea e innovazione sociale a Favara.; Stefania Auci, scrittrice, autrice della saga sui Florio; Roberto Gueli, giornalista, per il suo impegno a diffondere la cultura sportiva in Sicilia; Alberto Samonà, scrittore, giornalista, per il suo contributo alla promozione e tutela della cultura siciliana. La cerimonia di premiazione è stata presentato da Maria Gabriella Ricotta.
Il Premio Riviera dei Marmi è promosso e organizzato dal Comune di Custonaci con il patrocinio dell’Ars e dell’Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, in collaborazione la Fondazione Ignazio Buttitta, la Fondazione Erice Arte, la Fondazione Le vie dei Tesori, la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella.

L’identità culturale a Bagheria
Il Centro studi “Angelo Fiore”, con il patrocinio di enti pubblici e privati del territorio, tra cui la Fondazione Ignazio Buttitta, ha promosso l’iniziativa “L’identità culturale a Bagheria”, realizzata a Bagheria, palazzo Inguaggiato, l’8 luglio 2023. Il progetto è consistito in una conferenza a cura di Franco Lo Piparo, in una mostra artistico-documentale con opere di Ignazio Buttitta, Renato Guttuso, Salvatore Provino, Ferdinando Scianna e Giuseppe Tornatore, introdotta dallo scrittore Maurizio Padovano.

Partecipazione all’incontro A festa ru Signuri ri Munriali. Analisi di una tradizione secolare.
La confraternita SS Crocifisso di Monreale e l’Archivio storico Diocesano di Monreale, con il patrocinio della Fondazione Buttitta, hanno organizzato un incontro delle autorità ecclesiastiche del territorio e del Sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, sul tema “A festa ru Signuri ri Munriali. Analisi di una tradizione secolare”, al quale hanno partecipato Ignazio E. Buttitta, Don Giovanni Vitale e Giovanni La Mantia. L’iniziativa si è svolta nella Chiesa della SS. Trinità al Collegio di Maria il 26 aprile 2023.

Incontro su Ignazio Buttitta
L’Auser di Trabia, in collaborazione con la Fondazione Buttitta, il 18 aprile scorso ha organizzato un incontro dedicato a Ignazio Buttitta e alla sua poesia. Sono intervenuti: Pino Lo Bello (Presidente Auser Trabia), Giovanni Cancilla, Emanuele Buttitta e Ignazio E. Buttitta. Nell’occasione i soci dell’Auser e Emanuele Buttitta hanno recitato alcuni testi del Poeta.

Presentazione “Antropologia italiana e fascismo. Ripensare la storia degli studi demoetnoantropologici”.
Il 14 aprile 2023 nella sede dell’Istituto Gramsci di Palermo, si è svolto un incontro di presentazione del numero della rivista LARES dedicato a “Antropologia italiana e fascismo. Ripensare la storia degli studi demoetnoantropologici”, a cura di Fabiana Dimpflmeier. Sono intervenuti Tommaso Barus, Fabio Dei, Ignazio Buttitta, Salvatore Nicosia. Coordinamento scientifico di Rosario Perricone e Antonino Blando. L’iniziativa è stata organizzata da Museo delle marionette A. Pasqualino, Istituto Gramsci Siciliano e Fondazione Ignazio Buttitta.

Ciclo di seminari La Sicilia fuori di sé: Emigrazione, Storie, Patrimoni
Il Laboratorio Studentesco Autonomo, l’associazione Nun si parti, la redazione di Trinacria.info, il Museo delle Spartenze, la Fondazione Ignazio Buttitta e la rivista Studi Storici Siciliani hanno organizzato il ciclo di seminari con attribuzione di CFU dal titolo “La Sicilia fuori di sé: Emigrazione, Storie, Patrimoni”. Quello emigratorio è un fenomeno che riguarda intere generazioni di siciliani. Possibilità o tragedia: l’eterna dicotomia, apparentemente inconciliabile, che segna le narrazioni intorno all’emigrazione di massa. Diverse sono le modalità, le ragioni, le produzioni artistico-letterarie che caratterizzano questo fenomeno così persistente, e altrettanti saranno gli approcci che impiegheremo per affrontarlo. Nel corso di sette incontri si restituisce un quadro, che non vuole essere esaustivo ma certamente approfondito, sull’emigrazione forzata dalla Sicilia, che ha attraversato e determinato – e continua, come un filo rosso, ad attraversare e determinare – la storia e la cultura della nostra isola. Gli incontri si sono tenuti nell’Università degli Studi di Palermo dal 23 marzo al 5 maggio
2023. Sono intervenuti: Grazia Messina, Giuseppe Paternostro, Elio Di Piazza, Santo Lombino e Nicola Grato, Michelangelo Ingrassia, Sergio Bonanzinga. Nell’ambito del seminario è stato presentato il libro “La restanza” alla presenza dell’autore Vito Teti.

