Convegno di studi Il lavoro e il mare nella letteratura italiana Bagheria, 6 novembre – Palermo, 7 novembre 2024

Convegno di studi
Il lavoro e il mare nella letteratura italiana
Bagheria, 6 novembre – Palermo, 7 novembre 2024

La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, in collaborazione con il Comune di Bagheria e con il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo e con il patrocinio della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, della Fondazione Verga, del Centro di studi filologici e linguistici siciliani e dell’Istituto Gramsci Siciliano, organizza il Convegno Il lavoro e il mare nella letteratura italiana, che si terrà tra Bagheria e Palermo dal 6 al 7 di novembre 2024.

L’iniziativa si propone di esaminare e approfondire il lavoro degli uomini del mare quale soggetto di testi letterari che documenta i processi lavorativi e concorre alla significazione testuale, sino a divenirne, talora, asse portante.
Il tema è stato poco esplorato dalla critica e meno indagato dalle scienze sociali rispetto alla cultura orale e religiosa, alle condizioni di vita e alla cultura materiale dei lavoratori delle campagne e merita pertanto di essere oggetto di studio tanto etnografico quanto critico letterario.

Il Convegno si svolgerà il 6 novembre nella Sala Teatro “Monsignor Muratore” di Palazzo Butera, a Bagheria; e il 7 novembre, nell’Aula Seminari, Ed. 12, dell’Università degli Studi Palermo. Entrambi i giorni vedranno non solo l’intervento di studiosi volto all’analisi critica dei testi letterari, ma anche l’intervento di scrittori rivolto al racconto e all’autoanalisi della propria produzione letteraria che ha per soggetto il lavoro e il mare.

Programma

Convegno di studi
Il lavoro e il mare nella letteratura italiana
Bagheria, Sala Teatro “Monsignor Muratore” di Palazzo Butera
6 novembre 2024
Palermo, Università degli Studi, Ed. 12, Aula Seminari
7 novembre 2024

6 novembre 2024
Bagheria, Sala Teatro “Monsignor Muratore” di Palazzo Butera

Ore 9.30
Saluti inaugurali

Ore 10.00
Introduzione
Giovanni Ruffino, Centro di studi filologici e linguistici siciliani, Il lessico del mare dalla Sicilia al Mediterraneo

Ore 10.30
Presiede Ignazio E. Buttitta

Rosario Castelli, Università degli Studi di Catania, L’uomo di Trezza: la tragedia di ‘Ntoni Malavoglia
Domenica Perrone, Università degli Studi di Palermo, Il mare delle donne. Scritture femminile del nuovo millennio

Ore 11.30 Pausa caffè

Roberta Morosini, University of California Los Angeles, «Napoli è restata senza mare». Note su umanesimo ed economia blu di Dante, Boccaccio e Domenico Rea
Sergio Todesco, Ricercatore indipendente, “Contra gladium, per gladium”. La caccia al pescespada in letteratura

Ore 15.30
Presiede Matteo Di Gesù

Alessio Giannanti, Archivi della Resistenza, Contadini in mezzo al mare. Scritture dalla Liguria di Levante
Roberto Fioraso, Ilcorsaronero. Rivista Salgariana di Letteratura Popolare, I “lavoratori del mare” di Salgari: marinai, pescatori, pirati

Ore 16.30 Pausa caffè

Alessia Traina, Docente di Lettere, I.C. Francesco Riso, I pellisquadre dello scill’e cariddi in Horcynus Orca
Sebastiano Martelli, Università degli Studi di Salerno, Il mare nelle rappresentazioni letterarie del viaggio di emigrazione tra Ottocento e Novecento
Davide Camarrone, Giornalista e scrittore, Lampaduza
7 novembre 2024
Palermo, Università degli Studi, Ed. 12, Aula Seminari
Ore 9.30
Presiede Emanuele Buttitta

Salvatore Ferlita, Università degli Studi di Enna “Kore”, Come un novello Mosè? Il mestiere dello scafista nel mare “monstrum”
Silvana Grasso, Scrittrice, Un “mare” oltre il Mare

Conclusioni

Comitato scientifico
Emanuele Buttitta, Matteo Di Gesù, Alessio Giannanti

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex, Claudia Urzì

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Bagheria, Sala Teatro “Monsignor Muratore” di Palazzo Butera Corso Butera
Palermo, Università degli Studi, Ed. 12, Aula Seminari, viale delle Scienze 28
Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

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Comunicazioni

Comunicazioni

Si comunica che la BIBLIOTECA SANTANGELO-BUTTITTA di Bagheria (via Aguglia 2) rimarrà chiusa dall’8 all’11 ottobre 2024 e che la BIBLIOTECA DELLA CULTURA SICILIANA di Palermo (Palazzo Tarallo, via delle Pergole 74) rimarrà chiusa nei giorni 8 e 10 ottobre 2024.

