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Fumetto e Cinema: questioni sociologiche e filosofiche
Fumetto e Cinema: questioni sociologiche e filosofiche
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PITRE’ E SALOMONE MARINO – Convegno internazionale di studi a cento anni dalla morte
PITRE’ E SALOMONE MARINO
Convegno internazionale di studi a cento anni dalla morte
Palermo 23_26 novembre 2016
Ricorre quest’anno il centenario della scomparsa di Giuseppe Pitrè (Palermo, 1841 – 1916) e di Salvatore Salomone Marino (Borgetto, 1847 – Palermo, 1916), insigni studiosi cui si deve la costituzione di un impareggiabile corpus documentario sul patrimonio demologico siciliano e la promozione di molteplici iniziative che hanno contribuito in modo decisivo allo sviluppo delle indagini e delle riflessioni sulla cultura folklorica.
È questa, dunque, la migliore occasione per ritornare a riflettere organicamente sull’opera di questi studiosi e sull’eredità da essi consegnataci.
In questa circostanza la Fondazione Ignazio Buttitta, l’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni popolari-Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e il Centro di studi filologici e linguistici siciliani promuovono a Palermo, nei giorni 23-26 novembre, un Convegno che possa rendere debito conto del contributo scientifico offerto da Pitrè e da Salomone Marino e del ruolo da essi rivestito nella società del loro tempo.
Il Convegno ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.
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Festival delle letterature migranti. Palermo, 12-16 ottobre 2016
La Fondazione Ignazio Buttitta partecipa alla manifestazione
FESTIVAL DELLE LETTERATURE MIGRANTI
Palermo, dal 12 al 16 ottobre 2016
Torna a Palermo, dal 12 al 16 ottobre, il Festival delle letterature migranti con un programma ancora più denso e articolato rispetto all’edizione dello scorso anno. La manifestazione prevede decine di incontri, presentazioni di libri, letture, workshop, mostre, anteprime cinematografiche, performance musicali e teatrali, per tentare di comprendere il cambiamento determinato dalle tante migrazioni fisiche e immateriali (le comunicazioni, le culture, i linguaggi).
Il programma completo del Festival su www.festivaletteraturemigranti.it
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Seminario internazionale “Forme e politiche dell’animalità. Zoosemiotica 2.0”
CALL FOR PAPERS
Termine posticipato al 20 ottobre 2016
Deadline postponed to October 20th, 2016
Seminario internazionale di studi
Forme e politiche dell’animalità. Zoosemiotica 2.0
seminario internazionale di studi
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
1-2 dicembre 2016
Il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, in collaborazione con l’Università degli studi di Palermo, Dipartimento Culture e Società, l’Università delle Scienze gastronomiche di Pollenzo, il Centro internazionale di scienze semiotiche di Urbino, il Circolo semiologico siciliano e la Fondazione Ignazio Buttitta, organizza il Seminario internazionale “Forme e politiche dell’animalità. Zoosemiotica 2.0”.