Giornata di studi e laboratorio tra culture e discipline “Lo sguardo incarcerato. Il senso dell’arte contemporanea del carcere?”
La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato la Giornata di studi e laboratorio tra culture e discipline “Lo sguardo incarcerato. Il senso dell’arte contemporanea del carcere?” realizzata presso l’ex stabilimento Florio di Favignana il 24 giugno 2024. L’iniziativa si è tenuta nell’ambito della mostra fotografica permanente inaugurata il 23 giugno Scoprire la luce della libertà – Immagini della Prigionia, curata da Cornelia Schmidt-Harmel.
A partire da Benvenuto Cellini (1500-1571) e Caravaggio (1571-1610), l’arte si confronta con le molteplici sfide del reale. Delitto, dolore, violenza, ingiustizia, amore e odio lasciano ripensare il concetto della bellezza e del sublime. Qual è il senso più profondo delle opere d’arte? Le opere dei detenuti, attraverso la forma, parlano di abissi umani, di colpe e castighi, di paura e solitudine, di nostalgia e speranza e in questo modo le opere formano uno specchio della nostra società. Esperti e studenti provenienti da tutto il mondo hanno discusso delle opere contemporanee di artisti in carcere come spazio di comprensione del mondo. Sono intervenuti: Yvonne Dohna Schlobitten, Pietro Sebastiani e Cristina Finucci, Robert Flanagan, Andreas Scheib, H. Peter Echtermeyer, Pietro Maria Sabella, Maria De Giorgi, Zeljko Loparic, Leo Maasburg, Ignazio E. Buttitta, Ingrid Reimold, Francesco Casale, P. João VilaChã SJ.
L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Favignana – Isole Egadi in compartecipazione con l’Associazione “Art and Prison”, la Fondazione Severino e il Centro di studi “Romano Guardini”.

Seminario “Per un ritratto dello scrittore da giovane: Leonardo Sciascia e gli anni ‘60”
La RUM Rete Universitaria Mediterranea, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, ha organizzato il seminario “Per un ritratto dello scrittore da giovane: Leonardo Sciascia e gli anni ‘60”, tenutosi presso l’Edificio 17 dell’Università degli Studi Palermo il 19 dicembre 2023. Sono intervenuti Alessandro Verri, Francesco Catalano, Franco Nicastro, Carmelo Bellardita.