Convegno TRA CIELO, TERRA E MARE. MITI, DIVINITA’, SANTI IN SICILIA

Convegno TRA CIELO, TERRA E MARE. MITI, DIVINITA’, SANTI IN SICILIA

L’Associazione GA Amenanos di Catania, la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione culturale Cenacum hanno in programma l’organizzazione del Convegno “Tra cielo, terra e mare. Miti, divinità, santi in Sicilia”.

Chi fosse interessato può presentare il proprio abstract (in italiano e inglese, max 250 parole) inviandolo all’indirizzo fondazione.buttitta@yahoo.it entro il 30 novembre 2024.

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Convegno di studi Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri

Convegno di studi
Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
23 – 24 maggio 2024

La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e della Fondazione Federico II, organizza il Convegno di studi “Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri”, che si terrà a Palermo il 23 e 24 maggio 2024 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
L’incontro intende riflettere sull’emarginazione e sull’isolamento che nella storia dell’umanità le società più diverse hanno realizzato e realizzano nei confronti di persone e gruppi distinti a vari livelli per motivi politici, sociali e religiosi.
La culturalizzazione della vita al margine è attuata in molti modi, dalla mitizzazione alla istituzione di specifiche dinamiche rituali, dalla elaborazione di narrative del limite all’esplorazione concettuale e filosofica dello spazio reso altro dalla presenza di persone e comunità sottratte al vivere corrente, agli ambienti urbani e antropizzati e respinte al margine. Riprendendo la schematizzazione dei riti di passaggio elaborata da Arnold Van Gennep, gli esuli si contraddistinguono per la plasticità e la malleabilità con le quali è costruito il loro status tanto all’interno del registro simbolico quanto sul piano delle concrete pratiche sociali. Essi attraversano la fase della fuoriuscita dalla condizione ordinaria, compiono il viaggio verso il luogo di detenzione e pena, acquisendo una temporanea condizione di sospensione esistenziale, concepita come ‘altra’ e alienante. Questa fase centrale può avere diverse tipologie di significato: in positivo, può essere intesa come spazio di creatività, di elaborazione di nuove idee, di affinamento della marcatura dell’esistenza, di valorizzazione del senso umano della resistenza e del verbale segreto; in negativo, significanti diversi, più evidenti e scontati, sono la sofferenza per il distacco dagli affetti, dal proprio contesto di vita, dalle reti relazionali correnti; la tensione dell’emarginazione, dell’impotenza, dello straniamento rispetto all’interazione costante con il flusso della vita pubblica. L’esilio può infine preludere alla fine della vita o concludersi con il reintegro nella vita precedente e nella cornice normativa.
Sulla base di queste premesse il rapporto centro-margine può costituire un fertile terreno d’indagine, utile ad analizzare le strategie con cui una determinata società pensa sé stessa in termini di continuità e discontinuità rispetto all’Altro, autodefinendosi rispetto a una negatività esterna e marginalizzata, ma anche valorizzando al contrario positivamente le capacità inclusive e integrative del proprio sistema di rappresentazioni e di pratiche culturali.
Il Comitato scientifico (Ignazio E. Buttitta, Valentina Favarò, Alessandro Saggioro) ha affidato le relazioni a studiosi che hanno dedicato le loro ricerche alla condizione dell’esule, alla sua vita, alle trasformazioni degli stati d’animo, alle produzioni artistiche e letterarie; allo spazio dell’esilio in quanto ambiente concluso o aperto, con confini naturali o artificiali, declinato in forma carceraria o altrimenti disposto; agli interlocutori umani e divini implicati nelle dimensioni dell’esclusione, del margine e della (re)integrazione; alle modalità narrative e dialogiche relative all’esilio, al confino, alla prigionia e al margine; agli esiti simbolici e le rappresentazioni della marginalizzazione imposta o subita, percepita come violenza o declinata in potenzialità.