Semiotizzare l’animale – raccontarlo, dirlo, rappresentarlo, pensarlo, farne oggetto di scienza e di sapere – è gestire una politica della soglia insicura: quella che lo separa, più o meno ostinatamente, dall’uomo. Ora garantendone un’autonomia supposta naturale, dunque apparentemente scevra da implicazioni etico-politiche. Ora subendo le continue incursioni, a più livelli e con differenti intensità, dell’animaleuomo. Definire l’animale è definire l’uomo, certo. Più interessante, invece, osservare come, spesso surrettiziamente, dare un posto all’animale fra i ‘regni’ della natura sia, parallelamente, inserirlo fra le articolazioni del sociale, fra le istituzioni della cultura (parentele, affetti e affiliazioni, strategie e conflitti…). In altre parole, farne oggetto di sapere è proporne una qualche visione, e prassi, politica. In questo, le attuali rivendicazioni ambientaliste, ecologiste e animaliste, come pure le ideologie ed etiche vegetariane e vegane, non hanno fatto altro che indicare il re nudo. Una politica degli animali c’è sempre stata: adesso diviene istanza dotata di portavoce precisi e assai determinati. Non sfugge a questo chiasma la semiotica, scienza dei sistemi e processi della significazione, che già dalle sue prime strategie di ricerca inseriva la (vecchissima) questione dei linguaggi delle differenti specie animali fra i suoi obiettivi fondazionali. Era la zoosemiotica, molto in voga negli anni Cinquanta e Sessanta ma felicemente in vita anche nei decenni successivi: la quale, per forza di cose, s’è trovata quasi automaticamente a sposare un paradigma di ricerca di tipo scientista e naturalista, provvedendo a tenere distinte le lingue degli umani (legate al dinamismo della storia e della cultura) da quelle dei non-umani (pensate come codici più o meno sofisticati di una comunicazione a carattere istintuale). Restava in piedi il vecchio monito di Montaigne, secondo il quale non è che gli animali non parlino, siamo semmai noi che non li comprendiamo poiché essi usano segni e non parole, segnali fisici dotati, forse, di sintassi non linguistiche. Le recenti ricerche in ambito di antropologia della natura e di sociologia delle scienze e delle tecniche – incontratesi nell’ipotesi di un multinaturalismo talvolta battezzato come ontological turn – permettono di ripensare la questione zoosemiotica in modo diverso. Piuttosto che occuparsi di un presunto linguaggio naturale degli animali non umani, scommettendo su una loro coscienza riflessiva, potrebbe essere più conducente, per una semiotica come studio delle forme del senso umano e sociale, lavorare sul loro discorso, dunque sulle interazioni effettive, tanto comunicative e scientifiche quanto pratiche e funzionali, fra umani e non umani. I quali, volenti o nolenti, si costituiscono reciprocamente, andando costantemente a rivedere quella soglia insicura che, separandoli, li tiene insieme. L’incontro di studi mira a investigare questa ipotesi di una zoosemiotica 2.0 , dunque delle forme e delle politiche dell’animalità su più fronti e a vari livelli. Si indicano qui alcuni campi di indagine, altrettanti discorsi degli e sugli animali da analizzare semioticamente:
- Folklore, antropologia, studi dell’antichità.
- Linguaggi dell’immagine e ‘rappresentazioni’ visive, dalla storia dell’arte al cinema
- Media vecchi e nuovi. Dalla letteratura ai fumetti, cartoni animati e documentari televisivi, dal giornalismo alla pubblicità, dalla musica ai videogiochi, sino al web e ai social
- Moda e abbigliamento
- Mostri e zombie, metamorfosi e protesi varie, bestialità e bêtise
- Movimenti animalisti, vegetariani e vegani
- Dibattiti politici e disposizioni di legge
- Filosofia: metafisica, etica ed estetica
- Scienze ecologiche, etologiche e del comportamento animale, antropologia degli animali e delle loro ‘culture’
- Cibo, cucina, gastronomia
Studiosi invitati
Vinciane Despret, Paolo Fabbri, Claude Calame, Felice Cimatti, Kalevi Kull, Dario Martinelli, Stefania Consigliere, Denis Bertrand, Francesco Marsciani, Stefano Bartezzaghi, Nicola Perullo
Sottomissione delle proposte
- Le proposte di comunicazione dovranno essere comprese fra le 1500 e le 2500 battute max (spazi inclusi) più una breve bibliografia di riferimento (max 5 titoli)
- Nelle proposte occorre indicare: Nome, Cognome, istituzione di appartenenza e ruolo, indirizzo mail e numero di telefono
- Le comunicazioni, e le relative proposte, potranno essere in Francese, Inglese, Italiano, Portoghese e Spagnolo
- Le proposte devono essere inviate a entrambi i seguenti indirizzi di posta elettronica: gianfranco.marrone@unipa.it, alicegiannitrapani@libero.it con l’indicazione ‘Zoosemiotica’ nell’oggetto
- La data limite di presentazione delle proposte è il 20 settembre 2016 (prorogato al 20 ottobre 2016)
- La notifica di accettazione avverrà entro il 10 ottobre 2016
- Le comunicazioni avranno una durata di 20 minuti max, con discussione a fine di seduta
Tariffe