Sistema Bibliotecario ADES
La Fondazione Ignazio Buttitta, congiuntamente all’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, al Centro Studi Filologici e Linguistici Siciliani e al Folkstudio di Palermo e al Circolo Semiologico Siciliano ha costituito il Sistema Bibliotecario ADES (Antropologico, Dialettologico, Etnomusicologico Siciliano) che riunisce l’insieme delle rispettive strutture bibliotecarie e archivistiche. Le suddette istituzioni sono le firmatarie del Protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Palermo – Area della Cultura per la costituzione di un polo bibliotecario unico presso Palazzo Tarallo a Palermo, sede della Biblioteca del Museo Etnografico Siciliano “Giuseppe Pitrè”. Il Sistema Bibliotecario ha lo scopo di garantire a tutti i cittadini l’accesso all’informazione attraverso il libro, la documentazione storica e i vari mezzi della comunicazione a stampa e audiovisiva e per promuovere il loro avanzamento culturale mediante attività di divulgazione nei vari campi della conoscenza. Le principali finalità sono quelle di: incrementare e aggiornare le raccolte librarie, documentali e audiovisuali delle varie biblioteche del Sistema; costituire sezioni bibliografiche specializzate che documentino particolari tradizioni e specifici settori del sapere legati al territorio; costituire un’apposita sezione bibliografica di documentazione sulla storia locale; promuovere l’acquisizione e la
catalogazione centralizzata del materiale bibliografico per le biblioteche del Sistema; coordinare e promuovere attività di promozione culturale nell’ambito del Sistema; richiedere alla Regione interventi per la tutela e la salvaguardia del materiale bibliografico di pregio conservato nelle biblioteche del Sistema. Tramite il Sistema le singole biblioteche parteciperanno all’Organizzazione Bibliotecaria Regionale e al Servizio Bibliotecario Nazionale. Per il raggiungimento delle finalità indicate il sistema attuerà un programma pluriennale comune d’incremento librario e documentario, con la definizione delle specializzazioni delle singole biblioteche nel campo dello sviluppo di determinati settori, dell’opera di scelta del materiale da conservare, dell’uso di strumenti audiovisivi. Il “Sistema Bibliotecario ADES” (Antropologico, Dialettologico, Etnomusicologico Siciliano) ha sede a Palermo, presso Palazzo Tarallo in Via delle Pergole n°74.

RICERCHE
Sono state svolte le seguenti ricerche:
1. Etnografia confraternale. Si è scelto come territorio di indagine il comprensorio di Enna. In particolare la scelta specifica consta di ricerche sul campo nei territori di Cerami, Capizzi, Troina e Nicosia. La ricerca nello specifico si è occupata di uno sulle confraternite religiose dei territori scelti.
2. Le anime della memoria Il culto di l’aimmuzzi santi a Bagheria. Nell’ambito del sistema di credenze tradizionali relativo al culto dei defunti in Sicilia, la devozione alle Anime Sante e ai Corpi Decollati a Bagheria (Pa) presenta aspetti di interesse etnografico assai rilevanti. Nella nostra contemporaneità tali pratiche folkloriche, tradizionalmente marcate da un forte specializzazione cerimoniale femminile con finalità divinatorio-responsoriali (spesso di origini extra-liturgiche), assumono una particolare pregnanza alla luce di una serie di aspetti che coinvolgono, unitamente alla loro perimetrazione e analisi, rinnovati orizzonti interpretativi.
3. Pellegrinaggi in Sicilia. Tipologie, pratiche, contesti. Da una attenta analisi del cospicuo materiale sin ora prodotto sulle forme della vita religiosa tradizionale in Sicilia, ove la festa affiora quale eminente topos etnografico emerge tuttavia una non trascurabile “marginalità” documentale relativa ai riti e alle pratiche pellegrinali variamente agite presso numerosi territori dell’Isola: tale situazione di “margine”, in verità non del tutto priva di contributi metodologicamente proficui su taluni riti pellegrinali siciliani, si spiega non tanto in relazione a una “egemonia documentale” della e sulla festa religiosa (alla quale il pellegrinaggio è strutturalmente connesso) quanto con la mancanza di indagini volte a tracciare le coordinate per una documentazione sistemica delle tipologie, dei contesti territoriali, delle pratiche pellegrinali siciliane e a ridefinirne la valenza simbolico-rituale. In relazione al contesto siciliano il termine viaggiu denota a livello folklorico una straordinaria ricchezza tipologica di saperi e pratiche variamente disseminate nei territori dell’Isola e non ancora adeguatamente sistematizzate in un organico quadro documentale.
4. Indagini sulla cerimonialità tradizionale e gli spazi e le tecniche del lavoro contadino e marinaro.
5. Conseguenze della pandemia sulle espressioni performative della religiosità popolare.

PUBBLICAZIONI
Il teatro e la festa. Il Tempio, la piazza, la scena, a cura di Igor Spanò. Atti del convegno tenutosi a Palermo dal 16 al 18 novembre 2021. N. 15 della Collana Acta Diurna.

Il Presidente
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