PROGRAMMA

Convegno di studi
Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
23-24 maggio 2024

23 maggio

Ore 9.00
Saluti inaugurali

Ore 9.30
Presiede Alessandro Saggioro

Francesca Prescendi, École Pratique des Hautes Études – PSL, Violentata ed espulsa: riflessioni sul ruolo della madre nei miti romani
Francesco Paolo Bianchi, Università degli Studi dell’Insubria/Heidelberger Akademie der Wissenschaften, Esilio e esuli tra mito e storia nel mondo greco
Pietro Giammellaro, Ricercatore indipendente, Scegliere l’esclusione. La mendicità cinica tra autarcheia e dominio sulla tyche

Ore 11.00 Pausa caffè

Federica Zigarelli, Sapienza Università di Roma, Tra centro e margine. Per una riconsiderazione dell’agency di Hestia
Rosalba Panvini, Università degli Studi di Catania, Esuli, migranti, schiavi nei racconti dei poeti e degli storici e nelle rappresentazioni artistiche antiche
Ginevra Benedetti, Università degli Studi di Siena, Rifugio e castigo: due facce dell’interazione con le statue divine, dall’antichità a oggi

Ore 15.00
Presiede Ignazio E. Buttitta

Carmelo Russo, Sapienza Università di Roma, Un diario di guerra, anzi due. Prigionieri casertani tra Sicilia e Tunisia (agosto 1943-novembre 1945)
Francesca Di Pasquale, Soprintendenza Archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo, “Razza degenerata”. L’analisi antropologica di Emanuele Mirabella dei libici deportati a Favignana nel 1915
Agnese Tatì, Sapienza Università di Roma, Esuli, rifugiati e cittadini: ebrei iracheni a Londra. Analisi dell’archivio online Sephardi Voices UK

Ore 17.00 Pausa caffè

Barbara Sorgoni, Università degli Studi di Torino, Narrazioni forzate e pratiche di riconoscimento della protezione internazionale in Italia
Cirus Rinaldi, Università degli Studi di Palermo, «Giocare a fare i froci per essere normali». Negoziazione della maschilità, gerarchie di genere e sessualità nel sex-work maschile di strada

24 maggio

Ore 9.30
Presiede Matteo Di Figlia

Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma, Buonaiuti prigioniero a Roma
Laura Lettere, Sapienza Università di Roma, Dai margini alla Terra di mezzo: missionari buddhisti, traduttori e prigionieri nella Cina del periodo delle Dinastie del sud e del nord (420-581)
Roberto Alciati, Università degli Studi di Firenze, Exules vitae e lucifugi viri: l’ascetismo come auto-segregazione nel Mediterraneo antico

Ore 11.00 Pausa caffè

Ignazio E. Buttitta, Università degli Studi di Palermo/CNR-Ispc, Dai margini alla scena festiva. L’ascesa sociale degli zolfatai
Manoela Patti, Università degli Studi di Palermo, Storie di guerra. Sfollati, rimpatriati, profughi nel Mezzogiorno (1940-1945)
Arianna Rotondo, Università degli Studi di Catania, Scritture dal campo di concentramento: Etty Hillesum e «il salvataggio di Dio in esilio»

Ore 15.00
Presiede Fabrizio D’Avenia

Laura Faranda, Sapienza Università di Roma, Vite di scarto. Narrazioni di confine, dall’esilio manicomiale al silenzio delle innocenti
Fabrizio Ferrari, Università degli Studi di Padova, L’(auto)esilio di Ekalavya e il tema della giustizia relativa nella letteratura epica indiana
Paola Buzi, Sapienza Università di Roma, Prigioniere degli dèi: i contratti di servitù perpetua nell’Egitto tolemaico

Ore 17.00 Pausa caffè

Gianmarco Braghi, Università degli Studi di Palermo/Fondazione per le scienze religiose (Bologna/Palermo), Teologia dell’esilio e pratiche del proselitismo nelle chiese riformate francofone del XVI secolo
Michele Cometa, Università degli Studi di Palermo, Una giornata a Bergen-Belsen: vicende della famiglia Szondi

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Valentina Favarò, Alessandro Saggioro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex, Claudia Urzì

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

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Presentazione del volume Dall’Africa all’Estremo Oriente di Antonino Serina

Presentazione del volume
Dall’Africa all’Estremo Oriente
di Antonino Serina
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Mercoledì 15 maggio 2024, ore 16,00