La tariffa di iscrizione al convegno, necessaria per chi intende presentare una comunicazione, è di 35 euro per dottorandi e assegnisti e di 70 per docenti strutturati (da versare preliminarmente in un cc bancario che verrà fornito al momento della accettazione). L’iscrizione al convegno dà diritto, oltre che ad intervenire ai lavori, ai coffee break, a due pranzi a buffet, alla pubblicazione dell’intervento negli Atti del seminario
Alloggio
Verrà fornita ai partecipanti una lista di alberghi e B&B convenzionati che offriranno tariffe agevolate
Comitato organizzatore
Alice Giannitrapani, Dario Mangano, Francesco Mangiapane, Gianfranco Marrone, Rosario Perricone, Ilaria Ventura
Comitato scientifico
Ignazio Buttitta, Paolo Fabbri, Dario Mangano, Gianfranco Marrone, Rosario Perricone, Nicola Perullo …
Website: http://www.zoosemiotics.it/zoosemiotics-2-0-forms-and-policies-of-animality/
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Forms and policies of animality. Zoosemiotics 2.0
Palermo, Antonio Pasqualino Internaitonal Puppet Museum, 1-2 December 2016
Semiotically analysing animals – telling them, portraying them, thinking about them, making them the object of science and knowledge – means politically managing an uncertain threshold: the one that, more or less stubbornly, keeps them apart from the human beings. Sometimes a supposedly natural autonomy is guaranteed, so apparently devoid of ethic-political implications, some others the human animal incurs with variable intensity to multiple levels of society. Defining animals is defining men. It can be more interesting however to see how, in a surreptitious way, giving to an animal a place among the “reigns” of nature means at the same time inserting it among the articulations of the social, among the institutions of culture (affinities, affections, strategies and boundaries..). In other words, making it the object of knowledge means proposing some sort of political vision (and praxis) of it. The most part of environmentalists, ecologists, and animalists, as well as the vegetarian and vegan ideologies and ethics have done nothing more than pointing out the naked king. There has always been a policy of the animals: now it acquires very determined and precise spokesmen. Semiotics has never avoided such a chiasmus, dealing from the very beginning of its history with the problem of the various animal languages within its foundational goals. Zoosemiotics was very popular in the 50s and 60s, as well as during the following decades. It has had to embrace a scientist and naturalist research paradigm, keeping apart human languages (linked to the dynamism of history and culture) from the animal ones (thought as more or less sophisticated codes of an instinctual communication), implicitly following the old admonition of Montaigne: it is not that animals do not talk, it is us who do not understand them, since they use signs and not words, physical signals that may have not a linguistic syntax. Recent researches in the field of the anthropology of nature and sociology of sciences and techniques – which merge in the hypothesis of multinaturalism, sometimes confusedly named as ontological turn – allow to think about the Zoosemiotic issue in a different way. Instead of transplanting the language structures – gestures, LIS, etc. – and rather than dealing with an alleged natural language of non-human animals, for a semiotic study of the forms of the human and social sense it would be more addressing to work on their discourse, that means on the actual interactions, communicative and scientific as well as practical and functional, between humans and non-humans. As a matter of facts they develop mutually, constantly revising that uncertain threshold that keeps them together by taking them apart. The seminar aims to investigate this hypothesis of Zoosemiotics 2.0, and then of the forms and the policies of animality on several fronts and levels. Some of the investigation field are listed hereby, discourses of and about animals to be semiotically analyzed:
- Folklore, anthropology, studies of the antiquity.
- Languages of the image and visual “representations”, from art history to cinema
- Old and new media. From literature to comics, cartoons, TV documentaries, form journalism to advertisement, from music to videogames, up to the Web and social networks
- Fashion and clothing
- Monsters, zombies, robots, metamorphosis and prosthesis, bestiality and bêtis
- Animalist, vegetarian and vegan movements
- Political debates and law provisions
- Philosophy: metaphysics, ethics, aesthetics
- Ecological Sciences, ethology and animal behaviour, anthropology of animals and of their cultures
- Food and Gastronomy
Possible guests include:
Vinciane Despret, Paolo Fabbri, Claude Calame, Felice Cimatti, Kalevi Kull, Dario Martinelli, Stefania Consigliere, Denis Bertrand, Francesco Marsciani, Stefano Bartezzaghi
Submission of proposals
- Abstracts should be between 1500 and 2500 characters long and need to include also a short bibliography (max 5 entries)
- Proposals need to include: name and surname, affiliation and role of the author(s), e-mail, phone number.