Mercoledì 15 maggio alle ore 16,00 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, sarà presentato il volume Dall’Africa all’Estremo Oriente. La struttura dinamica del «Centro» del villaggio nel fluire dell’intero divenire cosmico di Antonino Serina, edizioni Gruppo Albatros Il Filo (2023).
Antonino Serina a partire dalla sua esperienza fra le popolazioni africane (Nilote, Nilo-Camite e Bantu) va alla verifica etnofilosofica – corredata da teorie di scienziati e filosofi, con particolare attenzione a Carlo Rovelli – della complementarietà degli opposti, che vale più del principio d’identità, e della partecipazione dell’io alla vita dell’intero universo. È un universo differente da quello occidentale, dove il divenire vale più dell’essere e la forza vitale si rivela creatrice e distruttrice. Questi elementi, che Serina studia approfonditamente, sono presenti anche nelle popolazioni persiane, egizie e nel Sofista di Platone.
L’autore dedica, infine, parte dello studio per mettere a confronto la filosofia naturalistica e la teoria della gravità quantistica a loop di Carlo Rovelli, concludendo così la trilogia composta da Una schiuma danzante di piccolissimi quanti (2019) e Il fluire dell’essere e della vita (2020), entrambi pubblicati da Edizioni Arianna.
Presenta Marco Bassi, modera Rosario Perricone, partecipano Pietro Di Nicolò (curatore), Ignazio Grillo e, con intervento registrato, Carlo Rovelli.
L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Ignazio Buttitta in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari/Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.

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Inaugurazione del Polo culturale “Biblioteca di letteratura italiana e di letterature comparate Giorgio e Giovanni Saverio Santangelo e Archivio bibliografico e documentale Ignazio Buttitta”

Inaugurazione del Polo culturale “Biblioteca di letteratura italiana e di letterature comparate
Giorgio e Giovanni Saverio Santangelo e Archivio bibliografico e documentale Ignazio Buttitta”

Sabato 16 marzo 2024 alle ore 11 sarà inaugurato il Polo culturale “Biblioteca di letteratura italiana e di letterature comparate Giorgio e Giovanni Saverio Santangelo e Archivio bibliografico e documentale Ignazio Buttitta”, sito in via Aguglia 2 a Bagheria.

La sede della Fondazione Buttitta a Bagheria si propone non solo come luogo di conservazione di un prezioso patrimonio librario ma anche e soprattutto come centro di studio e di ricerca, come spazio di incontro e di dialogo tra uomini e culture secondo quello spirito di apertura per l’altro e di confronto dialogico che hanno caratterizzato le vite di Ignazio Buttitta e di Giovanni Saverio Santangelo.

Saranno presenti il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli, l’assessore alla Cultura Daniele Vella, il presidente della Fondazione, Ignazio E. Buttitta, Emanuele Buttitta e Nara Bernardi.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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Convegno internazionale di studi Mascheramenti animaleschi nelle tradizioni satiriche e carnevalesche europee

Convegno internazionale di studi
Mascheramenti animaleschi nelle tradizioni satiriche e carnevalesche europee
Dedicato a Luigi M. Lombardi Satriani

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 8-9 febbraio 2024

La Fondazione Ignazio Buttitta, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari-Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e il Centro internazionale di ricerca e studi su Carnevale Maschera e Satira (CMS), con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, organizzano a Palermo nei giorni 8 – 9 febbraio 2024, presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il Convegno internazionale “Mascheramenti animaleschi nelle tradizioni satiriche e carnevalesche europee”.
Il Convegno (che sarà dedicato alla memoria di Luigi M. Lombardi Satriani) si pone in continuità con le pluriennali attività scientifiche svolte sinora dai rispettivi enti organizzatori nel campo dello studio e della valorizzazione di un patrimonio immateriale di straordinaria valenza storico-culturale quale è il carnevale.
I contenuti narrativi, le performances e i simboli rituali delle cerimonie carnevalesche presentano una diffusione e una persistenza nel tempo assai considerevoli, sebbene siano sottoposti a un processo di continua rielaborazione delle forme, dei significati e delle funzioni in relazione allo storico prevalere, contesto per contesto, di peculiari istanze politiche, economiche e sociali. I mascheramenti, le trasformazioni, l’assunzione/manifestazione rituale di identità altre, le inversioni di ruolo, di genere, di status, denunciate non solo da una ‘falsa faccia’ che ricopre il volto ma dal complessivo costume, dagli eventuali accessori, dal comportamento a-normale, da peculiari sonorità e verbalizzazioni, sono simboli rituali attestati sin da epoca proto-storica e di amplissima diffusione, poiché documentati dalla ricerca etnologica, folklorica, storico-letteraria e religiosa in una pluralità di culture. Al pari di tutti i simboli rituali e dei contesti festivi all’interno dei quali agiscono in sistemica connessione, essi sono tuttavia nella storia e, pertanto, investiti da un continuo processo di de-semantizzazione/ri-semantizzazione e di de-funzionalizzazione/ri-funzionalizzazione. Ciascuna comunità, in ragione di sempre nuove istanze dettate dalla contingenza e dalle forze e dagli interessi divergenti che la attraversano, rielabora e riplasma, con maggior o minore consapevolezza, la propria memoria culturale.

Numerose rappresentazioni vascolari greche, di età arcaica e classica, esibiscono già personaggi travestiti da animali (ad esempio uccelli, cavalli) in contesti performativi/rituali. E sappiamo che già i pionieri della commedia ateniese agli inizi del V secolo a.C. (Magnete, in primis) ricorrevano, per far ridere il pubblico, a travestimenti o a performances mimiche con cui interpretavano uccelli, moscerini, rane: sono sopravvissute fino a noi, del resto, commedie di Aristofane caratterizzate proprio dalla presenza in scena di cori animaleschi (cfr. titoli come Vespe, Uccelli, Rane). Una pratica, quella dei travestimenti teriomorfici, documentata dunque senza soluzione di continuità sin dai rituali e dalle tradizioni comico-satiriche dell’antichità, passando per il Medioevo (età di mezzo e cruciale anche sotto questo aspetto), sino all’età moderna e contemporanea. Tra i moltissimi casi che si potrebbero citare, un sermone attribuito a Sant’Eligio (dell’VIII sec. d.C.) ci segnala una serie di usi praticati nel periodo delle calende di gennaio, come travestirsi da vitello o da cervo, tenere la tavola imbandita tutta la notte, dare e ricevere regali: «mascherandosi da cervo vogliono trasformare il loro aspetto in quello di bestie selvatiche. Altri si vestono con pelli di montone; altri ancora inalberano teste di animali, e si rallegrano fino all’esultanza quando arrivano ad assumere l’aspetto di fiere al punto da non sembrare più uomini». A sua volta San Cesario condanna la pratica delle strenne e particolarmente coloro che si trasformano in bestie selvatiche indossandone teste e pelli. E tale condanna la ritroviamo nel concilio di Auxerre del 573-603 e in quello di Nantes del 658. Nelle maschere, infatti, la Chiesa vedeva la pretesa abominevole e sacrilega di «trasformare la creazione divina e di abolire la distinzione radicale dell’uomo dalla bestia», distinzione basilare della antropologia cristiana, insieme a quella tra uomo e donna pure messa in dubbio dai comportamenti e dai mascheramenti carnascialeschi.
Anche nei contemporanei carnevali folklorici euromediterranei ricorrono ampiamente mascheramenti di carattere animalesco; mascheramenti che, non solo esclusivi di certi periodi storici e di certe aree geografiche, significano piuttosto un tratto costitutivo delle performances cerimoniali e teatrali di una pluralità di culture d’ogni tempo e d’ogni luogo.
Tra le mascherate teriomorfe carnevalesche si possono annoverare ad esempio la mascherata del Cammello che ha luogo in area slavo-balcanica e quelle dell’Orso e dell’Uomo selvaggio assai diffuse nel Nord Italia, ma presenti anche in Sicilia; o ancora quelle sarde, dai caratteri marcatamente ferini, dei mamutthones e dei boes, che fanno la loro prima apparizione la vigilia di Sant’Antonio Abate insieme al fuoco della tuva.
Le relazioni saranno affidate dal Comitato Scientifico (Tiziana Drago, Giuseppe Genco, Sonia Macrì, Rosario Perricone, Pietro Sisto, Piero Totaro) a studiosi italiani e stranieri che hanno dedicato la loro attenzione al tema indicato e alle numerose questioni correlate.
Nell’ambito del Convegno sarà presentato il volume Maschera e cibo. Il carnevale e il Mediterraneo a cura di Pietro Sisto e Piero Totaro (edizioni Museo Pasqualino, 2024). Intervengono Piero Totaro, Pietro Sisto, Marxiano Melotti, Giuseppe Genco.

Comitato scientifico
Tiziana Drago, Giuseppe Genco, Sonia Macrì, Rosario Perricone, Pietro Sisto, Piero Totaro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino, Maria Fasino

Segreteria organizzativa
Maurilio Ginex, Claudia Urzì, Chiara Vaglica, Monica Campo, Daniela Casamento

Riprese video e diretta social
Francesco La Bruna, Pierpaolo La Torre

Tecnici
Francesco Cutrona, Paolo Benfante

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta e MuseoMarionette

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Convegno di studi Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali

Convegno di studi
Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali

Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
15 dicembre 2023

La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, del Corso di Studi Religioni e Culture dell’Università degli Studi di Palermo e della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”, organizza il Convegno Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali, che si terrà a Palermo presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il 15 dicembre prossimo.

A monte di una ormai consolidata tradizione di studi sulla santità intesa quale modello testuale e performativo polisemico ove cogliere, dalla tarda antichità alle sue forme contemporanee, trame e dinamiche territoriali, socio-politiche e sacrali complesse, il Convegno Etnografie/agiografie. Modelli di santità e pratiche rituali si propone di ripercorrere la fenomenologia della santità quale importante segmento dell’esperienza religiosa oltre a configurarsi quale crocevia storico-antropologico entro il quale perimetrare rinnovate prospettive di ricerca e di sviluppo culturale e socioeconomico delle aree interne.
Attraverso contributi e prospettive di tipo interdisciplinare (storici dell’agiografia, antropologi, sociologi, geografi, storici delle religioni, ecc.) il Convegno mira pertanto a stimolare un confronto tra diverse esperienze di scrittura/documentazione della santità (quella agiografica e etnografica) solo in apparenza divergenti e a indagare le trame di senso ancora oggi costitutive e condivise presso varie aree storico-culturali. In tal senso tempi e spazi, immagini e immaginari devozionali, miracoli, visioni, reliquie, corpi, feste, pellegrinaggi non si configurano solo ed esclusivamente quali tappe essenziali del browniano “culto dei santi” ma si configurano, oggi più di ieri, quali elementi dinamici e culturalmente complessi, capaci di ridisegnare e/o riconfermare narrazioni e devozioni, risacralizzazioni e desacralizzazioni, appartenenze ed esclusioni.

Il Convegno, coordinato da Ignazio E. Buttitta, Fabrizio D’Avenia e Alessandro Saggioro, accoglierà contributi su specifici ambiti cultuali ove far emergere, unitamente alle forme e tipologie della santità prese in esame, le relative dimensioni performative e simbolico-rituali, indispensabili per comprendere e/o indagare agiografie e etnografie antiche e recenti.

PROGRAMMA

Ore 9.00
Saluti inaugurali

Ore 9.30
Presiede Vito Impellizzeri

Natale Spineto, Università degli Studi di Torino, Una festa recente per una santa antica. Storia e dinamiche del culto di Santa Gregoria, patrona di Cameri
Daniela Santoro, Università degli Studi di Palermo, Un’officina del culto nella Palermo del Trecento: il convento di San Francesco e il beato Gerardo da Valenza
Eugenio Imbriani, Università del Salento, La festa di san Giuseppe in Puglia

Ore 11.00 Pausa caffè

Giancarlo Grimaldi, già Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Davide Porporato, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Predire il tempo tradizionale: l’estate di San Martino e l’inverno di San Ponzio
Antonino Frenda, Università degli Studi di Palermo, Pellegrino e Calogero. Etnografie e culto dei santi nell’agrigentino
Sebastiano Mannia, Università degli Studi di Palermo, Santi contadini e arte panificatoria: il culto di San Marco in Sardegna
Rosa Parisi, Università del Salento, La città, la storia, il santo. La festa di San Bernardino come spazio di ritualizzazione della storia locale

Ore 15.00

Presiede Fabrizio D’Avenia

Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma, Dea, madonna o santa? Storia indiziaria di una divinità sabina
Marco Papasidero, Università degli Studi di Palermo, Spazi sacri, immagini miracolose ed ex voto nel Palermo divoto di Maria Vergine di Antonino Mongitore
Valeria Trapani, Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista, La santità dei laici nel Martirologio Romano: modelli e pratiche rituali

Ore 17.00 Pausa caffè

Mauro Mormino, Università degli Studi di Messina, Di profezie, angeli, martiri e dèi. La Passio di Melezio, Giovanni, Stefano e compagni (BHG 1249) e la conversione di Tabia: tra “passione epica” e “romanzo agiografico”
Mario Re, Istituto Siciliano di Studi Bizantini e Neoellenici “Bruno Lavagnini” di Palermo, La competizione tra le diocesi siciliane nel riflesso dell’agiografia italogreca dei secoli VII-VIII
Giuliano Chiapparini, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, L’approccio storico-religioso nello studio multidisciplinare del culto dei santi

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Fabrizio D’Avenia, Alessandro Saggioro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

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La Fondazione Ignazio Buttitta partecipa alle Giornate di studio Spazi sacri e paesaggi cerimoniali nel Mediterraneo occidentale arcaico, Palermo 11 e 12 dicembre 2023

La Fondazione Ignazio Buttitta partecipa alle Giornate di studio Spazi sacri
e paesaggi cerimoniali nel Mediterraneo occidentale arcaico,
Palermo 11 e 12 dicembre 2023.

11 dicembre, ore 15,00
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino

12 dicembre, ore 9,00
Complesso Monumentale dello Steri, Chiesa di SantAntonio Abate

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Convegno internazionale di studi La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica, II edizione Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino 9 e 10 novembre 2023

Convegno internazionale di studi
La sacra scena.
Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica, II edizione
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
9 e 10 novembre 2023

La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio della Regione Siciliana Presidenza, del Comune di Palermo e dei Dipartimenti Culture e Società e Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo, organizza il Convegno internazionale La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica II edizione, il cui primo incontro di studi si è svolto il 16 novembre 2022.

Il convegno – che si svolgerà presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, in piazzetta Pasqualino, 5 a Palermo – si propone di presentare riflessioni e casi di studio relativi a rappresentazioni rituali di carattere pubblico e forme di teatro religioso provenienti da diversi contesti storico-culturali.
Il Comitato scientifico, composto da Ignazio E. Buttitta, Marianna Ferrara, Sonia Macrì, Rosario Perricone, Alessandro Saggioro ha affidato le relazioni a eminenti studiosi italiani e stranieri che affronteranno tematiche relative al teatro greco antico e romano e a forme di teatro popolare e di spettacolo sacro e rituale europee ed extraeuropee.

Spettacoli e feste popolari siciliane (1881) è il titolo che Giuseppe Pitrè volle assegnare alla sua prima monografia dedicata alle performance popolari siciliane ponendo così in stretta relazione due fenomeni non sempre necessariamente e immediatamente connessi. Lo “spettacolo popolare” è, in verità, anche evento festivo, poiché esso è tutt’altro che occasione di solipsistico godimento estetico, piuttosto, potrebbe dirsi seguendo la prima sociologia francese, “effervescenza dello stare insieme”, occasione speciale di riunione comunitaria nell’interruzione dei ritmi ordinari, momento elettivo di reciproco riconoscimento di una comune appartenenza, di un comune sentire, di comuni aspettative; e lo è in un quadro che vede parole, gesti, suoni, immagini organizzati sistemicamente secondo un ordine tradizionalmente dato. È, dunque, lo spettacolo popolare, uno spazio-tempo, in cui ci si ritrova per assistere insieme a una narrazione, all’esposizione e alla riconferma di principi, valori e rappresentazioni del mondo e della società condivisi. Occasione, per questo, solo esteriormente profana, poiché racconti e leggende, storie mitiche e miti storici, detengono un valore sacrale declinando quell’etica collettiva che nella religione trova fondamento e legittimazione. L’ordine del mondo, con le sue apparenti e incomprensibili storture è l’ordine divino: la fatica, la lotta, la sventura, l’ingiustizia, il tradimento, il dolore, sono sì esperienze antropologiche alle quali si può talora cercare umanamente di porre rimedio, ma a nulla vale l’operare dell’uomo senza che sia sostenuto dalla volontà divina.
A sua volta, la “festa”, in primo luogo la festa religiosa, quella festa cioè che costituisce occasione elettiva in cui gli uomini si riuniscono alle proprie divinità, ai numi tutelari della comunità e garanti della sua continuità nel tempo, momento dunque di culto e di fede intimamente vissuta, è anche “spettacolo”; e lo è, innanzitutto perché questa fede è, deve essere, esteriormente rappresentata, osservata dagli altri; altri che sono certo tutti gli altri componenti della comunità ma anche, e soprattutto, gli dèi, quegli immanenti compagni della quotidianità che nella festa, per tramite delle loro rappresentazioni plastiche e figurative, si fanno vive e tangibili presenze. Può dirsi dunque che spettacolo e rito festivo interagiscano «in una vasta gamma di rappresentazioni, processioni e pubbliche rappresentazioni del potere sia sacro che profano; nella costruzione e nella presentazione dell’Io nella vita di ogni giorno e nel rivestire un ruolo sociale. Ci sono spettacoli rituali, riti sotto forma di spettacoli, le strutture rituali che separano la realtà dello spettacolo da quella ordinaria [lo spegnimento delle luci, il sollevamento o apertura del sipario, le musiche introduttive, ecc. segnalano l’ingresso in una dimensione “altra”] e il processo rituale che evidenzia come vengano fatti gli spettacoli [la temporalità sequenziale, la ripetizione, l’adesione ai ruoli, il rispetto del copione: efficacia rituale]» (Schechner 1994: 584).

Nell’ambito del convegno è prevista l’esecuzione di canti della Settimana Santa a cura dei Cantatura di Cerami (giovedì 9 alle ore 19.30)

Il convegno internazionale di studi La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica si inserisce nel 48° Festival di Morgana “Ombre e burattini” che si terrà dal 3 al 12 novembre 2023.

Lo streaming del convegno sarà disponibile sulla pagina FB della Fondazione Ignazio Buttitta.

Informazioni:
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 –
Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

 

 

La sacra scena.
Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica, II edizione
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
9 e 10 novembre 2023

 

 

 

9 novembre
Ore 9.00
Saluti inaugurali

Ore 9.30
Presiede Rosario Perricone

Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma, Euripide, il ciclope e la sovversione del mito e della scena
Pietro Berardi, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Ricomporre l’intero: l’epifania di Dioniso nelle Baccanti di Euripide
Alfredo Casamento, Università degli Studi di Palermo, Spettacolo senza festa: morti rituali nelle Troiane di Seneca

Ore 11.00 Pausa caffè

Sonia Macrì, Università degli Studi di Enna “Kore”, Legami invincibili: Ares, Afrodite e la performance del magnete
Maurizio Massimo Bianco, Università degli Studi di Palermo, Tra disordine e festa: lo spettacolo della paternità negli Adelphoe di Terenzio
Pietro Giammellaro, Ricercatore indipendente, Gli stracci di Edipo. La dialettica regalità/mendicità sulla scena tragica del V sec. a.C.

 Ore 15.00

Presiede Bernhard Zimmermann

Massimo Cultraro, Cnr-Ispc, Università degli Studi di Palermo, Sacra scena e scena del sacro: il caso dei Killyrioi a Siracusa in età arcaica
Nicola Cusumano, Università degli Studi di Palermo, La festa e la guerra: le Panatenee negli Eraclidi di Euripide
Andrea Ercolani, Cnr-ISMed, Festa e performance tra testi e contesti: il caso degli Inni omerici

Ore 17.00 Pausa caffè

Bruce Lincoln, University of Chicago, Microhistory of a Ritual Occasion: The First Palio of the Postwar Era
Giulia Cantisani, Sapienza Università di Roma/École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris, Zenaida Lucero, la figlia del Diavolo che venne dalla Spagna
Nicola Cusumano, Università degli Studi di Palermo, Ritualità e rappresentazione pubblica del potere. Sui roghi di libri a Palermo nel XVIII secolo

Ore 19.30
Voci della Settimana Santa: i Cantatura di Cerami

 

 

 

10 novembre

Ore 9.30
Presiede Ignazio E. Buttitta

Marcello Massenzio, Associazione Internazionale Ernesto de Martino, L’antropologia del rito
Bernhard Zimmermann, Albert-Ludwigs Universität Freiburg, Fra culto e letteratura. Il dramma a Atene
Francesco Paolo Bianchi, Università degli Studi dell’Insubria/Heidelberger Akademie der Wissenschaften, Il tiranno e lo spazio sacro del teatro

Ore 11.00 Pausa caffè

Sergio Bonanzinga, Università degli Studi di Palermo, La Cantata dei pastori nei teatri di marionette da Napoli alla Sicilia
Davide Porporato, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Danzare alla fine dell’inverno: il caso di Giaglione
Alfonso Cipolla, Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, I copioni agiografici del repertorio popolare per marionette e burattini

Ore 15.00
Presiede Marcello Massenzio

Marianna Ferrara, Sapienza Università di Roma, Uomini che bruciano le donne: il rito della sati tra spettacolo, orrore e meraviglia dei viaggiatori
Marco Bassi, Università degli Studi di Palermo, Thomas Zitelmann, Freie Universität Berlin, La cerimonia “Irrecha” degli Oromo (Etiopia) come manifestazione di un campo politico dinamico. Filmati del festival tenuto a Hora Arsadi (Bishoftu) nel 1997
Alessandro Mancuso, Università degli Studi di Palermo, Gioco, rito, danza e spettacolo nella festa dell’“imitazione della capra” (kaula’yawaa) tra i Wayuu della Colombia

Ore 17.00 Pausa caffè

Giuseppe Giordano, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, La scena cantata. Il rito delle “vedute” a Brognaturo (Calabria)
Dario Tomasello, Università degli Studi di Messina, “N’arbulu chi fa sempri ciuri”. La mafia e i suoi rituali nella drammaturgia siciliana contemporanea

 

 

Comitato scientifico
Ignazio E. Buttitta, Marianna Ferrara, Sonia Macrì, Rosario Perricone, Alessandro Saggioro

Coordinamento organizzativo
Rosi Pollara, Rossella Valentino

Segreteria
Maurilio Ginex, Pietro Caldirola

Informazioni
Fondazione Ignazio Buttitta
via Giovanni Di Giovanni, 14 – Palermo
tel. 091 7026433 – 339 1852655
fondazione.buttitta@yahoo.it
www.fondazioneignaziobuttitta.org

Sede dei lavori
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Palermo, Piazzetta A. Pasqualino, 5

Streaming del Convegno
Pagina FB Fondazione Ignazio Buttitta

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