- Accepted languages are French, English, Italian, Portuguese and Spanish
- Proposals should be emailed to both the following addresses gianfranco.marrone@unipa.it, alicegiannitrapani@libero.it mentioning ‘Zoosemiotica’ in the object
- The deadline for proposals is September 20th, 2016
- Notification of acceptance will be provided by email within October 10th, 2016
- Speakers will have 20 min for their presentation. At the end of the session there will be extra time for a discussion.
Fees
Participation fee (mandatory for presentations) is: 35 euros for Ph.D students and post-Docs; 70 euros for Lecturers and Professors and need to be wire-transferred in advance to a bank account that will be provided with the acceptance of the abstract.
Conference registration includes, besides the possibility to present, also participation to coffee brakes and two lunches. The acts of the conference containing all the papers of the presentations will also be published.
Accomodation
A list of Hotels and B&B offering special fares for the conference will be provided.
Organising Committee
Alice Giannitrapani, Dario Mangano, Francesco Mangiapane, Gianfranco Marrone, Rosario Perricone, Ilaria Ventura
Scientific Commitee
Ignazio Buttitta, Paolo Fabbri, Dario Mangano, Gianfranco Marrone, Rosario Perricone, Nicola Perullo …
Website: http://www.zoosemiotics.it/zoosemiotics-2-0-forms-and-policies-of-animality/
Per maggiori dettagli sui nostri eventi, vi invitiamo a visionare il calendario sulla home page del sito: www.museodellemarionette.it
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Letteratura postcoloniale italiana? Palermo, 10 – 12 marzo 2016
Scritture Migranti 5
Letteratura postcoloniale italiana?
Palermo, 10 – 12 marzo 2016
Palazzo Chiaramonte (Steri)
Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Proseguendo il ‘discorso’ avviato con le precedenti edizioni del Seminario internazionale sulle “Scritture migranti” (Giornate sulla Letteratura delle migrazioni. Il caso Italia, 21-22 maggio 2010; La cultura romanì, 3-10 ottobre 2011; La letteratura migrante e la sua ricezione critica in Italia, 17-29 maggio 2012; Poete e Poeti, 6-15 novembre 2014) si è scelto, in questa occasione, di incentrare il quinto Seminario sulla letteratura ispirata dalla colonizzazione italiana nel Continente africano. Il colonialismo italiano è stato un fenomeno storico-politico, innescato fin dai suoi primi esordi dalle esigenze economiche e commerciali di quel neonato Regno d’Italia che aveva appena riunito, a conclusione del processo risorgimentale, in una unità territoriale e politica le diverse realtà culturali sparse sulla Penisola. Il regime fascista utilizzò con indiscussa abilità l’idea colonialista con la propaganda di valori ‘positivi’ con i quali martellava l’opinione pubblica (il prestigio internazionale garantito dalle conquiste, l’eroismo delle truppe utilizzate, l’opera ‘civilizzatrice’ condotta sui territori strappati alle popolazioni soggiogate). La costante diffusione dello stereotipo di “Italiani brava gente”, al riparo del quale ci si è trincerati per interi decenni – anche successivi alla caduta del regime mussoliniano – ha reso saltuario l’approfondimento di una riflessione critica. A differenza di altre Nazioni che avevano instaurato veri e propri Imperi coloniali, l’Italia non ha vissuto né le fasi costituite dalle lotte di liberazione dei territori colonizzati né quelle relative ai processi, spesso artificiosi, della decolonizzazione. Una volta perdute le colonie, gli Italiani hanno dunque finito per identificare il colonialismo nostrano con la ventennale stagione fascista, accomunando ambedue i fenomeni – quasi fossero collimanti sul piano storico – nella rimozione dettata dalla vergogna. Ma hanno anche finito per andare oltre: nella perdurante latitanza, protrattasi per interi decenni, di approfondite analisi socio-politiche e storiografiche sulle ideologie, sulle prassi e sui nodi storico-politici che hanno intessuto l’intera vicenda del colonialismo italiano, essi hanno accettato di fare approdo distratto e acritico sulle rive di una generalizzata e rassicurante rimozione-autoassoluzione. Anche la letteratura incentrata su questa triste pagina della storia italiana ha seguito un percorso che dalla esaltazione del fenomeno la ha condotta ad un lungo silenzio di rimozione, interrotto, seppur in modo fin troppo timido, soltanto intorno agli anni Cinquanta. Solo recentemente si sono imposte all’attenzione del pubblico e degli studiosi una serie di opere indirizzate a rimuovere le reticenze sulla parentesi coloniale. Tali scritti invitano ad entrare in contatto con ciò che si preferiva non sapere e con le conseguenze di quel passato, spingendo a misurarci con le responsabilità che l’Italia ha assunto, anche successivamente alla conclusione del Secondo conflitto mondiale, nei confronti dei Paesi africani a suo tempo colonizzati: responsabilità su cui si è spesso, anche di recente, sorvolato.
Il Convegno è organizzato dall’Università degli Studi di Palermo. Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale Dipartimento di Scienze Umanistiche e dalla Fondazione Ignazio Buttitta con il contributo del Comune di Palermo.
Giovedì 10 marzo
Steri Chiaramonte
ore 17.00
Apertura del Convegno
Saluti delle Autorità
Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo
Leoluca Orlando, Sindaco della Città di Palermo
Ignazio E. Buttitta, Presidente della Fondazione Ignazio Buttitta
Girolamo Cusimano, Presidente della Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale
Leonardo Samonà, Direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche
Enrica Cancelliere, Coordinatore dei Corsi di Laurea in “Lingue e letterature moderne e Mediazione linguistica Italiano come lingua seconda” e “Lingue e letterature moderne dell’Occidente e dell’Oriente”
ore 18.00
Relazioni introduttive
presiede Simona Costa
Colonialismo e scritture italiane
Giovanni Saverio Santangelo
La donna: reificazione e controcanto
Laura Restuccia
Venerdì 11 marzo
Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”
ore 9.00 – 10.30
presiede Laura Restuccia
Le parole degli altri. Il linguaggio come ponte per un altro punto di vista
Carlo Lucarelli
La letteratura postcoloniale. Fra memoria e oblio
Daniele Comberiati
ore 11.00 – 12.30
Alessandra Di Maio
conversa con
Cristina Ubax Ali Farah
ore 16.30 – 18.00
Kossi Komla-Ebri e Giovanni Saverio Santangelo
conversano con
Carlo Lucarelli
ore 19.00
Spettacolo teatrale Regina di fiori e di perle
Racconti e musiche dall’Etiopia
di Gabriella Ghermandi
con il contributo del musicista Kalifa Kone
Sabato 12 marzo
Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”
ore 9.30
presiede Giovanni Saverio Santangelo
Gabriele d’Annunzio e il mito della colonizzazione
Aldo Occhipinti
ore 10.00
Tavola rotonda La memoria coloniale nella Letteratura italiana
coordinano Kossi Komla-Ebri e Laura Restuccia
con la partecipazione di Cristina Ubax Ali Farah,
Gabriella Ghermandi e Carlo Lucarelli
Dibattito
Saluti finali
Ideazione: professore Giovanni Saverio Santangelo e professoressa Laura Restuccia
Comitato scientifico: Kossi Komla-Ebri, Laura Restuccia, Giovanni Saverio Santangelo
Sedi: Palazzo Chiaramonte (Steri), piazza Marina, 61 / Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, piazzetta Antonio Pasqualino, 5
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Progetto DIAR MUSE. Prossime presentazioni.
Progetto DIAR MUSE
Digitalizzazione e schedatura dei materiali nastrografici del Folkstudio di Palermo
e dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari
Realizzato con il contributo del MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Il progetto DIAR MUSE sarà presentato nelle seguenti sedi: