Convegni seminari e presentazioni
2023
CONVEGNI E SEMINARI
Convegno di studi Frontiera e confine. Culture a contatto nella Sicilia antica. Catania e Marianopoli, 19-21 gennaio 2023
Dal 19 al 21 gennaio 2023, a Catania e Marianopoli (CL), si è svolto il Convegno “Frontiera e confine. Culture a contatto nella Sicilia antica”, promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Catania diretto da Marina Paino, dalla Scuola di Specializzazione dello stesso Ateneo, dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dal Comune di Marianopoli e dalla Fondazione Ignazio Buttitta con la partecipazione di Amenanos Gruppi Archeologici d’Italia, Archeoclub d’Italia e BC Sicilia di Mussomeli. Un lungo dibattito, ancora aperto, propone letture diversificate per definire una frontiera o un confine; termini intesi a volte in chiave strettamente geografica, per definire i limiti fisici dei territori o degli insediamenti e, a volte, come aree di influenza, di contatto, di integrazione tra comunità differenti. Oggi si arriva al paradosso di costruire muri per proteggere un confine illusoriamente geografico e impedire l’afflusso di migranti da altre terre ed altri confini, senza considerare che la storia dell’umanità è una storia di migrazioni. L’incontro scientifico si pone l’obiettivo di riflettere intorno ad una tematica che, affrontata ampiamente alla fine degli anni ’90 in uno dei convegni tarantini (XXXVII), ha visto, in quest’ultimo ventennio, interventi saltuari che hanno centrato l’attenzione piuttosto sul tema del sincretismo e dell’incontro di culture. È la frontiera culturale che, travalicando confini e limiti geografici, rappresenta un osservatorio privilegiato per comprendere le dinamiche sociali, i processi di integrazione, la trasmissione di ideologie e modelli culturali.
Dalla sfera funeraria a quella religiosa, dall’architettura alla ceramografia o alla plastica se non alla linguistica, sono innumerevoli gli indicatori archeologici che consentono di analizzare il fenomeno della frontiera culturale ed i meccanismi che si innestano nell’incontro tra comunità differenti che vivono su uno stesso territorio. Un lento processo di integrazione e sincretismo porta alla formazione di una nuova realtà culturale dove ideologie, comportamenti di vita, schemi iconografici e modelli tipologici vengono rielaborati e rifunziona-lizzati, dando luogo a nuove forme espressive e comunicative. Il contributo degli studi demoetnoantropologici diventa, in questo quadro, particolarmente utile a integrare l’analisi delle dinamiche di trasmissione di rituali, simbolismi, pratiche ergologiche, espressioni linguistiche in aree geografiche ben lontane da quelle nelle quali esse si erano sviluppate e in tempi tra loro anche molto distanti. L’incontro ha proposto un approfondimento e un aggiornamento di queste tematiche in un ambito, quale quello della Sicilia antica, che ha visto l’incontro e l’integrazione di genti e culture provenienti da altre aree del Mediterraneo, tenendo conto che le vicende che investono la Sicilia si inseriscono in una cornice unitaria e contigua con quanto avviene nel Meridione d’Italia.
Due sessioni del Convegno si sono tenute a Catania, presso ex Monastero dei Benedettini, Auditorium “De Carlo” (19 gennaio pomeriggio e 20 gennaio mattina) e due a Marianopoli dove ha sede un importante museo archeologico che narra, attraverso la sua ricca documentazione archeologica e storica, quali siano, nella cultura materiale, gli esiti di un insediamento che può emblematicamente rappresentare un “centro di frontiera” (20 gennaio pomeriggio e 21 gennaio mattina). Il Convegno è stato curato da Rosalba Panvini (Università di Catania/DISUM), Bianca Ferrara (Università di Napoli Federico II), Ignazio E. Buttitta (Università di Palermo/Presidente della Fondazione Buttitta).
Sono intervenuti: Giovanna Greco, Mario Lombardo, Elisa Chiara Portale, Gilberto Montali, Massimo Limoncelli, Massimo Limoncelli, Rodolfo Brancato, Martina Forzese, Daniele Maglitto, Rosanna Maniscalco, Roberto Sammartano, Maria Teresa Magro, Marina Congiu, Vanessa Chillemi, Bianca Ferrara, Marco Stefano Scaravilli, Orazio Licandro, Lucia Arcifa, Michelangelo Messina, Simona Passaro, Raffele Orlando, Ignazio E. Buttitta, Antonio Barbera, Lavinia Sole, Spencer Pope, Igor Spanò, Rosalba Panvini, Gianluca Calà, Francesca Meli, Luca Sineo, Aurelio Burgio, Vincenza Forgia, Rossella Giglio, Lourdes Giròn Angiozar, Simona Todaro, Orazio Palio, Gioele Zisa, Alessio Zito, Giovanni Polizzi, Laura Schepis.
Convegno di studi Isole mediterranee. Storie, culture, patrimoni dedicato a Sebastiano Tusa. Favignana, ex Stabilimento Florio, 18-19 maggio 2023
La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, ha organizzato il Convegno “Isole mediterranee. Storie, culture, patrimoni dedicato a Sebastiano Tusa” con il Patrocinio del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, della Presidenza della Regione Siciliana, della Soprintendenza del Mare, del Comune di Favignana, dell’Università degli Studi di Palermo e del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e il sostegno del Ministero della Cultura-Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali, del Ministero dell’Università e della Ricerca-Direzione generale della Ricerca e dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
Il Convegno di studi, che si è tenuto il 18 e il 19 maggio 2023 presso l’Ex Stabilimento Florio di Favignana, è promosso nel quadro delle attività dedicate alla memoria di Sebastiano Tusa e in particolare alla valorizzazione e diffusione dei molteplici aspetti della sua ricerca e delle sue attività sia in ambito archeologico che in materia di promozione dei beni culturali in Sicilia.
Uomo poliedrico e dai molteplici interessi, Tusa ha condotto le principali attività coniugando ricerca, promozione, tutela e alta divulgazione scientifica. Le sue azioni hanno trovato una straordinaria sintesi nella volontà di istituire la Soprintendenza del Mare, di cui fu direttore per molti anni, e nel ruolo che ebbe, se pur brevemente, quale Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana. I lavori si sono svolti nell’ex Stabilimento Florio, che ospita tra l’altro l’area museale Antiquarium, intitolata all’illustre studioso e sede di esposizione dei celebri rostri recuperati dall’archeologo in occasione delle sue ricerche e delle sue scoperte, dallo straordinario valore storico e culturale, sulla Battaglia delle Egadi. Il Convegno ha avuto l’obiettivo di approfondire aspetti storici, antropologici e archeologici delle isole mediterranee con particolare attenzione ai patrimoni culturali delle isole minori. Concrete realtà geografiche e spazi dell’immaginario, le isole del Mediterraneo costituiscono, con i loro molteplici e variegati ambienti, da un lato il teatro di peculiari storie ed esperienze culturali, dall’altro uno straordinario dispositivo mitopoietico.
Il Comitato scientifico (composto da Ignazio E. Buttitta, Massimo Cultraro, Helen Dawson, Valentina Favarò, Andrea Tusa) ha affidato le relazioni a studiosi provenienti da prestigiosi centri di ricerca e università italiane e europee che hanno dedicato la loro attenzione ai temi indicati. L’iniziativa è realizzata con il sostegno del BCIF.
Sono intervenuti: Ignazio E. Buttitta, Matteo Di Figlia, Valentina Favarò, Ferdinando Maurici, Giuseppe Giordano, Sergio Todesco, Macrina Marilena Maffei, Gabriella D’Agostino, Arturo Gallia, Giampaolo Salice, Vivian L. Navarro Martinez, Silvia Romani, Roberto Sammartano, Nicola Cusumano, Giovanni Ingarao, Massimo Cultraro, Claudia Speciale, Helen Dawson, Francesca Spatafora, Marcello Mannino, Paola Sconzo, Maurizio Cattani, Elisa Chiara Portale, Rosalba Panvini, Marcella Accolla, Maria Clara Martinelli, Francesco Saverio Modica, Gilberto Montali, Luca Bombardieri, Lavinia Sole, Aurelio Burgio, Onofrio Marco Scarpinato, Francesco Forgione.
Convegno di studi Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali.
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 15 dicembre 2023
La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, del Corso di Studi Religioni e Culture dell’Università degli Studi di Palermo e della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista”, ha organizzato il Convegno “Agiografie/etnografie. Modelli di santità e pratiche rituali”, che si è tenuto a Palermo presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il 15 dicembre 2023.
A monte di una ormai consolidata tradizione di studi sulla santità intesa quale modello testuale e performativo polisemico ove cogliere, dalla tarda antichità alle sue forme contemporanee, trame e dinamiche territoriali, socio-politiche e sacrali complesse, il Convegno “Etnografie/agiografie. Modelli di santità e pratiche rituali” si è proposto di ripercorrere la fenomenologia della santità quale importante segmento dell’esperienza religiosa oltre a configurarsi quale crocevia storico-antropologico entro il quale perimetrare rinnovate prospettive di ricerca e di sviluppo culturale e socioeconomico delle aree interne. Attraverso contributi e prospettive di tipo interdisciplinare (storici dell’agiografia, antropologi, sociologi, geografi, storici delle religioni, ecc.) il Convegno ha voluto pertanto stimolare un confronto tra diverse esperienze di scrittura/documentazione della santità (quella agiografica e etnografica) solo in apparenza divergenti e a indagare le trame di senso ancora oggi costitutive e condivise presso varie aree storico-culturali. In tal senso tempi e spazi, immagini e immaginari devozionali, miracoli, visioni, reliquie, corpi, feste, pellegrinaggi non si configurano solo ed esclusivamente quali tappe essenziali del browniano “culto dei santi” ma si configurano, oggi più di ieri, quali elementi dinamici e culturalmente complessi, capaci di ridisegnare e/o riconfermare narrazioni e devozioni, risacralizzazioni e desacralizzazioni, appartenenze ed esclusioni. Il Convegno, coordinato da Ignazio E. Buttitta, Fabrizio D’Avenia e Alessandro Saggioro, ha accolto contributi su specifici ambiti cultuali ove far emergere, unitamente alle forme e tipologie della santità prese in esame, le relative dimensioni performative e simbolico-rituali, indispensabili per comprendere e/o indagare agiografie e etnografie antiche e recenti.
Sono intervenuti: Ignazio E. Buttitta, Giuliano Chiapparini, Fabrizio D’Avenia, Antonino Frenda, Piercarlo Grimaldi, Eugenio Imbriani, Vito Impellizzeri, Sebastiano Mannia, Mauro Mormino, Marco Papasidero, Rosa Parisi, Rosario Perricone, Davide Porporato, Mario Re, Alessandro Saggioro, Daniela Santoro, Natale Spineto, Valeria Trapani.
Convegno di studi La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica, II edizione. Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 9 e 10 novembre 2023
La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio della Regione Siciliana Presidenza, del Comune di Palermo e dei Dipartimenti Culture e Società e Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo, ha organizzato il Convegno internazionale La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica II edizione, il cui primo incontro di studi si è svolto il 16 novembre 2022.
Spettacoli e feste popolari siciliane (1881) è il titolo che Giuseppe Pitrè volle assegnare alla sua prima monografia dedicata alle performances popolari siciliane ponendo così in stretta relazione due fenomeni non sempre necessariamente e immediatamente connessi. Lo “spettacolo popolare” è, in verità, anche evento festivo, poiché esso è tutt’altro che occasione di solipsistico godimento estetico, piuttosto, potrebbe dirsi seguendo la prima sociologia francese, “effervescenza dello stare insieme”, occasione speciale di riunione comunitaria nell’interruzione dei ritmi ordinari, momento elettivo di reciproco riconoscimento di una comune appartenenza, di un comune sentire, di comuni aspettative; e lo è in un quadro che vede parole, gesti, suoni, immagini organizzati sistemicamente secondo un ordine tradizionalmente dato. È, dunque, lo spettacolo popolare, uno spazio-tempo, in cui ci si ritrova per assistere insieme a una narrazione, all’esposizione e alla riconferma di principi, valori e rappresentazioni del mondo e della società condivisi. Occasione, per questo, solo esteriormente profana, poiché racconti e leggende, storie mitiche e miti storici, detengono un valore sacrale declinando quell’etica collettiva che nella religione trova fondamento e legittimazione. L’ordine del mondo, con le sue apparenti e incomprensibili storture è l’ordine divino: la fatica, la lotta, la sventura, l’ingiustizia, il tradimento, il dolore, sono sì esperienze antropologiche alle quali si può talora cercare umanamente di porre rimedio, ma a nulla vale l’operare dell’uomo senza che sia sostenuto dalla volontà divina. A sua volta, la “festa”, in primo luogo la festa religiosa, quella festa cioè che costituisce occasione elettiva in cui gli uomini si riuniscono alle proprie divinità, ai numi tutelari della comunità e garanti della sua continuità nel tempo, momento dunque di culto e di fede intimamente vissuta, è anche “spettacolo”; e lo è, innanzitutto perché questa fede è, deve essere, esteriormente rappresentata, osservata dagli altri; altri che sono certo tutti gli altri componenti della comunità ma anche, e soprattutto, gli dèi, quegli immanenti compagni della quotidianità che nella festa, per tramite delle loro rappresentazioni plastiche e figurative, si fanno vive e tangibili presenze. Può dirsi dunque che spettacolo e rito festivo interagiscano «in una vasta gamma di rappresentazioni, processioni e pubbliche rappresentazioni del potere sia sacro che profano; nella costruzione e nella presentazione dell’Io nella vita di ogni giorno e nel rivestire un ruolo sociale. Ci sono spettacoli rituali, riti sotto forma di spettacoli, le strutture rituali che separano la realtà dello spettacolo da quella ordinaria [lo spegnimento delle luci, il sollevamento o apertura del sipario, le musiche introduttive, ecc. segnalano l’ingresso in una dimensione “altra”] e il processo rituale che evidenzia come vengano fatti gli spettacoli [la temporalità sequenziale, la ripetizione, l’adesione ai ruoli, il rispetto del copione: efficacia rituale]» (Schechner 1994: 584). L’incontro ha presentato riflessioni e casi di studio relativi a performances rituali di carattere pubblico e forme di teatro religioso provenienti da diversi contesti storico-culturali avvalendosi del contributo di eminenti studiosi italiani e stranieri. Sono intervenuti: Maurizio Bettini, Pietro Berardi, Alfredo Casamento, Massimo Cultraro, Sonia Macrì, Maurizio Massimo Bianco , Pietro Giammellaro, Bernhard Zimmermann, Michele Cometa, Nicola Cusumano, Andrea Ercolani, Giulia Cantisani, Nicola Cusumano, Ignazio E. Buttitta, Marcello Massenzio, Alessandro Saggioro, Francesco Paolo Bianchi, Marco Bassi, Thomas Zitelmann, Davide Porporato, Marianna Ferrara, Sergio Bonanzinga, Alfonso Cipolla, Alessandro Mancuso, Giuseppe Giordano, Dario Tomasello, Rosario Perricone, Ignazio E. Buttitta.
Al termine del Convegno si è svolto uno spettacolo con l’esecuzione di canti della Settimana Santa a cura dei Cantatura di Cerami. Il convegno internazionale di studi La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica si è svolto nell’ambito del 48° Festival di Morgana “Ombre e burattini” che si è tenuto dal 3 al 12 novembre 2023.
Partecipazione al Convegno Cocchiara Project. Proposte, ricerche e studi per l’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Cocchiara
Mercoledì 6 dicembre 2023 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino si è volto il Convegno “Cocchiara project. Proposte, ricerche e studi per l’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Cocchiara” organizzato dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS (Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino) in collaborazione con l’Assessorato alla cultura – Comune di Palermo, l’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Cocchiara, la Fondazione Ignazio Buttitta e il Centro di studi filologici e linguistici siciliani. Il convegno ha riunito gli studi degli accademici impegnati nei prossimi anni nell’Edizione Nazionale delle Opere di Giuseppe Cocchiara, istituita dal Ministero della Cultura.
Giornate di studio “Spazi sacri e paesaggi cerimoniali nel Mediterraneo occidentale arcaico”
La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato alle Giornate di studio “Spazi sacri e paesaggi cerimoniali nel Mediterraneo occidentale arcaico”, svoltesi l’11 dicembre nel Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e il 12 dicembre nel Complesso Monumentale dello Steri, Chiesa di Sant’Antonio Abate. È opinione generalmente condivisa che alcune peculiarità naturali e paesaggistiche abbiano profondamente inciso sulla scelta dei luoghi da destinare ad attività rituali e di culto o, viceversa, che una particolare organizzazione dello spazio sacro, in senso sia di “spazio costruito” sia di “spazio simbolico” connesso a una specifica prassi rituale, possa aver dato luogo a un paesaggio cerimoniale del tutto peculiare, a uno spazio fisico in cui le comunità antiche mettevano in scena azioni e riti utili a rafforzare il senso di appartenenza e a rinsaldare i legami sociali e parentali. Un sistema integrato di funzioni, azioni e significati che, al di là del dato materiale restituito dall’archeologia, investe la sfera ideologica e culturale della collettività. Attraverso alcuni casi di studio, con particolare riferimento a contesti del Mediterraneo occidentale e ad alcuni specifici luoghi sacri di Sicilia e Magna Grecia, si è analizzato questo rapporto in una prospettiva di carattere storico-antropologico e politico-religioso, allargando lo sguardo anche alle altre componenti culturali che in età arcaico-classica popolavano quei territori
Convegno di studi “Le grotte e l’uomo. Un rapporto di ancestrale memoria per viverci, pregare e morire”
L’Università degli Studi di Catania e SiciliAntica Biancavilla, in collaborazione con il Comune di Biancavilla e la Fondazione Ignazio Buttitta, hanno organizzato il Convegno “Le grotte e l’uomo: un rapporto di ancestrale memoria per viverci, pregare e morire”, svoltosi a Catania (Palazzo Ingrassia) e a Biancavilla (Villa delle Favare) dal 2 al 4 marzo 2023. Il Convegno ha puntato il focus sulle grotte e sul loro utilizzo nel tempo, sul paesaggio che le circonda, sulla storia che ne ha segnato l’occupazione e la trasformazione, allo scopo di aggiornare il loro censimento e di proporre strumenti e modalità idonee per assicurarne la tutela, la valorizzazione e la fruizione. Come noto, fin dalla Preistoria più remota, l’uomo scelse come propria dimora la grotta perché offriva facile riparo dalle intemperie e dagli assalti di altri suoi simili. Ne sono testimonianza molti ripari individuati in Sicilia risalenti al Paleolitico, al Mesolitico, fino al Neolitico superiore. Per i periodi successivi della Preistoria molte grotte hanno restituito importanti documentazioni archeologiche grazie alle quali è stato possibile conoscere i modi ed i tempi della loro occupazione ma anche la successione stratigrafica delle facies culturali della Sicilia. Rientrano in questo ambito le grotte di scorrimento lavico individuate a Catania, Biancavilla ed Adrano, le quali testimoniano di una grande messe di materiali assegnabili soprattutto alla fine dell’età del Rame e all’Età del Bronzo Antico (metà III- metà del II millennio a.C.). Alcune grotte, inoltre, durante la Preistoria, furono utilizzate sia come luogo di culto che a scopo funerario come attestano, in quest’ultimo caso, le necropoli rupestri con tombe a grotticella artificiale. Come luogo di seppellimento dei propri defunti, le grotte furono scelte dagli abitanti di molti centri antichi ancora durante la Protostoria, ma anche oltre; gli ingrottamenti, scavati a mano nella roccia, accolsero le spoglie degli inumati con i loro ricchi corredi. Molte grotte divennero vere e proprie cappelle funerarie ed alcune di esse, soprattutto nella Sicilia centro-meridionale, avevano una forma a tholos ad imitazione dei modelli egei. Ideazione del convegno di Rosalba Panvini ed Enzo Meccia e cura scientifica di Rosalba Panvini, Enzo Meccia, Simona Modeo, Orazio Palio.
II Congresso Europeo della Rete Europea per le celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua
Il 2 marzo 2023 nel Palazzo Reale e il 3 marzo 2023 nell’Oratorio dei Santi Elena e Costantino di Palermo, si è tenuto il II Congresso Europeo della Rete Europea per le celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua, promosso dalla Fondazione Federico II in collaborazione della Fondazione Ignazio Buttitta. Sono intervenuti Gaetano Galvagno, Patrizia Monterosso, Leandro Ventura, Sergio Ortega Muñoz, Juan Ramón Valdivia Rosa, Ignazio E. Buttitta, Joaquín Marza Mercé, Antonio Miguel Nogues, Lia Giancristofaro, Nicu Panea, Sebastiano Mannia, Antonietta Molinie, Eugenio Imbriani Ferdinando Mirizzi, Joze Stukl, Davide Porporato, Claudio Bernardi, Miguel López Guadalupe, Julio Grande Ibarra, Patrizia Nardi.
Ciclo di seminari La Sicilia fuori di sé: Emigrazione, Storie, Patrimoni
Il Laboratorio Studentesco Autonomo, l’associazione Nun si parti, la redazione di Trinacria.info, il Museo delle Spartenze, la Fondazione Ignazio Buttitta e la rivista Studi Storici Siciliani hanno organizzato il ciclo di seminari con attribuzione di CFU dal titolo “La Sicilia fuori di sé: Emigrazione, Storie, Patrimoni”. Quello emigratorio è un fenomeno che riguarda intere generazioni di siciliani. Possibilità o tragedia: l’eterna dicotomia, apparentemente inconciliabile, che segna le narrazioni intorno all’emigrazione di massa. Diverse sono le modalità, le ragioni, le produzioni artistico-letterarie che caratterizzano questo fenomeno così persistente, e altrettanti saranno gli approcci che impiegheremo per affrontarlo. Nel corso di sette incontri si restituisce un quadro, che non vuole essere esaustivo ma certamente approfondito, sull’emigrazione forzata dalla Sicilia, che ha attraversato e determinato – e continua, come un filo rosso, ad attraversare e determinare – la storia e la cultura della nostra isola. Gli incontri si sono tenuti nell’Università degli Studi di Palermo dal 23 marzo al 5 maggio 2023. Sono intervenuti: Grazia Messina, Giuseppe Paternostro, Elio Di Piazza, Santo Lombino e Nicola Grato, Michelangelo Ingrassia, Sergio Bonanzinga. Nell’ambito del seminario è stato presentato il libro “La restanza” alla presenza dell’autore Vito Teti.
2022
CONVEGNI E SEMINARI
Convegno internazionale di Studi “La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture” dedicato a Sebastiano Tusa.
Mostra fotografica “Lavoro è/e dignità”, immagini di Gaetano Pagano.
La Fondazione Ignazio Buttitta ha organizzato il Convegno internazionale di studi “La montagna: miti, simboli, immagini, storie, culture”, in collaborazione con il Comune di Geraci Siculo, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e la casa editrice Edizioni Arianna e con il Patrocino del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Ente Parco delle Madonie, del Club Alpino Siciliano, e di Stiftung Humanismus Heute – Albert-Ludwigs Universität Freiburg (Fondazione Umanesimo oggi). Il Convegno di studi, dedicato a Sebastiano Tusa, si è tenuto dal 29 settembre al 1° ottobre presso l’Ex Convento dei Cappuccini di Geraci Siculo, sede del MUSeBArch, polo museale che racconta la cultura delle Madonie, dove è allestita anche la GAPS – Galleria delle arti popolari siciliane della Fondazione Buttitta. Attraverso la partecipazione di studiosi e ricercatori italiani e internazionali, il convegno si è proposto di indagare i multiformi aspetti che connotano tempi e spazi delle culture montane: di là da facili letture turistico-mediatiche o da progetti di sviluppo territoriale troppo spesso incuranti delle concrete realtà storico-antropologiche che caratterizzano le zone montane, la montagna continua a configurarsi quale luogo “altro” in cui, con maggiore evidenza, comunità e gruppi umani hanno sperimentato/elaborato strategie e posizionamenti di lunga durata testimoniati dal ricchissimo e variegato patrimonio di miti, riti, immaginari e pratiche ergologiche. Uno sguardo in profondità è stato rivolto ai saperi tradizionali, alle attività lavorative, ai mestieri e alle tecniche della caccia, dei pascoli, delle neviere, dei carbonai, al fine di restituire l’universo delle pratiche e delle credenze che proprio nella montagna trovano ancora un modello culturale imprescindibile: miti e riti, santuari, pellegrinaggi, credenze e simbolismi continuano ancora oggi a rievocare memorie e immaginari altrimenti irrinunciabili. Le relazioni sono state affidate dal Comitato Scientifico (composto da Ignazio E. Buttitta, Sebastiano Mannia, Davide Porporato, Bernhard Zimmermann e Massimo Cultraro) a studiosi provenienti da prestigiosi centri di ricerca e università italiani e europei che hanno dedicato la loro attenzione al tema della montagna. Hanno partecipato: Massimo Cultraro, Nicola Cusumano, Natale Spineto, Gioele Zisa, Dionigi Albera, Laura Bonato, Lia Zola, Davide Porporato, Antonella Mott, Sebastiano Mannia, Bernhard Zimmermann, Matteo Taufer, Francesco Paolo Bianchi, Alexander Auf der Heyde, Giovanni Kezich, Giuseppe Giordano, Antonino Frenda, Ignazio E. Buttitta, Michele Cometa, Roberta Coglitore, Igor Spanò, Giovanni Messina, Salvatore D’Onofrio.
Nell’ambito del Convegno è stata realizzata la mostra “Lavoro e/è dignità” con immagini di Gaetano Pagano, cura scientifica di Emanuele Buttitta. Le immagini della mostra costituiscono un’importante documentazione di varie realtà lavorative legate alla collina e alla montagna, nell’ambito del lavoro agricolo e pastorale. Sono fotografie di uomini, strumenti e processi, di fatti che non tornano, ma di un tempo passato che vive nel presente: di cui è appunto matrice, senza appalesarsi; di un tempo che altri direbbero, erroneamente, irrimediabilmente perduto. Queste immagini, invece, ci ricordano il passato da cui veniamo; ciò che ancora siamo; in qualche modo da cercare, da pensare qui e prima che sia tardi”. La mostra è stata presentata il 29 settembre e si è conclusa il 30 ottobre. L’iniziativa è realizzata con il sostegno del BCIF.
Giornata di Studi “La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica”. Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 16 novembre 2022.
La Fondazione Ignazio Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il Patrocinio del Dipartimento Culture e Società e del Corso di studi magistrale in Religioni e Culture dell’Università degli Studi di Palermo, ha organizzato la Giornata di studi “La sacra scena. Spettacolo e rito dal mondo antico alla contemporaneità folklorica”, che si è tenuta presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino il 16 novembre 2022.
Attraverso la partecipazione di studiosi e ricercatori italiani, l’incontro si è proposto di presentare riflessioni e casi di studio relativi a performances rituali di carattere pubblico e forme di teatro religioso provenienti da diversi contesti storico-culturali. In particolare, sono state indagate questioni centrali del Teatro greco antico (identità, norma e trasgressione), la materializzazione scenica di temi del Teatro romano, forme di spettacolo sacro del Vicino Oriente antico e dell’Estremo Oriente e alcune performance rituali del folklore contemporaneo (Sicilia, Sardegna). Hanno partecipato: Michele Cometa, Fabrizio D’Avenia, Ignazio E. Buttitta, Rosario Perricone, Natale Spineto, Nicola Cusumano, Alessandro Saggioro, Fabrizio Ferrari, Igor Spanò, Marianna Ferrara, Chiara Cremonesi, Marinella Ceravolo, Gioele Zisa, Sebastiano Mannia, Antonino Frenda. La Giornata di studi si è conclusa con un cunto di Enzo Mancuso dedicato a Santa Rosalia.
Convegno internazionale “Imaginis Tempora Currunt”. Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 15-17 dicembre 2022
L’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e la Fondazione Ignazio Buttitta, con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società, del Dottorato di Ricerca in Cultura Visuale, del Dottorato di Ricerca in Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Accademia di Belle Arti di Palermo e con il sostegno del Ministero della Cultura-Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali, del Ministero dell’Università e della Ricerca-Direzione generale della ricerca e dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, hanno organizzato il Convegno internazionale Imaginis Tempora Currunt che si è tenuto a Palermo presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino dal 15 al 17 dicembre 2022. L’incontro, attraverso la partecipazione di studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, ha avuto l’obiettivo di analizzare le diverse e complesse implicazioni della dimensione visuale in quella che si definisce “civiltà dell’immagine”, una condizione nella quale l’incessante flusso di impressioni visive può sopraffare lo spettatore, relegandolo al ruolo di testimone passivo e, al contempo, privare l’immagine delle sue reali funzioni, del suo linguaggio e dei suoi poteri. Ma la cultura dell’immagine e l’immaginazione sono costantemente partecipi della formazione del pensiero e implicati nei modi della comunicazione e dello scambio delle conoscenze riguardanti i diversi ambiti dell’attività umana: sono dunque necessari strumenti che aiutino a interpretare la “cultura visuale” per un’osservazione oggettiva della natura di ogni contesto sociale e dei comportamenti collettivi. Il Convegno ha presentato riflessioni e casi di studio relativi a diverse forme di rappresentazione, trasmissione e/o restituzione per immagini di differenti culture, epoche e contesti affidando le relazioni a semiologi, antropologi, archeologi e storici provenienti da prestigiosi Centri di ricerca e Università italiane. Sono intervenuti: Massimo Cultraro, Matilde Civitillo, Lorenzo Verderame, Piero Totaro, Igor Spanò, Michele Cometa, Ignazio E. Buttitta, Francesco Marano, Salvatore D’Onofrio, Giovanna Rizzarelli, Roberta Coglitore, Gianfranco Marrone, Costanza D’Elia, Marina Castiglione, Angela Bellia, Massimiliano Palmesano, Antonino Blando, Giovanni Fiorentino, Licia Buttà, Pier Luigi Mannella, Nico Staiti, Giovanna Ferrara, Mara Matta, Francoise Robin, Valeria Burgio. Coordinamento scientifico di Rosario Perricone e Ignazio E. Buttitta. Nell’ambito del Convegno è stato presentato il volume Pausa pranzo del fotografo siciliano Giuseppe Leone (ed. Plumelia), una raccolta di immagini scattate tra il 1958 e il 2022 che testimoniano i cambiamenti di un’epoca attraverso la “pausa pranzo”. Sono intervenuti, oltre all’autore, Dario Mangano, Rosario Perricone, Ignazio E. Buttitta.
Etnografie del contemporaneo. Ciclo di seminari “Ambienti, culture, patrimoni. Politiche e pratiche di tutela in memoria di Sebastiano Tusa”. Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 5 aprile – 24 maggio 2022
Fondazione Ignazio Buttitta in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il patrocinio di Legambiente Sicilia, del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, ha organizzato il ciclo di seminari Ambienti, culture, patrimoni. Politiche e pratiche di tutela in memoria di Sebastiano Tusa”, tenutosi nel Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino dal 5 aprile al 24 maggio 2022. In Sicilia le dinamiche di salvaguardia dei patrimoni naturali, paesaggistici, archeologici e architettonici sono notoriamente caratterizzate da profonde e molteplici emergenze ambientali, culturali, sociali ed economiche, e richiedono, oggi più che mai, l’applicazione di approcci sempre più innovativi e interdisciplinari. Al tempo stesso il ruolo della ricerca scientifica socio-antropologica nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale è sempre più importante e fondamentale. Il patrimonio culturale immateriale infatti non necessita unicamente di azioni di catalogazione e di salvaguardia. In quanto processualità storica in divenire e in continua trasformazione, esso va analizzato sia come risultato di complessi e diversificati percorsi istituzionali e sociali, sia come macchina performativa dove l’agency degli individui opera costantemente ricostruendo e reinventando il patrimonio stesso. Inoltre, nel contesto contemporaneo il patrimonio culturale immateriale, quello paesaggistico e ambientale si coniugano e risultano spesso inscindibili e inseparabili. Questa compresenza di oggetti e di interessi tra i vari patrimoni (culturale, paesaggistico e ambientale), è sintomo ed effetto di una situazione storica profondamente mutata negli ultimi anni. In effetti, la nuova programmazione europea (2014-2020) e i nuovi paradigmi delle politiche culturali e patrimoniali fissati dalle recenti normative in ambito europeo e internazionale (in particolare le convenzioni Unesco per la salvaguardia del patrimonio immateriale, per la protezione del patrimonio mondiale, culturale e naturale, e sulla protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali) stanno determinando una convergenza sempre più stretta e assidua tra la necessità di sostenibilità ambientale e la salvaguardia del patrimonio culturale. Anche l’antropologia e le scienze sociali dovrebbero tenere conto di questi importanti cambiamenti in corso, che obbligano a ripensare le categorie tradizionali (come ad esempio quella di “beni culturali” del nostro Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) e a sperimentare nuove prospettive analitiche, approcci integrati e interdisciplinari. Nel corso degli 8 incontri hanno partecipato: Antonio Nicoletti, Gianfranco Zanna, Sonia Anelli, Giuseppe Parello, Luciano Di Martino, Luciano Sammarone, Patrizio Scarpellini, Maurizio Burlando, Giuseppe Vignali. Coordinamento di Rosario Perricone.
Ciclo di Seminari “Trame ecologiche: teorie, rappresentazioni, resistenze”. dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, 4 maggio-15 giugno 2022
L’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il Centro Zabut e il collettivo ecologista APE – Assemblea Popolare Ecologista, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, hanno organizzato la nuova edizione del seminario permanente Etnografie del contemporaneo dal titolo “Trame ecologiche: teorie, rappresentazioni, resistenze”. Il tema centrale affrontato dal ciclo di seminari è stato quello della crisi ambientale, declinata non soltanto sotto il profilo “dell’immanenza catastrofica”, come spesso viene narrata dai media mainstream, ma quale risultato di una crisi profondamente ancorata nel sistema economico politico contemporaneo. Con un approccio multidisciplinare, il seminario ha proposto possibili soluzioni di convergenza e commistioni delle diverse prospettive e discipline che trattano la questione delle ecologie, dalle environmental humanities alla geografia culturale, dall’antropologia all’arte visuale, dalla sociologia politica alle scienze naturali, sino al coinvolgimento di movimenti e realtà territoriali che immaginano e praticano ecologie alternative dal basso. Hanno partecipato Federica Giardini, Massimo Bernardi, Marco Beccali, Giulia de Spuches, Mara Benedusi, Giuliana Sorci, Paola Imperatore e i movimenti ambientalisti palermitani. Il ciclo di seminari si è svolto presso l’Aula Blu Cobalto dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, dal 4 maggio al 15 giugno 2022.
LVII riunione scientifica Periplous: il mare nella preistoria mediterranea
L’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, con il sostegno della Fondazione Ignazio Buttitta, ha organizzato a Siracusa, dal 19 al 22 ottobre 2022, la LVII Riunione Scientifica “Periplous: il mare nella preistoria mediterranea” in memoria di Calogero Rizzuto e Sebastiano Tusa.
Il tema del mare, nella sua complessità di valori e significati, rimane al centro del grande dibattito scientifico sui processi di genesi e trasformazione delle culture nel Mediterraneo preistorico. In luogo della tradizionale visione di Moses Finley (1973), che descriveva il Mediterraneo preomerico quale un insieme di comunità sparse, profondamente agricole e con collegamenti limitati, il “grande mare interno” proposto in anni recenti da Cyprian Broodbank (2013) si configura come una distesa d’acqua animata da continui movimenti di gruppi e popolazioni, dalle loro interazioni – su scale geografiche e culturali differenti – e dalla circolazione e scambio di attività. All’interno del vasto arco cronologico compreso dal Paleolitico fino alle soglie della colonizzazione greca, vengono prese in esame le singole componenti del variegato fattore marino, declinato di volta in volta in relazione ai caratteri ambientali, alle forme di strutturazione e di trasformazione delle comunità, alla proiezione e/o chiusura verso collegamenti trasmarini, fino alla ricchezza di valori e simboli attribuiti al mare. L’area di indagine coincide con il Mediterraneo centro-occidentale, con particolare riferimento all’Italia e le sue isole quali snodo di collegamento tra la costa nordafricana, l’ambito greco-egeo e il continente europeo. Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi specialisti nazionali e internazionali, suddivisi in sette sessioni (Connettività; Frammentazione; Mobilità; Scienze per il mare; Gruppi umani e mare; Simboli da costa a costa; Sicilia e le sue relazioni extrainsulari).
II Congreso internacional de carnaval: mascaras y patrimonio
Dopo il successo ottenuto dal I Congresso internazionale del Carnevale. Maschere invernali in Europa tenutosi a La Bañeza nell’ottobre del 2021, il Comitato organizzatore, composto dal Comune di La Bañeza, dalla Cátedra de Territorios Sostenibles y Desarrollo Local, dalla UNED de Ponferrada e dalla Academia Ibérica de la Máscara, a cui la Universidad de Valladolid ha aderito tramite la Cátedra de Estudios sobre la Tradición, ha voluto promuovere il II Congresso internazionale di Carnevale dedicandolo al tema Mascaras y Patrimonio. La prima edizione del Convegno ha avuto l’obiettivo di sottoporre allo sguardo scientifico i diversi carnevali del nord-ovest iberico mentre nel 2022 i temi saranno analizzati inglobando altri territori ricchi di queste tradizioni; in questa occasione il dibattito è stato condiviso con studiosi italiani. Il Convegno, realizzato con il sostegno della Fondazione Buttitta, si è tenuto dal 27 al 29 ottobre 2022 a La Bañeza.
Ciclo di seminari “Corpo e corporeità. Conflitti e prospettive”
La riflessione sulla corporeità, oggi, assume un ruolo centrale. Il corpo si configura, infatti, come quel luogo liminare e specifico dell’incontro (e dello scontro), soglia tra interno ed esterno, tra fisico e mentale, tra naturale e culturale. Esso è l’ineludibile presupposto di ogni esperienza, e si configura come osservatorio privilegiato di un intreccio fitto e inestricabile di pratiche e vissuti. Per questo la ricchezza e l’attualità di un dibattito sul corpo non possono in alcun modo prescindere da un assetto interdisciplinare, che contemperi i più diversi rami del sapere. Il ciclo di seminari, tenutosi da 2 marzo al 20 maggio 2022, è stato organizzo da “Potere è sapere. Biblioteca autogestita” in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta.
Homo ecologicus: come ripensare il nostro rapporto con l’ambiente per rimanere umani
Uniattiva, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione per la Conservazione delle tradizioni popolari, ha organizzato il ciclo di seminari “Homo ecologicus: come ripensare il nostro rapporto con l’ambiente per rimanere umani”, Palermo, 10 dicembre 2021 – 6 aprile 2022. Negli ultimi decenni sempre più si parla di ambiente ed ecologia (scambiandoli spesso per sinonimi), adottando un apparato di misure volto a prevenire i rischi verso i quali l’umanità sta andando incontro. Il livello di cognizione degli effetti umani sull’ambiente ha indotto alcuni intellettuali e ricercatori a parlare e condividere il concetto di antropocene, coniato dal premio Nobel Paul Crutzen, come epoca fortemente segnata dall’intervento umano accelerando trasformazioni altrimenti lente e accrescendo il peso della componente umana rispetto alle altre componenti che costituiscono i vari ecosistemi. Di contro, risulta impossibile immaginare un ambiente non antropizzato, sebbene la tutela di certi spazi e parchi incentivino la preservazione della fauna e della vegetazione. Dal momento che la nostra stessa sopravvivenza dipende da tutto il resto, forse sarebbe opportuno cercare di riflettere e comprendere meglio ciò che ci circonda. Ridiscutere il nostro rapporto con l’ambiente, facendo dialogare più discipline (obiettivo cui verte questo seminario), vuol dire quindi ripensare la nostra stessa esistenza nell’universo.
Di colpo ci rendiamo conto che la strada verso l’homo ecologicus non è un sentiero scritto, né un imperativo morale ma la sola possibilità che abbiamo per continuare a rispecchiarci nel mistero dell’esistente. Hanno partecipato Gianluca Sarà, Stefano Montes, Massimo Cultraro, Ignazio E. Buttitta, Rosa Marchese, Giuseppe Barbera, Alessandro Mancuso, Anna Geraci, Daniela Santoro.
Respicere, prospicere: per una morfologia del paesaggio nella pharsalia di Lucano
Il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari/Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, ha organizzato il Convegno internazionale di studi “Respicere, prospicere: per una morfologia del paesaggio nella Pharsalia di Lucano”, che si è tenuto il 13 dicembre nella Sala della Capriate di Palazzo Steri e il 14 dicembre nella sede del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
Il Convegno si è proposto di sondare un aspetto del poema lucaneo ancor oggi non affrontato sistematicamente. Il paesaggio, nelle sue molteplici forme, costituisce infatti uno degli aspetti più interessanti e meno dibattuti della Pharsalia, meritevole di essere esplorato dal punto di vista intertestuale e iconografico. Anche in tema di ‘Landscapes’ Lucano intreccia con i modelli privilegiati (Omero, Virgilio, Ovidio) un dialogo serrato cercando di battere nuove vie: la drammatizzazione di certi fondali, la risemantizzazione delle loro funzioni all’interno del poema rivelano l’esigenza di superare la stereotipia che grava sulla loro grammatica. Studiosi italiani e stranieri si sono confrontati sul tema da prospettive metodologiche diverse nella convinzione che il poema lucaneo costituisca un momento nodale tra passato e futuro nella storia dell’epos, genere principe delle letterature classiche, romanze e moderne.
XXV Congresso dell’AIPI “Raccontare la realtà. Italia ieri e oggi”
Tra il 27 e il 29 ottobre si è svolto a Palermo il XXV Congresso internazionale AIPI (Associazione Internazionale dei Professori di Italiano) “Raccontare la realtà. Italia ieri e oggi”. Organizzato dall’AIPI e dalla Cattedra di Letteratura Italiana Contemporanea del Dipartimento di Scienze umanistiche con la collaborazione della Fondazione Buttitta, esso si è articolato in due sessioni plenarie che si sono tenute a Palazzo Steri, la mattina del 27 e il pomeriggio del 29, e in dodici sessioni parallele, che si sono svolte nel Polo didattico di Viale della Scienze.
Sono stati ospitatE oltre 300 relazioni di studiosi provenienti da tutto il mondo che hanno declinato il tema centrale in relazione a diverse discipline: letteratura, linguistica e didattica della lingua, traduzione, cinema, teatro, musica, discipline storiche.
Linguaggi della spazialità nel cinema di Goffredo Alessandrini e Alessandro Blasetti. Giornata di studi online
L’iniziativa “Linguaggi della spazialità nel cinema di Goffredo Alessandrini e Alessandro Blasetti”, curata da Massimo Bonura e Francesco D’Asero, nasce dall’esigenza di delineare e analizzare il cinema dei due registi secondo prospettive geografiche e paesaggistiche.
Le riflessioni principali della giornata di studi si sono orientate su come le strategie di rappresentazione dello spazio e del paesaggio siano oggetti/soggetti rilevanti all’interno delle filmografie dei due autori italiani, sia in chiave strettamente estetica, sia in chiave più profondamente narrativa. Attraverso la geografia del cinema, ambito disciplinare che si pone come campo privilegiato per l’oggetto di studio, si è voluto indagare il ruolo dello spazio come espediente dello storytelling e cogliere peculiarità, analogie e divergenze delle varie forme della spazialità nella produzione mediale dei due registi. La Giornata di studi è stata patrocinata dalla Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con la Fondazione Aldo Della Rocca e l’Università eCampus. Sono intervenuti: Ignazio E. Buttitta, Bruno Filippo Lapadula, Nicolas Bechi, Alessio Arena, Francesco D’Asero, Pietro Ammaturo, Francesco Lapadula, Antonino Frenda, Margherita Moro, Stefano Montes, Fabio Metelli, Massimo Bonura, Gaetano Sabato, Lucia Rita Vitali.
2021
Convegno internazionale di studi: Il teatro e la festa. Il tempio, la piazza, la scena. Museo delle marionette, 16 -18 novembre 2021
La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con la Fondazione Humanismus Heute, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, la Fondazione Federico II, il Centro di ricerca e studi su Carnevale, Maschera e Satira di Putignano, l’ERSU di Palermo, ha promosso e organizzato, dal 16 al 18 novembre, il convegno internazionale di studi “Il teatro e la festa. Il tempio, la piazza, la scena”, un’importante occasione per conoscere meglio il nostro patrimonio storico-antropologico e comprendere a quali esigenze e domande di senso le rappresentazioni sacre rispondono. L’incontro – che si è svolto presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, ha avuto l’obiettivo di analizzare i diversi aspetti delle differenti tradizioni sceniche e performative di contenuto religioso nel mondo antico e moderno, con particolare attenzione agli aspetti rituali delle rappresentazioni. Di interesse è anche lo spazio scenico, sia esso un luogo sacro, uno spazio pubblico urbano o extraurbano, e la sua configurazione e sacralizzazione. Si tratta di rituali collettivi drammatizzati di cui sia i performer che il pubblico condividono i valori. Obiettivo del convegno è analizzare i diversi aspetti delle differenti tradizioni sceniche di contenuto religioso nel mondo antico e moderno. Attenzione sarà posta agli aspetti performativi delle rappresentazioni sacre analizzandone tecniche esecutive, processi di incorporazione ed elementi morfologici. Essi infatti, proprio per il loro carattere rituale e collettivo, inscenano complessi dottrinali condivisi dalla comunità e ne rafforzano la coesione sociale e l’identità. La diversità dei percorsi storico-culturali e dei regimi socio-economici delle civiltà umane, nonché la manifesta molteplicità fenomenologica e la variabilità storica delle performances cerimoniali e di tutte le attività “sceniche” a carattere religioso, per forme e/o per contenuti, suggeriscono di non proporre univoche chiavi di lettura ri-proponendo acriticamente e validando letture generiche e generalizzanti non particolarmente attente agli specifici contesti esecutivi. Il comparativismo acritico di stampo evoluzionista che procede enucleando singoli istituti culturali da contesti d’uso spesso assai lontani nello spazio e nel tempo, riconoscendovi, a fronte di mere somiglianze formali, analoghi significati e funzioni, ha certamente rivelato da tempo le sue debolezze e consentito così a diversi autori di stigmatizzare come improduttivo ai fini dell’interpretazione di singole realtà festive (e non solo) ogni forma di approccio comparativista. Analogamente il costante generico riferimento a orizzonti mitico-rituali antichi, in particolare a quelli greco-romani e veterotestamentari, per giustificare le forme del presente, ha consentito la formulazione e la sedimentazione (talora implicita) nel discorso demoantropologico del pernicioso concetto di sopravvivenza e ha inesorabilmente condizionato lo sviluppo delle ricerche sui reali e perimetrabili rapporti ideologici, e talora anche filogenetici, tra istituti cerimoniali antichi e contemporanei, sia pur quando condotte su basi documentarie certe e all’interno di contesti limitati e omogenei.
Il Comitato scientifico, composto da Ignazio Buttitta, Rosario Perricone e Bernhard Zimmermann, ha affidato le relazioni a demologi, antropologi, storici, sociologi e studiosi della tradizione letteraria che hanno dedicato la loro attenzione alle forme di drammatizzazione cerimoniale, dal rito templare al teatro sacro, dalle danze rituali alle processioni figurate. Hanno partecipato: Michele Cometa, Natale Spineto, Pietro Giammellaro, Christian Orsenigo, Paolo Marini, Paolo Scarpi, Dario Tomasello, Rosario Perricone, Bernhard Zimmermann, Marcello Massenzio, Francesco Paolo Bianchi, Piero Totaro, Alessandro Saggioro, Massimo Cultraro, Angela Bellia, Anna Tiziana Drago, Piercarlo Grimaldi, Davide Porporato, Gabriella D’Agostino, Ferdinando Mirizzi, Giovanni Kezich, Antonella Mott, Valerio Petrarca, Lia Zola, Alessandro Lupo, Lia Giancristofaro, José Antonio González Alcantud, José Luis Alonso Ponga, Pilar Panero García, Gioele Zisa, Igor Spanò, Salvatore D’Onofrio, Ignazio Buttitta, Andrea Govinda Tusa, Antonino Frenda, Sebastiano Mannia, Giovanni Isgrò, Eugenio Giorgianni, Sergio Bonanzinga.
Il Convegno si è svolto nell’ambito della 46° edizione del Festival di Morgana “Il Teatro d’immagine del Mediterraneo”, 11 – 21 novembre 2021.
Musiche di tradizione orale nell’era digitale: Documentare Archiviare Analizzare Restituire. Giornate di studio per i 50 anni del Folkstudio di Palermo, 9 – 11 dicembre 2021
La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione Folkstudio e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e con il patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, della Fondazione Federico II e del Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani, ha promosso, dal 9 all’11 dicembre 2021, il Convegno “Musiche di tradizione orale nell’era della conversione digitale. Documentare Archiviare Analizzare Restituire. Giornate di studio per i 50 anni del Folkstudio di Palermo”. L’incontro, teso a celebrare i cinquanta anni di attività di ricerca e documentazione del Folkstudio di Palermo e della sua prima presidente, la prof.ssa Elsa Guggino, ha voluto indagare estesamente come e in che misura la tecnologia digitale abbia influenzato le procedure di documentazione, archiviazione, analisi e restituzione delle tradizioni musicali di prevalente “mentalità orale”. La “dematerializzazione” dei supporti tradizionali (cartacei, fotografici, fonografici, filmici ecc.) ha permesso la creazione di archivi potenti ed efficienti, innescando opportunità di ricerca e catalogazione inimmaginabili ancora fino alla fine del secolo scorso. L’uso di strumenti “digitali” ha a sua volta profondamente mutato gli scenari del rilevamento, consentendo fra l’altro pratiche di “autoetnografia” che, soprattutto attraverso i media “sociali”, sono divenute oggetto di un vero e proprio virtual fieldwork, entro un gioco di rispecchiamenti sempre più complesso fra chi osserva e chi è osservato. A distanza di cinquant’anni dalla fondazione del Folkstudio (ricorrenza nel 2020), antropologi e etnomusicologi italiani e stranieri si sono riuniti per fare il punto sullo stato delle indagini in Sicilia e per un confronto sulle nuove prospettive della ricerca in ambito etno-musicale. Le ricerche e lo studio di temi d’ordine etnomusicologico sono, d’altronde, tra le prime ad aver trovato udienza in seno alla Scuola antropologica palermitana. Ed è stato il Folkstudio a promuovere e coltivarne le molteplici attività connesse: il lavoro condotto non è consistito solo nella ricerca sul campo, con registrazioni prima solo sonore e poi anche audiovisive; sin dall’inizio ad essa ha accostato una grande attività di riproposta, in seno al nascente folk music revival, curando un’intensa riproposizione di canti nelle piazze, in occasione di feste di paese o di quartiere, in incontri estemporanei o nella sede stessa dell’associazione. I canti degli orbi e dei carrettieri, i canti di lavoro (come quelli della mattanza e dei salinari), i canti e le musiche della Settimana santa, la musica da ballo e le musiche eseguite con strumenti della tradizione isolana, tutti fatti oggetto di attenzione e interesse durati a lungo nel tempo. Fondata a Palermo nel 1970 con la piena collaborazione degli Amici della Musica, essa nasce per «promuovere lo studio e la divulgazione della musica folklorica internazionale con particolare riferimento a quella siciliana». Dall’anno della fondazione e fino al novembre 1992 l’associazione è stata retta da Elsa Guggino e, grazie alla sua opera diuturna, ha promosso negli anni un intenso lavoro sul campo intorno al folklore, con particolare interesse per l’etnomusicologia, ricerche da cui derivano i documenti sonori via via raccolti e custoditi. La fondazione nel 1982 del Centro per le Iniziative Musicali in Sicilia (Palermo) consente la prosecuzione e l’ampliamento dell’opera avviata dal Folkstudio, anche in collaborazione con l’Istituto di Scienze Antropologiche e Geografiche della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo, che già a partire dagli anni Sessanta aveva indirizzato l’attività di ricerca verso la tradizione musicale siciliana, e che nel periodo 1986-87 promuove il progetto Echos, finalizzato alla formazione di operatori nel settore etnomusicologico. Altre istituzioni che hanno contribuito alla conoscenza del patrimonio etnomusicale dell’Isola sono l’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari (il cui archivio è ubicato presso il Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino” di Palermo), il Centro Internazionale di Etnostoria di Palermo e il Centro Regionale per l’Inventario, la Catalogazione dei Beni Culturali e Ambientali della Regione Siciliana. Diversi studiosi hanno parallelamente operato in modo autonomo, creando archivi sonori e videofilmici di notevole rilievo. I ricercatori attivi nell’ultimo cinquantennio hanno prodotto articoli, monografie, antologie discografiche e filmati che offrono un quadro ampio e approfondito delle forme, degli stili, degli strumenti, delle occasioni e delle funzioni sociosimboliche connesse ai comportamenti musicali di tradizione orale. Ulteriori indagini sono tuttavia in corso d’opera, sia allo scopo di sistematizzare l’insieme dei materiali documentari disponibili sia conducendo nuove ricerche finalizzate a verificare i margini di persistenza e mutamento delle pratiche musicali tuttora vitali. Di contro allo sfaldamento dei fenomeni musicali legati agli antichi mestieri e ai diversi momenti di aggregazione comunitaria (nascite, matrimoni, feste rurali), è infatti da rimarcare la permanenza di quelli correlati alle occasioni rituali o rinfunzionalizzati entro pratiche spettacolari, grazie all’impegno di molti giovani che, in continuità con le precedenti generazioni, tengono vivi svariati repertori locali: dalle canzuni “alla carrettiera” ai lamenti della Settimana Santa, dalle novene del Natale alle musiche strumentali e ai balli tradizionali.
Il Comitato scientifico, composto da Sergio Bonanzinga (Presidente), Ignazio E. Buttitta, Girolamo Garofalo, Giuseppe Giordano, Giovanni Giuriati, Ignazio Macchiarella e Rosario Perricone ha affidato le relazioni e i panel a studiosi che si dedicano all’analisi di comportamenti e pratiche musicali per lo studio dei suoni e delle immagini resi sempre più sofisticati dalla tecnologia e alla osservazione della mutazione dei sistemi della comunicazione scientifica, sempre più tendente alla “multimodalità”, coniugando i sistemi tradizionali con le opzioni offerte dalla multimedialità in rete, anche rispetto a dinamiche di restituzione e condivisione della documentazione etnografica con le comunità che l’hanno a suo tempo resa attuabile. L’iniziativa ha avuto il patrocinio morale del Comitato d’onore composto da Paolo Emilio Carapezza, Mario G. Giacomarra, Elsa Guggino, Janne Vibaek Pasqualino, tra i fondatori del Folkstudio di Palermo. Il convegno è stato trasmesso in streaming sul sito, www.fondazioneignaziobuttitta.org, sui canali YouTube Museo Marionette A. Pasqualino e sulle pagine FB Fondazione Ignazio Buttitta e MuseoMarionette. Sono intervenuti: Giorgio Adamo, Maria Giuliana Rizzuto, Silvia Bruni, Giuseppina Colicci, Guido Raschieri, Grazia Magazzù, Giovanni Giuriati, Giorgio Scalici, Placida Staro, Fulvia Caruso, Serena Facci, Giuseppe Sanfratello, Emanuele Tumminello, Nico Staiti, Ignazio Macchiarella, Nicola Scaldaferri, Raffaele Di Mauro Simona D’Agostino, Luisa Hoffmann, Nina Baratti, Gianira Ferrara, Delia Dattilo, Giovanni Vacca, Sergio Bonanzinga, Marco Lutzu, Ilario Meandri; Daniele Palma Giulia Sarno, Francesca Billeri, Alessandro Cosentino, Giuseppe Giordano, Ignazio Buttitta, Anna Lomax C. Wood, Kiki Smith-Archiapatti, Stella Silbert, Odysseus Chairetakis, Gaetano Pennino, Girolamo Garofalo, Ignazio Macchiarella, Rosario Perricone, Sergio Bonanzinga.
Convegno internazionale Percorsi di archeologia nella Sicilia occidentale. Sebastiano Tusa in memoriam (1952-2019). Museo Archeologico Antonino Salinas, 4 – 6 novembre 2021.
La Fondazione Ignazio Buttitta – con il sostegno del BCIF, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, il Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas, il Corso di studi in Beni Culturali: Conoscenza, Gestione, Valorizzazione e lo Studio Legale Costanzo, ha organizzato il convegno internazionale di studi “Percorsi di archeologia nella Sicilia occidentale. Sebastiano Tusa in memoriam (1952-2019)”, con l’obiettivo di mettere a sistema le metodologie e gli esiti delle maggiori ricerche archeologiche svolte in Sicilia e di indagare i nuovi percorsi di ricerca e di studio tenendo conto della necessità di una sempre maggiore integrazione tra il tradizionale approccio storico e l’approccio antropologico. A due anni dalla tragica scomparsa di Sebastiano Tusa, è maturato il tempo, al di là della liturgia della memoria, per una riflessione di tipo storiografico sulla sua personalità di studioso, attivo nella ricerca e nella tutela dei Beni Culturali siciliani, e sul suo contributo alla loro conoscenza. Da questa esigenza è nata l’idea di dedicare il convegno “Percorsi di archeologia nella Sicilia occidentale. Sebastiano Tusa in memoriam (1952-2019)” alla Sua figura e ai molteplici aspetti della Sua ricerca, sostanziatasi in decine di scavi, di interventi di tutela, di ricognizioni, e confluita poi, oltre che nella sua duplice attività di funzionario degli enti di tutela e di docente universitario, in una sterminata bibliografia ricca di centinaia di titoli. Soprattutto, sono i grandi cantieri di ricerca, promossi dallo studioso, che hanno arricchito il panorama composito dell’archeologia dell’isola, dalla Preistoria fino all’età romana, periodo quest’ultimo sul quale Tusa ha concentrato il suo ultimo sforzo nella ricostruzione storica della celebre battaglia navale delle Egadi conclusiva della Prima Guerra Punica. Il Convegno si è articolato in una serie di percorsi tematici (La Sicilia occidentale prima degli Elimi; L’Archeologia subacquea; Selinunte; Mondo elimo e Sicilia occidentale; la Sicilia centro-occidentale; Musei, museo diffuso e comunicazione; Pantelleria), tutti collegati alle sue attività, e si è, pertanto, incentrato sui territori in cui lo Studioso si trovò principalmente ad operare ossia la Sicilia occidentale (in particolare le province di Palermo e Trapani). Le relazioni sono affidate dal Comitato Scientifico (Dario Palermo, Aurelio Burgio, Massimo Cultraro) a studiosi di rilevanza internazionale, i quali sono stati chiamati ad esaminare il contributo e ad illustrarne il legato e gli sviluppi della ricerca iniziata dall’illustre Studioso prematuramente scomparso. Il convegno si è aperto con una prolusione a cura di Dario Palermo, Massimo Cultraro e Aurelio Burgio e le conclusioni sono state affidate a Oscar Belvedere. Hanno partecipato: Fabio Martini, Marcello Piperno, Carmine Collina, Rafael M. Martinez Sanchez, José C. Martin de la Cruz, Valeria Li Vigni, William Murray, Timmy Gambin, Peter Campbell, Jonathan Prag, Clemente Marconi, Dieter Mertens, Caterina Greco, Valeria Tardo, Claudio Parisi Presicce, Francesca Spatafora, Rossella Giglio, Salvatore De Vincenzo, Chiara Blasetti Fantauzzi, Assia Kysnu Ingoglia, Massimo Cultraro, Stefano Vassallo, Aurelio Burgio, Rosalba Panvini, Enrico Giannitrapani, Maurizio Cattani, Thomas Schaefer, Tomoo Mukai. Oltre alle autorità regionali e accademiche, hanno portato la propria testimonianza i familiari dello studioso scomparso Nell’ambito del Convegno è stato presentato il documentario Sulle orme di Sebastiano, realizzato da Nicola Ferrari (2021). Il breve filmato raccoglie i ricordi e le testimonianze dei colleghi e dei collaboratori del professor Sebastiano Tusa, scomparso tragicamente il 10 marzo 2019. Un’occasione per ricordare il suo amore e impegno per l’archeologia, la ricerca e il mare.
Nell’ambito del Convegno sono state assegnate le Borse di Studio “Sebastiano Tusa per la ricerca archeologica”.
Convegno “Il corpo della parola. Inni, poemi e performance nell’India antica e contemporanea”, 25-26 giugno 2021
La funzione performativa della parola attraversa la storia culturale dell’India dalla recitazione itinerante dei poemi epici ai componimenti filosofici e devozionali di epoca medievale, fino alle diverse forme di performance teatrali e cinematografiche contemporanee.
Il Convegno, promosso dal Dottorato di Ricerca in Scienze della Cultura dell’Università di Palermo, dal Museo delle Marionette ‘Pasqualino’ di Palermo e dalla Fondazione Buttitta, che si è tenuto on line nei giorni 25 e 26 giugno 2021, si è proposto di indagare, da diversi punti di vista e facendo ricorso a una molteplicità di ambiti disciplinari, gli aspetti poetici e letterari, filosofico-religiosi, performativi e politici della parola nel contesto del mondo culturale indiano, in un arco di tempo che si estende dal mondo vedico all’India contemporanea. L’obiettivo è focalizzare le problematiche che riguardano i diversi usi della parola nel contesto pubblico e in quello privato, nella sfera politica e in quella religiosa, dove dottrine, riti e speculazioni fissano i confini tra ambiti ordinari ed extra-ordinari, accompagnando e giustificando una dimensione di indicibilità e inesprimibilità, di cui solo gli dèi custodiscono il mistero. Al convegno, coordinato da Igor Spanò, hanno preso parte: Marianna Ferrara, Fabrizio Ferrari, Igor Spanò, Ignazio E. Buttitta, Rosario Perricone, Nicola Cusimano, Grazia Marchianò, Tiziana Pontilli, Rosa Ronzitti, Mara Matta, Vito Di Bernardi, Vincenzina Mazzarino, Agata Pellegrini, Maria Paola Candotti, Ersilia Caramuta, Serena Autiero.
Ciclo di seminari “Cibi e culture. Storia e antropologia dell’alimentazione”
La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato il ciclo di seminari “Cibi e culture. Storia e antropologia dell’alimentazione, promosso dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli Studi di Palermo. Gli incontri, che si sono svolti dal 3 al 20 dicembre 2021 presso il Dipartimento, sono stati introdotti e coordinati da Rosario Perricone.
Sono intervenuti: Igor Spanò, L’alimentazione nell’India classica (3 dicembre); Daniela Santoro, L’alimentazione nel Medioevo europeo (6 dicembre); Lorenzo Verderame, L’alimentazione in Mesopotamia (10 dicembre); Antonino Frenda, L’uomo di pane in Sicilia (13 dicembre); Ignazio E. Buttitta, I cibi della festa in Sicilia (17 dicembre); Stefano Montes, L’alimentazione oltre natura e cultura (20 dicembre).
Ciclo di seminari “Altre ecologie. Uno sguardo interdisciplinare tra antico e moderno”
Il Dottorato di Ricerca in Scienze della Cultura e la Fondazione Buttitta, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e il centro di documentazione Zabut, hanno promosso e organizzato il ciclo di seminari “Altre ecologie: uno sguardo interdisciplinare tra antico e moderno. I seminari si sono svolti on line e presso il Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino dal 7 ottobre al 2 dicembre 2021. L’impatto dell’umanità sul pianeta ha acquisito ormai una forza pari ai cambiamenti geologici. Ci siamo lasciati alle spalle, già a partire dalla rivoluzione industriale, l’Olocene, entrando in una nuova era geologica, quella dell’Antropocene, Capitalocene, Piantagionocene o, per dirla con Donna Haraway, Chthulucene. Eppure, dalla crisi ambientale e climatica che incombe, angosciati per lo stato delle risorse idriche del pianeta, per l’estinzione di specie vegetali e animali, per la qualità dell’atmosfera, per l’inquinamento chimico dei suoli e dei mari, è possibile immaginare altri possibili modi di vivere e il mondo, rispettosi non solo della diversità umana e non umana, ma anche dei nostri collaboratori biotici e abiotici. Attraverso una radicale revisione epistemologica è possibile non solo costruire nuove modalità di inter- e intra-azione collaborativa con gli ambienti e le creature che vi abitano, ma anche di immaginare nuove del mondo, modi alternativi di – volti a una collaborazione simpoietica con gli altri essere viventi, piante e animali non umani. Inoltre, lo studio degli approcci culturali agiti dalle comunità “altre” consente di riflettere sul fatto che le relazioni instaurate con piante, animali ed elementi della natura possono non essere necessariamente collaborative e che anzi alcuni animali o alcune piante devono essere tenuti lontani, perché appartengono al mondo dell’alterità, a spazi nei quali l’uomo non deve avventurarsi. Oggi, la riduzione della pressione antropica è necessaria proprio per lasciare spazio ai non umani, evitando qualsiasi interazione con biomi delicati e le cui interazioni con gli esseri umani possono generare il rischio della diffusione di nuove epidemie. Obiettivo del ciclo di seminari è discutere di come nel corso nella storia, le comunità umane hanno pensato i loro rapporti con l’ambiente di cui sono parte integrante. Lo si farà attraverso gli elementi naturali: atmosfera, acqua dolce e salata, fuoco; ma anche attraverso le piante e gli animali non umani. Gli esempi del passato, dal Vicino Oriente antico all’India vedica, passando per l’Iran sasanide, rappresentano delle finestre attraverso le quali guardare criticamente il presente, così come gli spazi della contemporaneità, dalla città in relazione alla pandemia all’emergere di nuove prospettive per ripensare il mondo come le, ci parlano della necessità di immaginare e praticare altre ecologie: nuovi strumenti interpretativi per comprendere e riformulare il nostro stare al mondo. Hanno partecipato: il 7 ottobre, Filippo Celata (Sapienza Università di Roma), Pandemia e spazi urbani: popolazioni temporanee e polarizzazione sociospaziale nella ‘città a breve termine’; il 14 ottobre Lucia Mori (Sapienza Università di Roma), La memoria dell’acqua: paesaggi ‘idro-culturali’ nel Vicino Oriente antico, 29 ottobre Carlo G Cereti (Sapienza Università di Roma), Fuochi, acque e montagne: geografia sacra nell’Iran sasanide, 12 novembre Kimberley Peters (University of Oldenburg) e Philip Steinberg (Durham University), Ocean Ontologies; 25 novembre Rosa Ronzitti (Università di Genova), Demoni femminili in forma di cane e contaminazione del sacrificio: il caso di alcuni miti vedici; 2 dicembre Markham J. Geller (University College of London), Akkadian Plant Names as Drugs in Aramaic Medicine: a Live Exchange or Memories of a Frozen Legacy? Florentina Badalanova Geller (Royal Anthropological Institute, London e University College of London), Imagining the Forbidden Tree: Slavonic Parabiblical Sources and Discourses.
A-ritmie del tempo
A-Ritmie è un ciclo di seminari, giunto nel 2021 alla sesta edizione, promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Palermo, organizzato e coordinato dal Prof. Giuseppe Roccaro e patrocinato dalla Fondazione Buttitta. All’interno di tale iniziativa si sono svolti incontri seminariali sulle tematiche interdisciplinari del laboratorio a cui hanno preso parte, oltre allo stesso Roccaro, di Richard Mangano, Francesco Rizzo, Daniela Santoro, Giuseppe Girgenti, Emanuele Lacca, Valentina Amorosino, Salvatore Lo Bue, Eros Calcara, Francesco Bonanno e altri.
Convegno Culto dell’Eremita Calogero tra devozione e tradizione a Caltavuturo
La Confraternita San Calogero di Caltavuturo, in occasione dei festeggiamenti del Centenario della fondazione della stessa, ha organizzato il Convegno “Culto dell’Eremita Calogero tra devozione e tradizione a Caltavuturo”, con il patrocinio della Fondazione Buttitta. Hanno partecipato Salvatore Di Carlo, Don Krzysztof Kruk, Calogero Castellana, Salvatore Miracola, Carlo Petix, Giovanni Vaccaro, Antonino Cuccia, Calogero Brunetto, Giuseppe Verde, Roberto Sottile, Giuseppe Vitale e Antonino Frenda per la Fondazione Buttitta. L’iniziativa si è tenuta il 13 luglio 2021.
Seminario nazionale “Patrimonio culturale immateriale UNESCO. Il piano delle misure di salvaguardia dell’Opera dei pupi siciliani”
Il 30 novembre 2021, presso il Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino, con il patrocinio della Fondazione Ignazio Buttitta, si è tenuto il seminario nazionale “Patrimonio culturale immateriale UNESCO. Il piano delle misure di salvaguardia dell’Opera dei pupi siciliani”. L’incontro è organizzato dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, quale soggetto referente della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’opera dei pupi” che, costituita formalmente nel 2018, riunisce 13 compagnie di tutta la Sicilia depositarie del patrimonio orale e immateriale dell’opera dei pupi ed è riconosciuta dal Ministero della Cultura come rappresentativa dell’Elemento riconosciuto dall’UNESCO. Il seminario nasce con un duplice scopo: favorire lo scambio tra i diversi Elementi italiani che, come l’opera dei pupi, sono stati iscritti nella Lista UNESCO dei Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità; promuovere il dialogo tra la comunità patrimoniale dell’opera dei pupi e gli stakeholders a diverso titolo interessati alla salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Rappresentanti istituzionali – del Ministero della Cultura, della Regione siciliana, dei Comuni di Catania, Messina e Palermo – studiosi ed esperti, facilitatori accreditati presso l’UNESCO, compagnie dell’opera dei pupi e rappresentanti degli altri Elementi saranno dunque coinvolti in una riflessione e uno scambio volti a diffondere ed approfondire gli indirizzi più aggiornati dell’UNESCO in materia di tutela, promozione, valorizzazione e diffusione del patrimonio culturale immateriale, nell’ottica di una adeguata ed efficace implementazione della “Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale” del 2003, nell’ambito di processi di sviluppo sostenibile, realizzati dal basso. Hanno partecipato: Rosario Perricone (Presidente Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari ONG accreditata UNESCO), Sergio Bonanzinga (Università degli Studi di Palermo), Ignazio E. Buttitta (Università degli Studi di Palermo), Alessandro Napoli (Marionettistica Fratelli Napoli, Catania), la comunità patrimoniale dell’opera dei pupi siciliani riunita nella Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’opera dei pupi siciliani (Antica Compagnia Opera dei Pupi Famiglia Puglisi; Associazione Culturale Marionettistica Popolare Siciliana; Associazione opera dei pupi Brigliadoro; Associazione culturale “Opera dei pupi messinesi Gargano”; Associazione culturale teatrale Carlo Magno – Famiglia Mancuso; Associazione La compagnia dei pupari Vaccaro Mauceri; TeatroArte Cuticchio; Marionettistica Fratelli Napoli di Napoli Fiorenzo; Associazione Culturale Opera dei pupi Siciliani “G. Canino”; Associazione culturale Agramante; Associazione Opera dei pupi Turi Grasso); Associazione Culturale Franco Cuticchio Figlio d’Arte.
(De)rive di civiltà. Una serie di narrazioni mediterranee
Il Mediterraneo, punto di incontro fra l’Europa, l’Africa e l’Asia, è da sempre luogo di incontro e scontro tra civiltà. Si tratta di uno spazio-tempo sedimentato i cui substrati riverberano le proprie ombre e luci sul presente, un presente che ci pone di fronte a questioni che configurano il Mediterraneo quale luogo privilegiato di interrogazioni, dibattito e analisi critica. La congerie di eventi che anima questa regione della terra è un vasto e profondo paesaggio in cui provare a scorgere il non detto, il rimosso, lo scarto. Il Mediterraneo come oggetto di elaborazioni storiche, filosofiche, poetiche, artistiche che gettano i loro sguardi oltre le frontiere, sull’hic et nunc, sull’altro e l’altrove. Il ciclo di seminari si propone di mettere in discussione le narrazioni dominanti per dare voce all’inascoltato, rileggere il presente e svelarne aspetti inattesi. Dalla storia alla letteratura, all’arte, dalla linguistica all’antropologia, all’etnomusicologia fino alla geopolitica: questo percorso di attraversamento dello spazio e del tempo si pone l’obiettivo di offrire una visione plurale del Grande Mare per mettere in discussione le nostre gabbie concettuali e proporre inaspettati ordini critici. Il ciclo di seminari, che si svolge dal 23 novembre 2021 al 31 marzo 2022, è organizzato dall’Associazione studentesca UNIATTIVA (Università di Palermo) con il patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo, della Fondazione Ignazio Buttitta, del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e di Arci Tavola Tonda.
La dea e le messi: divinità femminili e cicli produttivi del mondo antico
Il Collettivo Medusa in collaborazione con il collettivo Studenti Palermitani e la Fondazione Ignazio Buttitta, ha organizzato il ciclo di seminari da 3 CFU dal titolo: “La Dea e le messi: divinità femminili e cicli produttivi nel mondo antico” L’iniziativa ha voluto dare un contributo alla rappresentazione e interpretazione della donna nel mondo divino e dei cicli produttivi collegati e essa, in riferimento all’età antica e a diverse aree geografiche, con una particolare attenzione all’area mediterranea. Qual è il legame dei diversi popoli con il divino al femminile? Quali riti, quali cicli produttivi sono collegati alle Dee nel mondo antico? Sono intervenuti: venerdì 5 novembre, Introduzione al ciclo di seminari di Ignazio Buttitta, “Il divino femminile nel mondo euro-mediterraneo: mito e realtà” e, a seguire, Igor Spanò, “Fecondità e sterilità nei rituali vedici: i riti in onore della dea Nirr̥ti”; martedì 9 novembre Antonino Frenda “Sacralità femminile e religiosità tradizionale in Sicilia”; lunedì 22 novembre, Rosa Rita Marchese, “Cultus dearum. Il ruolo delle divinità femminili in Roma antica nel racconto dei testi letterari”; venerdì 26 novembre Gioele Zisa, “Chi arerà la mia vagina? Corpi divini e immaginario agro-pastorale nella Mesopotamia antica”; venerdì 3 dicembre, Pietro Giammellaro, “La dea va all’inferno. Discese divine negli inferi tra Mesopotamia, Siria e Grecia antica”; giovedì 9 dicembre Daniela Bonanno, “Il divino al femminile nel mondo greco antico”.
2020
CONVEGNI E SEMINARI
Etnografie del contemporaneo. Gentrificazione e margini
La gentrificazione è il processo attraverso cui un quartiere popolare viene trasformato in area residenziale per ceti abbienti. Tale fenomeno, tipico dell’economia delle città globali postindustriali, comporta la radicale trasformazione del tessuto sociale e del paesaggio urbano, e si sviluppa in stretta correlazione con altri mutamenti sociourbani quali turistificazione e urban displacement. Il concetto di gentrificazione – calco italiano dall’inglese gentrification – è stato coniato dalla sociologa britannica Ruth Glass nel suo London: Aspects of Change (MacGibbon & Kee, 1964) e poi applicato ampiamente nelle scienze sociali. In Italia, il termine si impone nel lessico antropologico a partire dagli anni 90 come strumento indispensabile per la lettura delle trasformazioni in corso nei grandi centri urbani. Il processo di gentrificazione riguarda attualmente porzioni significative del centro storico ed è alla base di un acceso dibattito sia istituzionale che culturale.
Il ciclo di seminari Etnografie del Contemporaneo ha voluto contribuire criticamente a tale dibattito, inquadrando la riflessione scientifica e politica sulle trasformazioni dei quartieri popolari delle città nel più vasto panorama italiano, europeo e mediterraneo. Sono intervenuti nei dieci incontri Alberto Sobrero, Stefano Portelli, Federico Prestileo, Clelia Bartoli, Teresa Graziano, Francesco Montagnani, Simone Tulumello, Pietro Vereni, Alice Giannitrapani, Maurizio Carta. Coordinamento scientifico di Rosario Perricone.
L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari in collaborazione con l’Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario, l’Accademia di belle arti di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo, il Dottorato di ricerca in “Studi Umanistici” Internazionale e la Fondazione Ignazio Buttitta. Palermo, Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino, 17 aprile – 19 giugno 2020.
Tradizioni popolari antiche e moderne
La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato il ciclo di seminari Tradizioni popolari antiche e moderne, promosso dalla Delegazione AICC “Antico e moderno”, in occasione della Giornata Nazionale della Tradizioni Popolari. Sono intervenuti Ignazio E. Buttitta e Maurizio Bettini e, in collegamento alcune realtà storiche e museali di Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Coordinamento di Emanuele Lelli.
L’iniziativa si è tenuta on line il 23 ottobre 2020.
Identità, cultura, tradizioni
Il Box 3 Autogestito – Lettere e Filosofia, Palermo, il Collettivo Universitario Autonomo Palermo. Fajdda – Unione giovanile indipendentista e rivolto agli studenti e alle studentesse dei Dipartimenti di Scienze Umanistiche, Culture e Società. Ai nove incontri, che si sono tenuti in via telematica, hanno partecipato Ignazio E. Buttitta, Antonino Frenda, Giuseppe Giordano, Giovanni Ruffino e Roberto Sottile, Igor Spanò, Cirus Rinaldi, Rosario Perricone, Gioele Zisa, Sebastiano Mannia, Daniele Sicari. Oltre a uno sguardo di insieme di identità e memoria culturale, sono stati affrontati i temi del cibo, delle feste e del sacro in Sicilia; il ruolo della musica nei processi di affermazione delle identità locali; tradizioni linguistiche e identità locali, le comunità queer nell’India contemporanea tra identità e tradizione; politiche patrimoniali e identità culturali; identità, generi, sessualità; gli usi politici dell’identità; identità isolane; presenza islamica in Sicilia.
Palermo, 20 ottobre – 7 dicembre 2020.
Storia, memoria e scrittura
L’Associazione studentesca Rete Universitaria Mediterranea, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta, il Museo Internazionale delle marionette Antonino Pasqualino e la Società Dante Alighieri, ha promosso il ciclo di seminari Storia, memoria e scrittura. Gli incontri, coordinati da Carmelo Bellardita hanno ospitato gli interventi di Nicola Boccadutri, Domenica Perrone, Marina Castiglione, G. Dolce, Fiorella Falci, Alessandro Barchiesi, Rosa Rita Marchese, Giusto Picone, Paolo Fedeli, Giovanni Catapano, Bruna Pieri, Claudia Carmina, Nunzio Zago, Roberto Deidier, Maria Panetta, Alessandro Cinquegrani, Giulia Cacciatore, Davide Savio, Maurizio Bianco, Alfredo Casamento, Daniela Bonanno, Salvatore Liccardo, Flora Di Legami, Giovanni Turchetta, Giuseppe Traina, Salvatore D’Onofrio, Ambra Carta, Leonardo Scaparra, Ennio Igor Mineo, Valentina Favarò, Vittorio Coco, Pietro Colletta, Caterina Bellomo, Ignazio E. Buttitta, Franco Lo Piparo, Tommaso Romano, Antonino Frenda. I seminari si sono tenuti on line dal 1° novembre al 9 dicembre 2020.
2019
CONVEGNI E SEMINARI
Convegno internazionale di Studi Maschera e cibo
La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato il Convegno internazionale di Studi Maschera e cibo, tenutosi dal 28 febbraio al 2 marzo 2019 a Melfi, Putignano e Matera, capitale europea della cultura 2019. Il convegno, organizzato dal Centro internazionale di ricerca e studi su Carnevale Maschera e Satira (CMS), con il sostegno delle Regioni Puglia e Basilicata, del Comune di Melfi, dell’APT Basilicata, della Fondazione Carnevale di Putignano, e in collaborazione con le Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Basilicata, Repubblica di San Marino, Freiburg, con la Heidelberger Akademie der Wissenschaften e con il coinvolgimento del Polo liceale Majorana-Laterza di Putignano, ha indagato in un’ottica multidisciplinare il tema del titolo, approfondendo la relazione tra cibo e carnevale, argomenti ai quali vengono da tempo dedicati molti studi etno-antropologici, per evidenziare ideologie e sistemi mitici e rituali che sottendono e regolano le performance festive del «tempo grasso». Si sono messe in luce la necessità di procedere a sempre rinnovate indagini e riflessioni per rilevare le specificità territoriali e le trasformazioni della morfologia degli alimenti festivi e delle pratiche alimentari nonché delle relative attribuzioni semantiche.
Antropologia della Memoria. Ciclo di incontri con Carlo Severi
Dal 25 al 27 marzo si è svolto a Palermo il ciclo di incontri organizzati dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari che ha visto come protagonista Carlo Severi, Directeur d’Études presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales e Directeur de Recherches del CNRS. Quattro appuntamenti tra masterclass, lectio magistralis e presentazioni di libri che si sono tenuti in diversi luoghi del centro storico di Palermo: dall’Accademia di Belle Arti all’Università di Palermo, dal Museo Pasqualino al Museo Riso. Gli incontri, ideati da Rosario Perricone, sono stati organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Culture e Società Dottorato in Scienze umane e Dottorato in Studi del patrimonio culturale, l’Accademia di Belle Arti di Palermo – Dipartimento di comunicazione e Didattica dell’arte e la Fondazione Ignazio Buttitta.
Tra gli altri si segnala in particolare la presentazione del libro di Carlo Severi L’oggetto-persona. Rito memoria immagine (Einaudi 2018) in cui l’autore ha dialogato con Ignazio Buttitta e Michele Cometa con introduzione a cura di Rosario Perricone. Tra gli eventi correlati, l’incontro con Gabriella Airenti sulle Basi cognitive dell’antropomorfismo che si è tenuto il 27 marzo nell’Università degli studi di Palermo.
Antropologia dell’arte. Ciclo di seminari
L’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, in collaborazione con: l’Accademia di Belle Arti di Palermo – Dipartimento di comunicazione e Didattica dell’arte; la Fondazione Ignazio Buttitta, l’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Culture e Società e Dottorato in Scienze umane e Dottorato in Studi del patrimonio culturale, ha organizzato, dal 18 aprile al 20 giugno, il ciclo di seminari Antropologia dell’arte curato da Rosario Perricone. Nel corso dei nove seminari eminenti studiosi di diversi ambiti disciplinari hanno affrontato diverse tematiche e si sono soffermati su concetti, nozioni e oggetti che si pongono al crocevia tra le discipline dell’antropologia, dell’arte, della semiotica, degli studi culturali, della visual culture delineando fenomeni di ibridazione delle pratiche artistiche ed etnografiche e, talvolta, di dissolvenza delle une nelle altre. Le immagini accompagnano tutta l’evoluzione dell’homo sapiens e grazie a questa continuità biologica siamo ancora implicati nella rete di relazioni che i nostri antenati instauravano con esse. Tuttavia, nuovi strumenti e prospettive di analisi invitano oggi a posare uno sguardo nuovo non soltanto sulle immagini, ma più in generale sull’arte, l’arte popolare e l’arte religiosa, nelle loro molteplici forme e prodotti. Sono intervenuti: Ignazio E. Buttitta, Dario Mangano, Marcello Faletra, Tiziana Migliore, Francesco Faeta, Gabriella D’Agostino, Maria Laura Agnello, Dario Tomasello e Michele Cometa.
Ciclo di seminari Sicilitudine – Scritture e cose di Sicilia
La Fondazione Buttitta ha patrocinato il ciclo di seminari Sicilitudine – Scritture e cose di Sicilia organizzato dall’associazione R.U,M.-Rete Universitaria Mediterranea, che si è tenuto dal 3 aprile al 9 maggio 2019 presso l’Università degli studi di Palermo, edificio 12, Aula Antonino Buttitta.
Sicilitudine è, riprendendo le parole di Sciascia, “la sostanza di quella nozione della Sicilia che è insieme luogo comune, idee corrente, e motivo univoco e profonda ispirazione nella letteratura e nell’arte”, o può essere altro? L’attività formativa di Tipologia F, “Sicilitudine – Scrittori e cose di Sicilia”, che nasce dall’idea di comprendere meglio la realtà siciliana, ha voluto tentare di rispondere a questi interrogativi. Partendo da un lemma prettamente letterario, si è indagata quella che è la sicilitudine, affrontandone le tematiche dal punto di vista storico, musicologico, antropologico, linguistico e letterario. Il ciclo di seminari si è articolato in 5 giornate pensate come una interazione tra relatori e studenti al termine delle quali sono stati elaborati dei saggi sulle tematiche analizzate.
Seminario di Albanologia “Luca Matranga e il suo tempo storico” , 5-6 maggio 2019
La Fondazione Ignazio Buttitta ha collaborato alla organizzazione del Seminario di Albanologia “Luca Matranga e il suo tempo storico”, insieme alla Eparchia di Piana degli Albanesi, l’Università degli Studi di Palermo, il Dipartimento di Culture e Società della Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale, l’Università della Calabria, l’Accademia delle Scienze d’Albania, l’Università Complutense di Madrid, l’Institut für Romanistik Department, l’Accademia delle Scienze e delle Arti del Kosovo, la Fondazione Universitaria “Francesco Solano” di Cosenza, il Laboratorio di Filologia Albanese “Antonino Guzzetta”.
Il 6 maggio 1619 moriva Luca Matranga, papas di rito bizantino originario di Piana degli Albanesi e autore del primo testo in lingua albanese. Pubblicata in Italia nel 1592 presso l’editore romano Guglielmo Facciotti, l’opera E mbsuame e krështerë “La Dottrina cristiana” è un documento storico-linguistico di estrema importanza che ha permesso di ricostruire uno dei periodi più controversi della storia culturale e identitaria degli albanesi d’Italia. La traduzione del Catechismo di Iacopo Ledesma fu richiesta dal cardinale di Monreale Ludovico II Torres a beneficio dei fedeli di rito bizantino di Piana degli Albanesi che ignoravano la lingua italiana. Lo scopo esplicito mirava ad applicare le disposizioni del Concilio di Trento e, in particolare, ad assicurare un’adeguata educazione religiosa alle popolazioni rurali mediante l’istituzione di scuole catechetiche. Quella fondata a Piana da Luca Matranga a partire dalla fine degli anni ’80 del Cinquecento vanta il merito di essere stata la prima istituzione scolastica della storia della cultura albanese ad utilizzare la lingua albanese come lingua veicolare e il suo catechismo ad essere stato il primo strumento didattico adoperato in una scuola pubblica, oltre che una importante fonte di documentazione per la ricostruzione diacronica dell’antico vernacolo arbëresh di Piana.
Il seminario si è proposto l’obiettivo di approfondire questi aspetti cruciali della storia culturale italo-albanese anche alla luce dei risultati delle più recenti ricerche condotte in numerosi archivi – italiani ed esteri – e delle più avanzate ipotesi di storia linguistica e dialettologica riguardanti la comunità albanofona italiana. Hanno partecipato al Seminario albanologi e studiosi di ambiti disciplinari affini, ai quali è stato affidato il compito di analizzare il contesto storico-culturale e le sue implicazioni religiose, di indagare la storia dei dialetti albanesi dell’Italia meridionale anche in relazione ai contatti con l’ambito romanzo, infine di esaminare le attuali condizioni della minoranza albanofona di storico insediamento in Italia. Hanno partecipato José M. Floristàn, Daniele Palermo, Matteo Mandalà, Shaban Sinani, Gëzim Gurga, Vito Matranga, Elton Prifti, Rexhep Ismajli, Mons. Giorgio Demetrio Gallaro.
Incontro di studi Rosalia e le Altre. Simboli del sacro femminile nel culto rosaliano.
La Fondazione Ignazio Buttitta ha curato l’incontro di studi dal titolo Rosalia e le Altre. Simboli del sacro femminile nel culto rosaliano, promosso dal Comune di Palermo e da VM Agency nell’ambito del ciclo #aspettandoilfestino2019, che ha anticipato la 395° edizione del Festino di Santa Rosalia. L’incontro si è tenuto il 16 maggio 2019 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ed è stato curato da Ignazio Buttitta.
Le immagini e i simboli legati alla sacralità femminile mediterranea, lungi dall’essere definitivamente consegnati a un passato “arcaico” e “irrazionale” si dimostrano invece tenacemente attuali se si volge lo sguardo alle credenze e alle cerimonie dedicate a peculiari figure di Sante siciliane. Feste e pellegrinaggi in onore di Madonne e Sante delineano, con forza, uno scenario del sacro femminile di lunga durata e ancora assai vitale, ove riti e pratiche rivolte alla Vergine e alle Sante, localmente e variamente declinate, vengono percepite dalle comunità isolane quali fons et origo di ogni dimensione del sacro. Chiese e santuari solitamente allocati presso grotte e/o fonti, unitamente alle processioni a mare (come avviene significativamente presso numerose località costiere dell’Isola), vengono avvertiti dai devoti quali spazi festivi privilegiati e periodicamente rifondati da figure di santità femminili che risolvono insopprimibili istanze di protezione e riscatto attraverso il contatto ierofanico con l’acqua, la grotta e le roccia, simboli eminenti di rigenerazione umana e cosmica. In tal senso, assai pregnante risulta quanto affiora dall’ordìto festivo, iconografico e simbolico-rituale dell’immaginario rosaliano ancora oggi vissuto e partecipato quale modello paradigmatico di santità/sacralità femminile. Nella storia religiosa, passata e recente, della Santuzza, i simboli della grotta e dell’acqua ripresentificano una sacralità in illo tempore prerogativa di divinità connesse a ierofanie litico-acquatiche e a riti purificatori o terapeutici assai diffusi nel Mediterraneo Antico. Se nell’orizzonte cerimoniale di Rosalia U Fistinu permane quale tratto ufficiale dell’identità festiva palermitana, esito di precise strategie agiografico-municipalistiche oltre che manifestazione esemplare di teatralità urbana, il pellegrinaggio (acchianata) individuale e/o di gruppo al Monte Pellegrino che si svolge nella notte tra il 3 e il 4 settembre si rivela particolarmente fecondo in relazione alla dialettica di un sacro “altro”, oggi attestato dalla significativa compresenza delle comunità Tamil e mauriziane ove il Monte e la Santa riaffiorano rispettivamente quali simboli dell’axis mundi e della Dea Madre. A ciò si aggiunge, inoltre, come nelle feste e nei sistemi di credenze che strutturano il pantheon delle Sante palermitane (tra le quali Santa Rita e Sant’Anna) si attestano ricorrenti i simbolismi floreali e/o acquatici che rinviano esplicitamente alla fecondità femminile, tratto questo di una religiosità tradizionale che riconosce nelle Sante figure protettrici e risolutrici di specifici bisogni materiali ed esistenziali.
L’incontro di studi Rosalia e le Altre. Simboli del sacro femminile nel culto rosaliano, attraverso approcci e istanze di carattere interdisciplinare, si è proposto di avanzare analisi e riflessioni mirate a una rilettura del composito universo mitico-cerimoniale rosaliano ove continuano a reiterarsi, tra persistenza e mutamento, tempi e spazi di quella sacralità femminile “mediterranea” che continua a conferire senso alle molteplici e rinnovate istanze dell’esperienza religiosa contemporanea. Sono intervenuti Piercarlo Grimaldi, Marino Niola, Elisabetta Moro, Natale Spineto, Massimo Cultraro, Rosalba Panvini, Antonino Frenda, Nicola Cusumano, Gioele Zisa. A conclusione si è svolto Kore e Ade, ovvero d’acqua e di fuoco, d’amore e di morte, spettacolo coreutico-musicale a cura del Gruppo di ricerca TrizziRiDonna.
XLVI Convegno annuale dell’Associazione Italiana di Filologia Germanica “Il mondo magico e le sue rappresentazioni nel Medioevo germanico: regola, trasgressione, trasformazione”
La Fondazione Buttitta ha patrocinato il XLVI Convegno annuale dell’Associazione Italiana di Filologia Germanica che si è tenuto a Palermo dal 29 al 31 Maggio 2019 e che ha avuto come tema “Il mondo magico e le sue rappresentazioni nel Medioevo germanico: regola, trasgressione, trasformazione”. lavori si sono svolti presso la Sala delle Capriate di Palazzo Chiaramonte Steri (seduta inaugurale), Il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e la Sala Lanza dell’Orto Botanico di Palermo. Il tema prescelto mira a evidenziare le specificità della tradizione germanica relativa al pensiero magico, attraverso testimonianze linguistiche e storico-letterarie non ancora, o solo parzialmente, indagate. Al Convegno internazionale hanno partecipato circa ottanta studiosi italiani e stranieri, come pure dottorandi degli ambiti disciplinari coinvolti. I lavori si sono svolti nell’arco di 3 giorni per un totale di 5 sedute. Hanno presenziato il Presidente e tutto il Consiglio direttivo dell’Associazione Italiana di Filologia Germanica e Patrizia Lendinara, Prof. Emerito di Filologia Germanica dell’Università di Palermo. Tra i relatori del convegno si segnalano: Prof. Agneta Ney (Uppsala University), Daniel Sävborg (University of Tartu), Dr. Karel Fraaije (University College London), Prof. Chiara Benati (Università di Genova), Prof. Rosella Tinaburri (Università di Cassino), Prof. Maria Cristina Lombardi (Università di Napoli “L’Orientale”), Prof. Letizia Vezzosi (Università di Firenze), Prof. Carla Riviello (Università della Calabria), Prof. Daniela Fruscione (Goethe-Universität Frankfurt am Main), Prof. Dagmar Gottschall (Università del Salento). Il Comitato organizzativo era composto da C. Giliberto, C. Rizzo, L. Teresi dell’Università di Palermo. Il Comitato scientifico era composto da M. Buzzoni (Ca’ Foscari di Venezia), C. Giliberto, C. Rizzo, V. Santoro (Università degli Studi di Salerno), L. Teresi, L. Vezzosi (Università degli Studi di Firenze).
Seminario “Comunicazione ed estetica nel cinema e nel fumetto”
La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato il seminario Comunicazione ed estetica nel cinema e nel fumetto realizzato il 19 giugno 2019 presso la sede dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel corso del seminario è stato presentato il volume “Fumetto e cinema: questioni sociologiche e filosofiche” edito dalla Fondazione Buttitta nel 2019, atti del seminario del 2016. All’incontro hanno preso parte Luigi Amato, Claudio Cavallaro, Massimo Bonura, Antonino Frenda, Giancarlo Germanà, Stefano Montes, Silvestro Nicolaci, Lorena Rizzo, Ignazio Buttitta e Mario Zito. Moderatori Luigi Amato e Stefano Montes.
Convegno Internazionale di studi: L’Uomo e il Cosmo nella storia. Paradigmi, miti, simboli (palermo, 18/20 settembre 2019 – Palermo).
A Palermo, da mercoledì 18 a venerdì 20 settembre si è tenuto il convegno internazionale di studi “L’Uomo e il Cosmo nella storia. Paradigmi, miti, simboli”, organizzato dalla Fondazione Ignazio Buttitta in partenariato con l’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica – IASF Palermo, Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Palermo (INAF/IASF-PA) con la collaborazione dell’Università degli Studi di Palermo, della Fondazione Federico II, dell’ERSU – Ente Regionale per il diritto allo studio universitario di Palermo e dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari.
Il Convegno, ospitato presso le sedi di Palazzo Steri, Sala delle Capriate (18 settembre ore 9-13), del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino (18 settembre, ore 15-19; 20 settembre, ore 9-13) e dell’Oratorio dei Santi Elena e Costantino (19 settembre), ha proposto un’occasione di confronto durante la quale studiosi di diverse aree disciplinari – dalla fisica all’antropologia culturale, dalla storia delle religioni e delle tradizioni popolari alla sociologia – hanno analizzato, da prospettive diverse, la complessa trama di relazioni che lega la cosmologia scientifica e le concezioni “cosmiche” elaborate sia dalle culture antiche e folkloriche sia dalle società contemporanee. Un rapporto tra cosmo e uomo e tra cosmo e storia mutevole: a differenza del pensiero scientifico moderno e contemporaneo, infatti, le cosmologie arcaiche e tradizionali attribuivano al rapporto uomo-cosmo una centralità fortemente sacralizzata connessa a una serie di implicazioni mitico-religiose e culturali.
Il convegno “L’uomo e il cosmo nella storia” si è proposto dunque come un momento chiarificatore e proficuo capace di proporre validi orientamenti conoscitivi – storico e scientifico al contempo – volti a comprendere quanto rimane delle vecchie concezioni cosmologiche, delle tradizioni geocentriche e antropocentriche all’interno delle società contemporanee, e come questo si concili con la nuova cosmologia, con il ruolo di marginalità che la scienza contemporanea attribuisce all’essere umano all’interno dell’universo. Soltanto attraverso un contributo sinergicamente orientato tra vari settori delle scienze umane e sociali con le scienze cosiddette “dure” si può meglio intendere il valore del rapporto tra cosmo e uomo e tra cosmo e storia, proponendo così validi orientamenti conoscitivi a fronte del diffuso senso di smarrimento, storico e scientifico al contempo, in cui sembrano versare la società e l’uomo contemporanei. Sono intervenuti: Giovanni Amelino-Camelia (Università di Roma La Sapienza), Marco Bassi (Università di Palermo), Paolo Francesco Bianchi (Universitat Freiburg), Ileana Chinnici (INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo), Michele Cometa (Università di Palermo), Massimo Cultraro (CNR), Paolo De Bernardis (Università di Roma La Sapienza), Marianna Ferrara (Università di Roma La Sapienza), Josè Antonio González Alcantud (Università di Granada), Edward Iricinschi (Ruhr-Universität Bochum), Helge Kragh (Università di Copenhagen), Alessandro Mancuso (Università di Palermo), Marcello Massenzio (Istituto Ernesto De Martino), Matteo Meschiari (Università di Palermo), Giuseppina Micela (INAF-Osservatorio Astronomico di Palermo), Antonino Pellitteri (Università di Palermo), Silvano Tagliagambe (Università di Sassari), Lorenzo Verderame (Università di Roma La Sapienza), Nicola Vittorio (Università di Roma Tor Vergata), Bernhard Zimmermann (Universitat Freiburg), Gioele Zisa (Università di Palermo), Lia Zola (Università di Torino).
Comitato scientifico: Luciano Burderi (Università degli Studi di Cagliari); Ignazio Buttitta (Università degli Studi di Palermo); Michele Cometa (Università degli Studi di Palermo); Antonino La Barbera (INAF IASF Palermo); Andrea Santangelo (Università di Tübingen).
Nel corso del Convegno, il 18 settembre, presso il Museo delle marionette, si è svolto lo spettacolo di opera dei pupi La pazzia di Orlando, a cura della compagnia Carlo Magno di Enzo Mancuso.
Seminario di presentazione del CENTRO STUDI ALAN LOMAX
Sabato 21 settembre presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, si è svolto il “Seminario di presentazione del Centro Studi Alan Lomax”, organizzato dal Centro Studi Alan Lomax
Sono intervenuti Giorgio Adamo, Sergio Bonanzinga, Franco Castelli, Odysseus Chairetakis, Luigi D’Agnese, Raffaele Di Mauro, Giuseppe Giordano, Giovanni Giurati, Anna Lomax Wood, Massimiliano Morabito, Arianna Ruggieri, Nico Staiti. L’incontro si è concluso con un concerto di musiche della tradizione orale siciliana con la partecipazione di cantori e suonatori dei comuni di Alimena, Bagheria, Mirto, Riesi e Riposto.
Eredità immateriali. Seminari e performance
Venerdì 13 e sabato 14 dicembre 2019 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, l’Associazione Folkstudio, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e la Fondazione Ignazio Buttitta, richiamando la Convenzione Unesco del 2003 per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, hanno organizzato due giornate dedicate al patrimonio culturale immateriale italiano a cui hanno parte studiosi e rappresentanti delle pratiche tradizionali dell’opera dei pupi siciliana, del canto a tenore sardo e dei cantastorie ciechi di Catania. Le giornate si sono svolte con l’iniziale spettacolo di Opera dei Pupi (13 e 14), seguito, il 13, dal seminario Il patrimonio immateriale italiano a cui sono intervenuti Sergio Bonanzinga, Ignazio E. Buttitta, Ignazio Macchiarella, Rosario Perricone, Marco Lutzu e, il 14, con la conferenza introduttiva di Sergio Bonanzinga La tradizione dei cantastorie ciechi nella Sicilia orientale a cui hanno partecipato Ignazio E. Buttitta, Giuseppe Giordano, Rosario Perricone. A seguire la performance Novena dei Nanareddi di Catania. I suonatori-cantori ambulanti specializzati nel repertorio sacro venivano chiamati orbi perché coloro che intraprendevano questa singolare professione erano in prevalenza ciechi. Di norma si esibivano in coppia suonando il violino e il citarruni (bassetto a tre corde o violoncello) o la chitarra. Le denominazioni ninnariddari o nannareddi, ovvero suonatori di ninnareddi o nannareddi (tradizionali sonate legate alla celebrazione del Natale), e nuviniddaru (lett. ‘novenatore’) pongono in relazione questi musici con le principali occasioni del loro operare, appunto le novene (nuveni) che si svolgevano lungo tutto l’arco dell’anno presso le abitazioni dei devoti (parrucciani) e che culminavano in quella più richiesta e meglio retribuita: la novena di Natale.
2018
CONVEGNI E SEMINARI
Seminario “Dai beni culturali al patrimonio”
L’Università di Palermo Dipartimento Culture e Società, la Fondazione Ignazio Buttitta e il Museo Internazionale delle Marionette hanno promosso un incontro con Pietro Clemente, Presidente onorario della Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici dal titolo “Dai beni culturali al patrimonio”. Al seminario è intervenuto Gianfranco Marrone, coordinatore del Dottorato in Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Palermo. L’iniziativa si è svolta il 10 febbraio 2018 presso il Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino.
Convegno Le tavole di San Giuseppe in Sicilia e mostra fotografica di L. Timpone
Il 16 marzo 2018, a Lascari, presso la Sala Agostino del Teatro parrocchiale e la Sala espositiva cittadina si sono tenuti un convegno e una mostra fotografica sulle tradizioni legate alla festa di San Giuseppe, promossi dal Comune e dalla Proloco di Lascari in collaborazione con Fondazione Ignazio Buttitta e Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino.
Al convegno Le tavole di San Giuseppe in Sicilia sono intervenuti Ignazio Buttitta, Rosario Perricone, Antonino Frenda, Salvatore Carmelo Piazza con introduzione ai lavori di Carmelo Di Giorgio. A seguire, presso la Sala Espositiva di via Libertà, è stata inaugurata una mostra fotografica sulle Tavole di San Giuseppe, con foto di Leonardo Timpone.
Convegno internazionale CULTURA VISUALE IN ITALIA. Prospettive della ricerca.
Dal 19 al 21 marzo si è tenuto presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino il convegno internazionale “Cultura visuale in Italia. Prospettive della ricerca”, organizzato dall’Università degli Studi di Palermo in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino. Lunedì 19 si sono tenute le lezioni magistrali dei professori WJT Mitchell (University of Chicago) e Carlo Severi (EHESS) due protagonisti della cultura visuale contemporanea. Il magnifico Rettore, Prof. Fabrizio Micari, ha consegnato ai due insigni studiosi il sigillo dell’Università degli studi di Palermo, il primo ateneo ad attivare l’insegnamento di “Cultura visuale” nei corsi magistrali di Scienze della Comunicazione tenuto dal Prof. Michele Cometa, responsabile scientifico del convegno. Il 20 e il 21 di marzo si è tenuto il colloquio internazionale dedicato al futuro della disciplina cui hanno partecipato i più importanti rappresentanti della ricerca italiana e europea, tra cui Mauro Carbone, Giovanni Careri, Vittorio Gallese, Alessandra Violi, Angela Mengoni, Roberto De Gaetano, Roberto Pinto, Krešimir Purgar e circa cinquanta altri studiosi accreditati.
Educazione linguistica e Patrimonio linguistico regionale
La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato alla giornata di studio Educazione linguistica e Patrimonio linguistico regionale. Scuola e università: un impegno condiviso per l’attuazione della Legge Regionale 9/2011. L’iniziativa ha avuto luogo il 18 aprile 2018 a Palermo presso Aula 11 del Polo Didattico – edificio 19 dell’Università degli Studi di Palermo ed è stata promossa dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo e dal Centro di Studi filologici e linguistici siciliani, in collaborazione con il GISCEL-Sicilia e l’ASLI scuola. La giornata di studio ha avuto l’obiettivo fare il punto su quanto è stato fatto e resta da fare – nelle scuole e con le scuole – in merito all’attuazione della legge regionale “Norme sulla promozione, valorizzazione e insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole” nel più ampio contesto dell’educazione linguistica plurilingue.
Conferenze Bernhard Zimmermann, Universitat Freiburg. Palermo e Siracusa
Dando seguito alla convenzione stipulata nel novembre del 2017 con la Stiftung Humanismus heute – Albert-Ludwigs Universität Freiburg (Fondazione Umanesimo oggi) presieduta da Bernhard Zimmermann, la Fondazione Ignazio Buttitta ha promosso due conferenze dell’insigne studioso del mondo classico e autore di numerose opere sul teatro greco a Palermo e Siracusa.
La conferenza palermitana, dal titolo Tessere musive della storia letteraria greca. I frammenti comici si è tenuta il 19 aprile presso il Campus edificio 15 dell’Università degli Studi di Palermo. L’incontro è stato realizzato con la partecipazione del Dipartimento Culture e Società, Corso di studi Scienze dell’Antichità dell’Università degli Studi di Palermo e in collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino.
Eschilo a Siracusa è stato il tema della conferenza realizzata il 20 aprile presso la Sala Amorelli di Palazzo Greco a Siracusa, con la collaborazione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, ArcheoClub di Siracusa “Enzo Maiorca”, Naxos Legge, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino. Sono intervenuti Pier Francesco Pinelli, Fabio Granata, Fulvia Toscano e Ignazio E. Buttitta.
Conferenza internazionale ReSignifications: The Black Mediterranean
La Fondazione Buttitta ha patrocinato la Conferenza internazionale ReSignifications: The Black Mediterranean, tenutasi a Palermo dal 6 al 10 giugno 2018, nell’ambito di Palermo Capitale della Cultura 2018 e dei Collateral Events di Manifesta 12.
Studiosi, scrittori, artisti e attivisti culturali da tutto il mondo si sono riuniti a Palermo per discutere e confrontarsi sull’arte, la letteratura, la teoria culturale, la storia e le pratiche politiche africane e della diaspora africana, riflettendo su questioni inerenti alle forme di rappresentazione dell’Africa e della sua gente, sulla migrazione contemporanea, la tratta degli schiavi, il confine, la mobilità, la cittadinanza e i diritti umani. Una pluralità di approcci per analizzare le modalità attraverso cui storicamente le voci nere sono state messe a tacere e i corpi neri sono stati immaginati nella cultura globale dominata dall’Occidente.
La manifestazione si è aperta 6 giugno a Palazzo Chiaramente Steri con una intervento del Premio Nobel nigeriano Wole Soyinka, cittadino onorario di Palermo. E’ proseguita il 7 giugno allo ZAC dei Cantieri alla Zisa con una mostra ideata da Wole Soyinkae che ha riunito numerosi artisti africani tra cui Carrie Mae Weems, Fred Wilson, Zanele Muholi, Omar Diop, Mary Sibande e vari linguaggi espressivi: dalla pittura alla scultura alla videoart. La partecipazione della Fondazione Buttitta, in particolare, è stata rivolta alle conversazioni internazionali programmate nell’ambito di ReSignifications tenutesi il 7 e l’8 giugno presso il Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino. Il 7 giugno Black Italia 2.0, a seguire Fluid Archives; Tastemakers Africa; Music: Remaigining Sounds; The Migration Experience; l’8 giugno i lavori sono proseguiti conAfrica/Italia;Moors, Blackmoors and Blakface; Framing Art, Artists and Fashion. Le iniziative sono state organizzate da Alessandra Di Maio dell’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con la New York University, Harvard University, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, Fondazione Ignazio Buttitta, Fondazione Sant’Elia, GNV Grandi Navi Veloci. Il 9 giugno i partecipanti e un folto gruppo di artisti da varie parti del mondo hanno continuato i lavori in movimento sulle acque del Mediterraneo, a bordo della nave GNV Atlas, che è approdata a Napoli il 9 ed è tornata a Palermo all’alba del 10 giugno.
Simposio internazionale Botany at the intersection of Nature, Culture, Art and Science
Dal 28 al 30 giugno presso il Parco Archeologico di Selinunte, si è tenuto il Simposio internazionale Botany at the intersection of Nature, Culture, Art and Science, una Convention internazionale di botanica dal paesaggio naturale a quello culturale promosso dall’Università degli Studi di Palermo, The Organization for the Phyto-Taxonomic Investigation of the Mediterranean Area (OPTIMA), Selinunte Cave di Cusa, Bias Institute e con il patrocinio di International Association for Plant Taxonomy, Fondazione internazionale pro-Herbario Mediterraneo, Stiftung Herbarium Greuter, Società Botanica Onlus, Fondazione Ignazio Buttitta, Word International Sicilian Heritage.
Pani e festa. Nel culto di San Calogero a Realmonte
La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato e partecipato all’incontro di studio tenutosi a Realmonte il 5 agosto 2018, dedicato a San Calogero e ai pani devozionali preparato in suo onore.
Tra i relatori presenti, Antonino Frenda. Nell’occasione è stata realizzata anche una mostra fotografica.
Regina Pacis – Faro di Pace nel Mediterraneo
Il 14 settembre 2018 a Custonaci (TP), presso il Centro storico e Parco Cerriolo, si è svolta la manifestazione dedicata alla venerabile figura umana della Madonna come “Regina Pacis”, rappresentata da una statua marmorea posta al vertice del promontorio di Cerriolo, in prossimità del Santuario di Maria SS. di Custonaci. La manifestazione è stata promossa dal Comune di Custonaci con il patrocinio della Fondazione Ignazio Buttitta. L’obiettivo è quello di approfondire la storia della Madonna come donna mediterranea autentica, al fine di unire etnie, culture, religioni e tradizioni dei Popoli Mediterranei. Un programma di incontri, riflessioni e spettacoli che si sono svolti nel Santuario di Custonaci volti a creare momenti di comunione e scambio culturale tra le fedi monoteiste dei Paesi Mediterranei. Nel contempo, la manifestazione vuole promuovere il turismo religioso, vista la peculiarità mariana della Città di Custonaci.
Convegno Capitali senza re nella Monarchia spagnola. Identità, relazioni, immagini (secc. XVI-XVIII)
La Fondazione Buttitta ha partecipato al convegno “Capitali senza re nella Monarchia spagnola. Identità, relazioni, immagini (secc. XVI-XVIII)”, svoltosi dal 27 al 29 settembre 2018.
Il Convegno si inserisce tra le iniziative e manifestazioni “UniPa 2018 – L’Università per la Cultura”, “Palermo Città Universitaria” e “Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018” nell’ambito delle «Jornadas Internacionales de Historia de las Monarquías Ibéricas», giunte quest’anno alla XIV edizione, promosse da Columnaria, Red Temática de investigación sobre las fronteras de las Monarquías Ibéricas en los siglos XVI al XVIII. L’iniziativa è stata organizzata dal Dipartimento Culture e Società di UniPa, col patrocinio del Comune di Palermo e vede tra i promotori e partner della manifestazione l’Associazione no profit “Mediterranea”, la Fondazione Sicilia, New Digital Frontiers, la Fondazione Buttitta, il CNR.
STORIES IN TRANSIT V / STORIE IN TRANSITO V – Workshop
A Palermo, dal 26 al 29 settembre si è tenuto il workshop Storie in Transito, dedicato a Scrittrici e cantastorie, promosso dall’Università degli studi di Palermo in collaborazione con Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e con il patrocinio della Fondazione Ignazio Bittitta. Nell’ambito del workshop registi di film di animazione, musicisti e artisti internazionali lavoreranno con un gruppo di studenti migranti e rifugiati del CPIA Palermo 1 alla realizzazione di una performance di narrazione che si è tenuta il sabato pomeriggio al Museo delle marionette alle 16.00: Papulansipula: passeggiata fisbesca / See-saw: A Storytelling Stroll. Tre le storie e i nuovi artisti palermitani che hanno animato il pomeriggio: – Uno per te, uno per me con i Giocatori di Sogni; – Il vecchio e il serpente con I Cantastorie del Genio di Palermo; – Il cacciatore e il figlio del re con I Cineanimatori dell’immaginario.
Giornata di Studi Tra Vita e Storia. Il ruolo politico del teatro e del cinema
il 25 ottobre a Palermo, presso la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale e con il patrocinio dell’Università degli studi di Palermo, si è tenuta la giornata di studi Tra Vita e Storia. Il ruolo politico del teatro e del cinema con la cura scientifica di Ignazio Buttitta, Alessio Arena, Massimo Bonura, Anna Sica. Sono intervenuti Antonino Frenda, Ignazio Buttitta, Massimo Bonura, Alessio Arena, Anna Sica, Stefano Montes, Giulia Raciti, Daniela Averna, Emanuele Ingrao. Docenti, studiosi del cinema e del teatro hanno esposto alcuni temi quali: Spazi di potere in Kubrick e nelle trasposizioni filmiche a fumetti, Il Teatro d’inchiesta di Dario Fo e Franca Rame, L’Amleto di Tommaso Salvini del 1859, Cultura, potere e linguaggi della resistenza al cinema, La dimensione visual del cinema di Carmelo Bene, Il cinema di Cronenberg: tra progresso tecnologico e regresso umano.
Tavola rotonda e presentazione del volume “Il fumetto come arte e altri saggi”
La Fondazione Ignazio Buttitta ha patrocinato la Tavola rotonda Arte e media – Presentazione del volume “Il fumetto come arte e altri saggi” di Massimo Bonura, Edizioni Ex Libris, Palermo 2018.
Oltre all’autore, sono intervenuti Alessio Arena, Anna Fici (Università di Palermo), Claudio S. Gnoffo, Armando Bisanti (Università degli Studi di Palermo), Carlo Guidotti (giornalista ed editore).
L’iniziativa si è tenuta il 29 ottobre alle ore 17 presso la Sala Novecento dell’Hotel Jolie ed è stata promossa dall’Osservatorio Poetico Contemporaneo.
“Narrazioni e rappresentazioni del sacro femminile” . Convegno internazionale di Studi in memoria di Giuseppe Martorana. Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 15-16 novembre 2018
La Fondazione Ignazio Buttitta ha promosso e organizzato il Convegno internazionale di studi Narrazioni e rappresentazioni del sacro femminile dedicato allo storico delle religioni palermitano Giuseppe Martorana. L’incontro, coordinato da Daniela Bonanno e Ignazio Buttitta, si è svolto presso il Museo Pasqualino il 15 e il 16 novembre 2018.
Con “Il riso di Demetra” (Palermo, Sellerio 1985), Martorana esplorava le forme di religiosità al femminile dell’isola, individuando tracce di continuità e persistenza che dai culti locali anellenici conducevano fino alle forme di devozione cristiana destinate alle figure femminili.
Obiettivo di questo convegno è stato quello di tornare sulle sue riflessioni per ricostruirne il contesto storiografico di riferimento, per verificare l’attualità delle sue ipotesi, ma anche per esplorare altre piste di ricerca. Più in particolare, si sono indagate le espressioni, gli agenti cultuali e le forme di rappresentazione del divino al femminile nel Mediterraneo e la natura dei rapporti tra gli attuali contesti festivi e il significato di storie e riti ben più antichi, nel tentativo di comprendere se eventuali analogie ravvisate siano il frutto di continuità sostanziali o piuttosto formali e quanto i significati, le funzioni, le motivazioni e le aspettative dei devoti di oggi hanno qualcosa in comune con quelli del passato.
Sono intervenuti Claus Ambos, Maria Giovanna Biga, Daniela Bonanno, Emanuele Buttitta, Ignazio Buttitta, Matilde Civitillo, Massimo Cultraro, Nicola Cusumano, Salvatore D’Onofrio, Doralice Fabiano, Laura Faranda, Antonino Frenda, Sonia Macrì, Sebastiano Mannia, Francesco Massa, Marcello Massenzio, Rosario Perricone, Chiara Portale, Alessandro Saggioro, Igor Spanò, Natale Spineto, Sebastiano Tusa, Gioele Zisa, Lia Zola.
Nell’ambito del convegno, il 15 novembre alle ore 18, è stato presentato lo spettacolo coreutico-musicale Kore e Ade, ovvero d’acqua e di fuoco, d’amore e di morte a cura del Gruppo di ricerca TrizziRiDonna, introdotto da Sergio Bonanzinga.
L’incontro è stato organizzato in collaborazione con Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e Centro Internazionale di Etnostoria – Fondazione Prof. Aurelio Rigoli, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali e dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana, dell’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale, dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Ersu Palermo, della Stiftung Humanismus heute – Albert-Ludwigs Universität Freiburg (Fondazione Umanesimo oggi) e con la partecipazione dell’Associazione Deva Culture.
Seminario internazionale di studi Politiche del gusto. Mondi comuni, fra sensibilità, estetiche e tendenze alimentari
Da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre presso la sede del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ha avuto luogo il XLVI congresso dell’Associazione italiana di studi semiotici Politiche del gusto. Mondi comuni, fra sensibilità estetiche e tendenze alimentari, realizzato in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, Prin 2015 “Cucina politica” (Università di Bologna, Palermo, Pollenzo), Università degli studi di Palermo – Dipartimento Culture e società, Circolo semiologico siciliano, Fondazione Ignazio Buttitta, Centro internazionale di scienze semiotiche, Dottorato in scienze del patrimonio culturale – Università degli Studi di Palermo, ARS-Assemblea Regionale Siciliana.
La semiotica ha da sempre considerato la questione del gusto come un suo ambito rilevante di ricerca, oltrepassando la tradizionale problematica estetica del giudizio, per volgersi a quella più generalmente estesica, e fenomenologica, relativa al ruolo della sensibilità nel processo di costituzione degli effetti di senso. Viene così ridimensionata la tematica del bello e si afferma quella relativa alla capacità generale di apprezzamento delle forme, e del tipo di coinvolgimento del soggetto percipiente. Inoltre, emerge con chiarezza il carattere sociale del gusto, mostrando come l’apprezzamento sensibile risponda a dinamiche culturali che sovra-determinano i giudizi individuali, rendendo così spiegabili i fenomeni di apprezzamento collettivo nei confronti di certi tipi formali, trasversale a un’intera epoca o a momenti culturali specifici.
In questa prospettiva si ha un’estensione del dominio del gusto e delle politiche del gusto dagli ambiti ristretti delle belle arti e del bello naturale, all’insieme delle manifestazioni sensibili di una “cultura”. Manifestazioni che appariranno più o meno apprezzabili, in quanto più o meno conformi a modelli di gusto condivisi. Il mondo della cucina, della tavola e della commensalità rientra in gioco, qui, in tutta la sua prepotenza e impellenza.
Questo incontro di studi semiotici intorno alle politiche del gusto – contemporanee e no – ha discusso tutto ciò, mettendo alla prova le categorie e i modelli della attuale scienza della significazione, e dialogando sia con altri saperi (quali, ad esempio, l’estetica filosofica e la sociologia dei consumi, la teoria politica e la storiografia, l’antropologia e le scienze gastronomiche, la teoria dell’arte e le discipline agroalimentari) sia, direttamente, con alcuni attori – politici, cuochi, artisti, critici d’arte e di ristorazione – che direttamente operano nei rispettivi settori in questione.
Convegno internazionale FAMAM, ROMA, TUAE NON PUDET HISTORIAE
L’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta e il Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino, ha organizzato, il 13 e il 14 dicembre presso il Museo delle marionette, il Convegno internazionale di studi “Famam Roma, Tuae non pudet historiae. La storia dell’Urbe come serbatoio dei generi letterari a Roma fra il I sec. a.C. e il I d.C.”, coordinato da Luciano Landolfi.
Il convegno internazionale dal titolo “Famam, Roma, tuae non pudet historiae (Prop. 3, 22, 19). La storia dell’URBE come serbatoio dei generi letterari a Roma fra I sec. a.C. e I d.C.” costituisce una prima tappa di un più articolato progetto di incontri relativi alle intersezioni fra i generi letterari a Roma fra la tarda Repubblica e l’età flavia, oggetto di un articolato dibattito fra classicisti. Del resto, ancor oggi non è stata sistematicamente indagata l’osmosi prodotta dal rapporto tra la storiografia latina e il resto della produzione in prosa e in poesia in un arco di tempo nevralgico per la codifica dei generi letterari, oltre che per la loro canonizzazione. Dal che l’opportunità di istituire un serrato confronto fra studiosi di storia romana e latinisti, orientati, con metodologie diverse e da prospettive diverse, ad analizzare i testi redatti fra I sec. a.C. e I d.C.
Il convegno produce una riflessione ampia e circostanziata del fenomeno in questione, coinvolgendo i migliori e più qualificati specialisti italiani e stranieri. Hanno partecipato Emanuele Berti, Scuola Normale Superiore Pisa, Maurizio Massimo Bianco, Università di Palermo , Alfredo Casamento, Università di Palermo, Sergio Casali, Università di Roma “Tor Vergata” , Andrea Cucchiarelli, Università di Roma “La Sapienza”, Marco Fucecchi, Università di Udine Fabrice Galtier, Université de Montpellier III “Paul Valéry”, Luciano Landolfi, Università di Palermo , Rosa Rita Marchese, Università di Palermo, Daniela Motta, Università di Palermo, Fabio Stok, Università di Roma “Tor Vergata”, Régine Utard, Université de la Sorbonne Paris, Christine Walde, Johannes Gutenberg Universität Mainz.
Congresso internazionale di studi Politiche del gusto. Mondi comuni, fra sensibilità, estetiche e tendenze alimentari
Da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre presso la sede del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ha avuto luogo il XLVI congresso dell’Associazione italiana di studi semiotici Politiche del gusto. Mondi comuni, fra sensibilità estetiche e tendenze alimentari, realizzato in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, Prin 2015 “Cucina politica” (Università di Bologna, Palermo, Pollenzo), Università degli studi di Palermo – Dipartimento Culture e società, Circolo semiologico siciliano, Fondazione Ignazio Buttitta, Centro internazionale di scienze semiotiche, Dottorato in scienze del patrimonio culturale – Università degli Studi di Palermo, ARS-Assemblea Regionale Siciliana.
La semiotica ha da sempre considerato la questione del gusto come un suo ambito rilevante di ricerca, oltrepassando la tradizionale problematica estetica del giudizio, per volgersi a quella più generalmente estesica, e fenomenologica, relativa al ruolo della sensibilità nel processo di costituzione degli effetti di senso. Viene così ridimensionata la tematica del bello e si afferma quella relativa alla capacità generale di apprezzamento delle forme, e del tipo di coinvolgimento del soggetto percipiente. Inoltre, emerge con chiarezza il carattere sociale del gusto, mostrando come l’apprezzamento sensibile risponda a dinamiche culturali che sovra-determinano i giudizi individuali, rendendo così spiegabili i fenomeni di apprezzamento collettivo nei confronti di certi tipi formali, trasversale a un’intera epoca o a momenti culturali specifici.
In questa prospettiva si ha un’estensione del dominio del gusto e delle politiche del gusto dagli ambiti ristretti delle belle arti e del bello naturale, all’insieme delle manifestazioni sensibili di una “cultura”. Manifestazioni che appariranno più o meno apprezzabili, in quanto più o meno conformi a modelli di gusto condivisi. Il mondo della cucina, della tavola e della commensalità rientra in gioco, qui, in tutta la sua prepotenza e impellenza.
Questo incontro di studi semiotici intorno alle politiche del gusto – contemporanee e no – ha discusso tutto ciò, mettendo alla prova le categorie e i modelli della attuale scienza della significazione, e dialogando sia con altri saperi (quali, ad esempio, l’estetica filosofica e la sociologia dei consumi, la teoria politica e la storiografia, l’antropologia e le scienze gastronomiche, la teoria dell’arte e le discipline agroalimentari) sia, direttamente, con alcuni attori – politici, cuochi, artisti, critici d’arte e di ristorazione – che direttamente operano nei rispettivi settori in questione.
Convegno di studi Palermo nella storia della Sicilia e del Mediterraneo. Dalla preistoria al medioevo
Il 13 e il 14 dicembre, rispettivamente presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e presso l’Aula 210 ed. 15 della Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università di Palermo, si è svolto il convegno “Palermo nella storia della Sicilia e del Mediterraneo. Dalla preistoria al medioevo”, promosso dall’Istituto Siciliano per la Storia antica “Eugenio Manni” c/on la collaborazione del Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, della Fondazione Ignazio Buttitta e del Museo Pasqualino. Il convegno, coordinato e organizzato da Pietrina Anello, Oscar Belvedere, Rosalia Marino, Roberto Sammartano, Francesca Spatafora ha ospitato gli interventi di Ignazio Buttitta, Sebastiano Tusa, Antonino Pinzone, Maria Intrieri, Giovanna De Sensi Sestito, Aurelio Burgio, Jonathan Prag, Lietta De Salvo – Marilena Casella, Marilena Casella, Claudia Giuffrida, Elena Caliri, Daniela Motta, Antonino Pinzone, Cristina Rognoni, Stefano Vassallo.
PRESENTAZIONI
Presentazione volume Antropologia e letteratura
Domenica 11 febbraio, a Palermo, presso la Libreria Modus Vivendi Pietro Clemente e Alessio Giannanti hanno discusso insieme con Emanuele Buttitta di Antropologia e letteratura (Sellerio editore Palermo), il volume scritto insieme al padre Antonino, uno degli intellettuali che hanno segnato gli studi antropologici in Italia negli ultimi cinquant’anni.
In Antropologia e letteratura, gli autori, utilizzando concetti e strumenti di analisi propri dell’Antropologia, studiano i testi letterari per enuclearne i significati, intendere la concezione del mondo dei loro autori e, attraverso essa, comprendere L’Uomo.
Si tratta, dunque, in primo luogo di una ricerca che consente di riconoscere che la letteratura è strumento essenziale per la comprensione della cultura popolare, ove motivi e forme della tradizione vi siano assunti; e che la lettura dei fatti e dei fenomeni di interesse demologico presenti negli scritti di singoli autori è necessaria alla loro interpretazione e collocazione storico-culturale. Si tratta di uno dei temi oggi più discussi nel dibattito epistemologico delle scienze storiche, antropologiche e letterarie. Antropologia e letteratura è il primo volume pubblicato dopo la morte di Antonino Buttitta nella collana da lui fondata e diretta per oltre quarant’anni. Numeroso il pubblico che vi ha partecipato.
Presentazione libro “Bobi Bazlen. L’ombra di Trieste”
Il 23 febbraio 2018 si è svolta, con ampia partecipazione del pubblico, la presentazione del volume “Bobi Bazlen. L’ombra di Trieste”, di Cristina Battocletti, Ed. La nave di Teseo. All’incontro, che ha avuto luogo presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, sono intervenuti Ignazio Buttitta e Tommaso Romano, unitamente all’autrice. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Pasqualino e con Broadway – Libreria dello spettacolo. Bobi Bazlen (Trieste 1902 – Milano 1965) è stato uno dei protagonisti più influenti della cultura italiana del Novecento. Fondatore assieme a Luciano Foà di Adelphi, consulente di Einaudi e delle più importanti case editrici italiane, grazie a lui venne scoperto Italo Svevo e pubblicata la letteratura mitteleuropea fino ad allora sconosciuta, tra cui quella d Franz Kafka e Robert Musil. Bazlen è stato un personaggio complesso, talvolta oscuro, con una vita segnata da passioni, sofferenze, amicizie profonde e frequentazioni di intellettuali come Elsa Morante, Umberto Saba, Eugenio Montale. Questo libro racconta un Bazlen inedito, attraverso documenti e nuove testimonianze che riportano a Trieste, la città che lasciò a 32 anni senza farvi più ritorno.
Presentazione volume Perché non possiamo non dirci «indipendentisti» di Lanfranco Caminiti
Nell’ambito della convenzione stipulata tra la Fondazione Ignazio Buttitta e Zabùt- centro studi e di documentazione delle lotte sociali al fine di promuovere iniziative rivolte alla valorizzazione della cultura siciliana e alla ricostruzione della memoria identitaria del popolo siciliano, la redazione Antudo.info, portale di informazione indipendentista ha promosso la presentazione del volume Perché non possiamo non dirci «indipendentisti» di Lanfranco Caminiti, edito nel 2017 da DeriveApprodi. All’incontro, tenutosi il 23 marzo presso il Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, sono intervenuti, oltre all’autore, Gabriella Palermo e Monica Modica con introduzione di Rosario Perricone e si inserisce nel quadro di iniziative atte alla promozione della cultura siciliana.
Scrive Caminiti nel suo libro: “…L’indipendentismo è qualcosa da cui veniamo, che è alle nostre spalle, e verso il quale non possiamo mostrarci indifferenti. L’indipendenza è quello verso cui andiamo. La Sicilia è l’anello debole della forma-Stato della nazione Italia. Per questo lottiamo per l’indipendenza dai rapporti di capitale e non possiamo non dirci «indipendentisti»”.
Presentazione volume Imperdonabili. Cento ritratti di maestri sconvenienti di Marcello Veneziani
La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, Fondazione Thule Cultura e Libreria Broadway ha promosso un incontro con lo scrittore e giornalista Marcello Veneziani che, il 25 marzo presso il Museo internazionale delle marionette, ha presentato il suo libro Imperdonabili. Cento ritratti di maestri sconvenienti, Marsilio Editori. Insieme all’autore sono intervenuti Ignazio Buttitta e Tommaso Romano
Percorrendo ambiti diversi – dalla filosofia alla letteratura, fino al grande giornalismo –, Veneziani racconta tratti salienti, aspetti intriganti, sguardi e vite di molti maestri: dai giganti come Machiavelli e Schopenhauer alle intelligenze pericolose di Michelstaedter e Heidegger; dagli spiriti inquieti di Wilde e Chatwin a Pirandello e Arendt, sismografi di un’epoca; dalle penne di Kraus e Guareschi, che hanno lasciato il segno, alle presenze oniriche e alle assenze profetiche di Goncarov e Zambrano: un ideario coerente, ma non organico, in cui si riflette la sensibilità di un conservatore curioso, a tratti reazionario, che ama la tradizione e pratica la ribellione, in rivolta contro le dominazioni della contemporaneità.
Presentazione della rivista digitale del Club Alpino Siciliano – ALTURE FESTIVAL 2018
L’8 settembre alle ore 18 presso il Castellaccio di Monte Caputo, in occasione del CXXVI Anniversario del Club Alpino Siciliano (CAS), è stata presentata la rivista digitale sicula del CAS (1906-1950), curata dalla Fondazione Ignazio Buttitta. La storica rivista di geografia, etnologia ed escursionismo del Club Alpino Siciliano è un importante documento che raccoglie testimonianze di un cinquantennio della storia di Palermo attraverso la pubblicazione di articoli, reportage, racconti e narrazioni. La presentazione si è svolta nell’ambito di ALTURESTIVAL 2018, una manifestazione dedicata alla natura, alle arti e alle culture tra i monti della Sicilia, organizzata dal Club Alpino Siciliano (CAS) e dall’Associazione Culturale Formedonda, in collaborazione con il Rifugio CAI G. Marini di Piano Battaglia che si è svolta in varie località siciliane dal 4 agosto al 16 settembre 2018.
2017
Sfida alle Stelle. Futurismi arti e impegno quotidiano
Il 15 febbraio 2017 si è tenuto il l’incontro “Sfida alle stelle, futurismi, arti e impegno quotidiano” presso la Sala Novecento dell’Hotel Joli con il patrocinio del Comune di Palermo, della Fondazione Ignazio Buttitta e del Movimento Futurista Siciliano. Sono intervenuti Antonino Gaeta, Fondatore del Movimento Futurista Contemporaneo Siciliano; Alessio Arena, poeta; Elisa Di Stefano, docente di Estetica dell’Università degli Studi di Palermo; Massimo Bonura, storico Del Fumetto; Gero Armato, scenografo e storico dell’arte. Nell’ambito dell’incontro anche letture di testi scelti di Alessio Arena e presentazione di un fumetto futurista eseguito da Claudio S. Gnoffo.
V Convegno internazionale di studi Maschera e Alterità. Il Carnevale e il Mediterraneo.
La Fondazione Buttitta ha patrocinato il V Convegno internazionale di studi Maschera e Alterità. Il Carnevale e il Mediterraneo, tenutosi a Melfi e Putignano dal 23 al 25 febbraio 2017, promosso dal il Centro internazionale di ricerca e studi su Carnevale, Maschera e Satira.
Impegnato nell’intensa valorizzazione di uno dei più celebri Carnevali d’Italia, quello di Putignano, anche per il 2017 il Centro ha riflettuto sul tema “maschera e alterità”, alla base dello stesso costituirsi di numerose scienze dell’uomo (si pensi all’antropologia, alla sociologia nella ricchezza delle loro articolazioni). Su questo sono intervenuti i partecipanti al V Convegno che è stato anche arricchito da numerosi eventi collaterali (mostre di documenti librari/archivistici e di manufatti in cartapesta). Il Convegno è stato sostenuto dalle Regioni Puglia e Basilicata, dal Teatro Pubblico Pugliese, dalla Città di Melfi, ed è stato curato per l’aspetto scientifico congiuntamente dal C.M.S., anche dall’Università di Bari e da altre università, istituzioni e fondazioni italiane e straniere. Hanno partecipato antropologi, demologi, sociologi, storici, filosofi, classicisti, studiosi della tradizione letteraria e popolare, in una prospettiva marcatamente multidisciplinare e internazionale, e in fertile dialogo con il pubblico, soprattutto giovani studiosi, dottorandi, studenti universitari e delle scuole medie superiori.
Seminario Gerarchie cinematografiche: spunti estetici e sociologici
Il 5 maggio 2017 la Fondazione Ignazio Buttitta e la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università di Palermo hanno organizzato il seminario “Gerarchie cinematografiche: spunti estetici e sociologici”. Il seminario, curato da Ignazio Buttitta, Alessio Arena e Massimo Bonura, si è tenuto presso la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo edificio 15 aula 111. Studiosi, docenti, ricercatori si sono incontrati per indagare e studiare i rapporti culturali che definiscono un film come b-movie, tema che incuriosisce e che offre spunti di riflessione in ambito filosofico estetico e in ambito sociologico. Il seminario si è presentato dunque come una opportunità nella riconsiderazione di certi film e cliché cinematografici. Hanno partecipato Alessio Arena, Massimo Bonura, Anna Fici, Gero Armato, Gennaro Sghembri, Enrico Lo Coco, Roberto Vincenzo Imperia. Cura scientifica: Ignazio Buttitta, Alessio Arena, Massimo Bonura.
Stories in transit II
Dal 5 al 7 maggio, presso Moltivolti Ballarò, Associazione Asante Onlus ex “casa Marconi”, Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino e Oratorio Santa Chiara si è realizzata la seconda tappa palermitana del progetto Stories in Transit, ulteriore momento di progettazione delle story-box per i campi rifugiati. Il progetto è stato organizzato da Valentina Castagna (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Palermo) e Marina Warner (Birkbeck College, University of London) in collaborazione con International Institute for environment and development (IIed), Londra; School of Arts and humanities, Museo Internazionale delle Marionette A. Pasqualino, Fondazione Ignazio Buttitta, Oxford Comparative Criticism (OCCT); Holberg prize. Progetto realizzato con il sostegno di Metabolic Studio e la partecipazione di Libraries without Border.
La Sicilia capitale del patrimonio immateriale UNESCO
Martedì 9 maggio 2017 il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino | Palermo ha ospitato un incontro sul tema “La Sicilia Capitale del Patrimonio Immateriale Unesco”, un dibattito non convenzionale sul patrimonio immateriale siciliano, durante il quale sono intervenuti Giuseppe Barbera, Paolo Inglese, Rosario Perricone, Aurelio Angelini, con presentazione di Gianfranco Zanna e conclusioni di Ignazio E. Buttitta. Nel corso dell’incontro sono stati analizzati tre capolavori siciliani iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale (Representative List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity): l’Opera dei pupi, La Dieta Mediterranea, La vite ad alberello di Pantelleria. L’opera dei pupi è stata proclamata nel 2001 Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità grazie al supporto dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, accreditata quale organizzazione non governativa consulente del Comitato Intergovernativo del Patrimonio Culturale Intangibile UNESCO. La Dieta Mediterranea è stata proclamata nel 2010 Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità e rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La vite ad alberello di Pantelleria è stata proclamata nel 2014 Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Si tratta di una pratica agricola che rappresenta un esempio unico nel suo genere di coltivazione della vite, tramandatasi di generazione in generazione nella comunità pantesca. Sono intervenuti Gianfranco Zanna, Giuseppe Barbera, Paolo Inglese, Rosario Perricone, Aurelio Angelini, Ignazio E. Buttitta.
Seminario permanente Etnografie del contemporaneo
Partendo dall’esigenza di analisi dei nuovi intrecci e varietà culturali, il seminario permanente Etnografie del contemporaneo costituisce uno spazio di approfondimento delle più recenti ricerche nell’ambito dell’etnografia in Sicilia attraverso il coinvolgimento di specialisti che nelle varie discipline hanno sondato o stanno sondando le dimensioni e la consistenza di fenomeni culturali complessi e in continua evoluzione, raccordando le diverse tradizioni scientifiche per un arricchimento della conoscenza dell’oggi. Il 15 maggio, presso la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale Aula Columba Ed. 12 si è tenuto il primo incontro del ciclo che ha visto l’intervento di Rosa Tolla con una relazione dal titolo Memoria e patrimonio, interpretazioni e strategie mozambicane. Il caso del Bairro da Mafalala. Il programma si concluderà il 12 giugno con i seguenti interventi: lunedì 22 maggio, Lidia Donat, Come essere una “sexoservidora decente”: autorappresentazione e habitus professionale tra lavoratrici sessuali a Oaxaca, Messico; Giulio Rizzoni, “Se solicita sangre tipo Zapata para todos mexicanos”. Donazione di sangue e diseguaglianze in Messico; lunedì 29 maggio, Lia Emilia Zola, Lo sciamanesimo siberiano tra animismo e totemismo; lunedì 5 giugno, Vita Santoro, Scrittura e antropologia dei patrimoni culturali. Tassonomie e pratiche di testualizzazione nel quadro della Convenzione UNESCO del 2003; lunedì 12 giugno, Carolina Vesce, Femminielli e fa’afafine. Riflessioni a partire da una ricerca multisituata sugli immaginari globali di genere. Il Coordinamento scientifico a cura di Ignazio Buttitta e Rosario Perricone. Il seminario è stato organizzato da Fondazione Ignazio Buttitta e Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – MiBACT e dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ed è stato patrocinato dalla Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale, dal Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e dal Folkstudio.
Street Music e Musical Tradition
Ha avuto inizio il 23 maggio l’International Conference: Street Music and Narrative Tradition promossa da The Kommission für Volksdichtung e realizzata quest’anno a Palermo con la collaborazione e nella sede del Museo internazionale delle marionette e con il coordinamento scientifico di Sergio Bonanzinga. L’iniziativa, che si è conclusa il 26 maggio, ha avuto il patrocinio e la collaborazione dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, della Fondazione Federico II, della Fondazione Ignazio Buttitta. La “musica di strada” contiene molteplici tipologie di eventi che si sono andate sviluppando nel corso della storia. Nel Medioevo suonatori e cantori partecipano alle forme dello spettacolo popolare, iniziando a fissare stili e tecniche di performance, in parte ereditate dalla tradizione classica di aedi e rapsodi, che perdurano adattando forme, strumenti e tematiche al mutare dei tempi. L’uso di strumenti a corda per accompagnare il canto si può considerare un tratto costante e solo verso la fine dell’Ottocento i cantori ambulanti introducono l’uso di organetti e fisarmoniche. Altri elementi che hanno contribuito all’evoluzione del canto narrativo “per via” sono l’introduzione della stampa, che ha permesso la creazione di un mercato popolare dei “fogli volanti” e dei libretti con la riproduzione dei testi poetici, e successivamente l’invenzione dei sistemi di riproduzione del suono, che hanno costituito per i cantastorie una ulteriore prospettiva di guadagno mediante la vendita di dischi in vinile, audiocassette e compact disc. Comitato scientifico: Sergio Bonanzinga (Professore di Etnomusicologia, Università di Palermo Dipartimento Culture e Società), Luisa Del Giudice (Ph.D. studiosa indipendente, Los Angeles), Tom A McKean (attuale presidente della Kommission für Volksdichtung, direttore dell’Elphinstone Institute di Aberdeen), Marjetka Golež Kaučič (vicepresidente della Kfv, docente nell’Istituto di Etnomusicologia dell’Accademia di Scienze e Arti di Lubiana, Slovenia), Rosario Perricone (Direttore del Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino”).
ARTE E ANTROPOLOGIA. “Nuove scritture antropologiche: omaggio a Jean Rouch”
Martedì 16 maggio 2017 il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ha ospitato l’edizione 2017 del ciclo Arte e Antropologia dedicato al cinema di Jean Rouch e promosso dall’ACTP e dalla Fondazione Buttitta. Jean Rouch ha rivoluzionato il genere documentario. Ha mescolato finzione e interviste, ha spinto i protagonisti a mettersi in scena, ha riconsiderato le regole dell’obiettività, incoraggiando il cineasta a lasciarsi sommergere dall’emozione (cine-trance). L’omaggio resogli al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino è stato accompagnato da dibattiti sulle nuove pratiche documentarie Antropologi e registi hanno discusso di nuovi dispositivi di ricerca. La giornata di studi è stata coordinata da Caterina Pasqualino. Sono intervenuti: Girolamo Cusimano, Presidente della Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università di Palermo; Mario Zito, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Luc Pecquet, CNRS di Parigi, Presidente del Comité du Film Ethnographique, Presentazione del Festival Jean Rouch; Jean-Paul Colleyn, Ecole des Hautes Études di Parigi Le paradoxe de l’ethno-fiction: l’anthropologie partagée prend naissance hors du champ de la discipline; Caterina Pasqualino, CNRS di Parigi / Chiara Ambrosio, Goldsmiths University di Londra, Tierra Inquieta: la relazione come materia di un film; Rosario Perricone, Accademia di Belle Arti di Palermo, La scrittura etnografica come extraordinary experience, Michael Taussig, Columbia University di New York, Colonial Mimesis and Taboo in Les Maîtres Fous. In serata è stato proiettato il film di Jean Rouch Cocorico Monsieur Poulet, 1974 (93’). Nell’ambito dell’iniziativa, il Museo Pasqualino ha ospitato, lunedì 15 maggio alle ore 21.00, la presentazione del film Tierra Inquieta di Caterina Pasqualino e Chiara Ambrosio. Per fronteggiare la crisi economica del 2007, i disoccupati di Caseria Montijo (Granada) hanno occupato e trasformato una discarica abusiva in un orto collettivo. Non lontano, si trovano le fosse comuni dei Repubblicani trucidati nel 1937. Dopo avere ricordato la povertà e le violenze franchiste che hanno afflitto la regione, Antonio, Santiago e Oscar mettono in scena una “processione dell’acqua”. Con questo atto di resistenza, vogliono credere in un mondo più giusto e immaginare le loro vite come opere d’arte.
Il Seminario è stato organizzato con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – MiBACT, dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, dell’Università degli Studi di Palermo, della Scuola delle Scienze Umane e del Patril Seminario della Scuola delle Scienze Umamonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, del CNRS Paris, del Comité du Film Ethnographique Paris e dell’Associazione Folkstudio.
Progetto “I mercati storici. Valori e tradizioni della Sicilia nel mondo”
L’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha promosso, con la collaborazione della Fondazione Salonia e della Fondazione Buttitta, una iniziativa tesa sensibilizzare le istituzioni del territorio alla riqualificazione dei mercati storici siciliani sia sotto il profilo sociale ed etnoantropologico che sotto quello turistico, grazie al forte richiamo che, per caratterizzazione e dimensione simbolica, essi sono in grado di attivare. La manifestazione, che si è svolta il 4 luglio 2017 presso il Real Albergo delle Povere a Palermo, è stata presentata da Carlo Vermiglio, Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Gaetano Pennino, Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Valeria Patrizia Li Vigni, Direttrice del Polo Museale regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo. La giornata si è articolata secondo il seguente programma: inaugurazione della mostra pittorica del maestro Dimitri Salonia dal titolo: “I mercati storici. valori e tradizioni della Sicilia nel mondo. Opere 1996-2017 con un progetto espositivo curato da Gianluca Rossellini; seminario, organizzato dalla Fondazione Ignazio Buttitta, incentrato sul legame identitario che esiste tra i mercati e la Sicilia e sulla loro trasformazione in relazione ai cambiamenti socio culturali a cui sono intervenuti Sergio Bonanzinga, Valeria Patrizia Li Vigni, Daria Settineri, Orietta Sorgi, con il coordinamento di Ignazio Buttitta. La giornata è stata arricchita da filmati sulla storia dei mercati siciliani e da uno show cooking sul cibo della tradizione siciliana tenuto da Peppe Giuffrè.
Legambiente Festambiente Mediterraneo IV Edizione
Dal 14 al 17 settembre 2017 la Fondazione Ignazio Buttitta ha aderito alla IV edizione di Festambiente Mediterraneo, l’Eco-Festival internazionale di Legambiente, organizzato presso i Cantieri culturali della Zisa a Palermo e dedicato ai temi del Mare nostrum. Un appuntamento di riflessione e dibattiti sulle principali questioni ambientali, ma anche un’occasione di divertimento e svago con musica dal vivo, teatro, libri, artigianato di qualità, giochi e laboratori per bambini, attività sportive, enogastronomia. La Fondazione Buttitta ha partecipato con due iniziative:
Mostra fotografica FESTA E LAVORO NELLA SICILIA DEL MARE, immagini di Filippo Mannino, inaugurata il 14 settembre al Ridotto del Cinema Vittorio De Seta. La mostra raccoglie una selezione di immagini in bianco e nero attraverso le quali Mannino analizza le tradizioni festive dei borghi marinari e quelle religiose. Scene di vita rubate fra una pausa e l’altra, immagini non stereotipate del pescatore e del mare.
RINALDO UCCIDE I DUE GIGANTI, Cuntu di Gaetano lo Monaco Celano, realizzato il 16 settembre presso l’Area Concerti. Lo spettacolo consiste in un racconto che utilizza l’antica tecnica narrativa del cunto: battaglie epiche e storie narrate attraverso il ritmo sincopato e cantilenante della tradizione orale siciliana. Il racconto stesso è parte visiva e ogni parola crea una musicalità fatta dal fiato e dalla personalità di chi lo interpreta.
Festival Letterature Migranti III edizione
La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato alla realizzazione del Festival delle Letterature Migranti, una iniziativa ormai notissima a Palermo che valorizza la natura migrante della stessa letteratura e gli autori capaci di dialogo tra culture differenti. Il Festival, promosso dal Comune di Palermo e dall’Associazione Festival delle Letterature migranti, si è svolto dal 4 all’8 ottobre e ha ospitato centinaia di autori da tutto il mondo, artisti, registi, giornalisti, docenti per raccontare le migrazioni come condizione ordinaria, e non più straordinaria, della vita dei popoli. Cento incontri e cinquanta libri che hanno raccontato un vero e proprio cifrario del Contemporaneo. Tra i tanti ospiti: il pianista Ramin Bahrami; gli artisti Gili Lavy, Luigi Serafini, Letizia Battaglia; gli scrittori Fabrice Oliver Dubosc, Luca Briasco, Massimo Zamboni, Patrick Ourednik, Moshe Khan, Frank Westerman, Mustafa Khalifa, Flore Murard-Yovanovitch, Francesca Borri, Shady Hamadi, Mia Lecomte, Samar Yazbek, i giornalisti Marco Revelli, Corrado Stajano, Piero Melati, Domenico Quirico, Donatella Di Cesare, la regista Sue Clayton.
Protagonista, ancora una volta, è stato il centro storico di Palermo, città multiculturale per geografia e vocazione, territorio di accoglienza e integrazione di popoli e di lingue che ha ospitato gli incontri in 15 sedi diverse. Nell’ambito del Festival delle letterature migranti, il 5 ottobre presso il Museo internazionale delle marionette Pasqualino, si è svolto un incontro dedicato a Antonino Buttitta. La conoscenza del tempo antico e dei luoghi lontani: dei riti e delle sapienze popolari, delle fiabe e dei miti. La scuola di antropologia di Palermo e le sue relazioni con lo strutturalismo francese. Il fondamento teorico della ricerca contemporanea, tra narrazioni raccolte una ad una e i testi di grandi autori. Bagheria, Palermo, la Sicilia, il Mediterraneo. Vita e opere di uno straordinario cercatore. A pochi mesi dalla scomparsa di Antonino Buttitta, il ricordo di allievi e colleghi. A discutere del suo ultimo libro, Mito. Fiaba. Rito (Sellerio) e del suo libro intervista, Orizzonti della memoria (Ernesto Di Lorenzo Editore) sono intervenuti Gabriella D’Agostino, Paolo Fabbri e Antonino Cusumano.
Convegno internazionale di studi “Il sacro pasto. Le tavole degli uomini e degli dèi”
Dal 26 al 28 ottobre, la Sala Gagliardi di Palazzo Trigona a Noto ha ospitato il Convegno internazionale di studi “Il sacro pasto. Le tavole degli uomini e degli dèi”, promosso dalla Fondazione Ignazio Buttitta congiuntamente alla Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, in collaborazione con il Comune di Noto. Negli ultimi decenni si è assistito al progressivo accrescersi dell’attenzione dell’opinione pubblica riguardo a temi connessi all’alimentazione, in particolare a quelli relativi agli aspetti dietetici e nutrizionali e alle metodologie produttive. È per tale ragione che negli anni scorsi la Fondazione Ignazio Buttitta ha organizzato tre edizioni del Convegno internazionale di studi Alimentazione, produzioni tradizionali e cultura del territorio (Palermo, 5 – 7 dicembre 2011; 20-22 novembre 2012; 12 e 13 marzo 2015). La cultura del cibo, tuttavia, investe una più ampia dimensione simbolica che, radicandosi nella storia lunga dei territori e delle civiltà che li hanno abitati, si riverbera nelle concezioni e nelle pratiche legate a certi alimenti e allo stesso atto del mangiare inteso come momento di condivisione rituale di un momento fondante la socialità e la stessa comunità. Tutto questo è ben visibile in ambito festivo. Nelle feste, infatti, universo simbolico e universo sociale si presentano strettamente correlati. I simboli del sacro alludono al vario modo in cui le comunità rappresentano se stesse, i loro valori, le loro interne gerarchie. Il Convegno, coordinato da Ignazio Buttitta, Presidente della Fondazione Ignazio Buttitta, e da Rosalba Panvini, Soprintendente Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, ha avuto l’obiettivo di condurre un’approfondita e sistematica indagine su tali temi avvalendosi del contributo di qualificati studiosi di diversi ambiti disciplinari. Tra gli interventi: “La perversione del sacro pasto. Appunti di lettura” di Marcello Massenzio; “Il vino, cibo sacro della controcultura” di José Antonio González Alcantud; “Dall’ortodossia all’ortoressia. L’etica della rinuncia nella società contemporanea” di Marino Niola; “Verità del cibo: dopo la gastromania” di Gianfranco Marrone; “Aspetti della ritualità del banchetto dei Sicani in onore degli dèi o dei defunti. Esempi dal centro indigeno ellenizzato di Sabucina” di Rosalba Panvini; “L’ultimo pasto: regimi, miti e pratiche nella Sicilia prima dei Greci” di Massimo Cultraro; “Santuari, pellegrinaggi e consumo di un pasto rituale nella Sicilia nord-orientale” di Mario Bolognari; “Le tavole cantate. Oggetti, parole e gesti dell’aldilà nella festa di san Giuseppe in Sicilia” di Rosario Perricone e Ignazio Buttitta; “Questua, sacrificio e banchetto rituale nelle feste campestri della Sardegna” di Sebastiano Mannia. Sono intervenuti, inoltre: Antonino Barbera, Sergio Bonanzinga, Gianluca Calà, Valentina Caminneci, Valentina Castagna, Ottavio Cavalcanti, Andrea Cavallari, Matilde Civitillo, Alberto D’Agata, Salvatore D’Onofrio, Tiziana Drago, Bianca Ferrara, Giuseppe Genco, Chiara Ghidini, Giovanna Greco, Piercarlo Grimaldi, Luigi Lombardo, Alessandro Lupo, Sonia Macrì, Elisabetta Moro, Fabrizio Nicoletti, Dario Palermo, Maria Concetta Parello, Katia Perna, Domenica Perrone, Davide Porporato, Maria Serena Rizzo, Glauco Sanga, Paolo Scarpi, Grazia Semeraro, Natale Spineto, Pietro Totaro. Il Convegno internazionale di studi “Il sacro pasto. Le tavole degli uomini e degli dèi” ha voluto rinnovare il progetto di promozione culturale portato avanti in Sicilia dalla Fondazione Ignazio Buttitta e dalla Soprintendenza BB. CC. AA. di Siracusa e, nell’occasione, dal Comune di Noto, sempre attento alle questioni culturali più attuali e alle iniziative capaci di rafforzare il processo di destagionalizzazione che da qualche anno l’Amministrazione sta mettendo in atto.
Seminario Scritture migranti 6. Vento dell’est
Il 16 e il 17 novembre prossimi si è tenuta nella sede del Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino la sesta edizione del seminario Scritture Migrati, promosso dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo e dalla Fondazione Ignazio Buttitta e con il coordinamento scientifico di Ignazio Buttitta, Kossi Komla-Ebri, Laura Restuccia e Giovanni Saverio Santangelo.
Questi scrittori, traendo ispirazione creativa da vicende personali, pagine di storia e cronaca, restituiscono nei loro testi, ancora una volta, il confronto tra le loro culture e le realtà che si trovano a vivere nel nostro Paese. Il Seminario ha visto confrontarsi intorno a questo tema gli scrittori Kossi Komla-Ebri (Togo), Ingrid Beatrice Coman (Romania), Jarmila Očkayová, (Repubblica Slovacca), Arben Dedja (Albania), l’antropologo Ignazio Buttitta, gli studiosi di letterature Giovanni Saverio Santangelo, Laura Restuccia, Caterina Pastura e Antonino Velez.
L’iniziativa, promossa dalla Scuola di Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo, dalla Fondazione Ignazio Buttitta e dal Museo delle marionette Antonio Pasqualino, ha avuto il patrocinio del Comune di Palermo e della Casa editrice Mesogea.
Workshop STORIES IN TRANSIT IV
A Palermo, presso Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino dal 16 -19 novembre 2017 si è tenuto il workshop Stories in Transit IV, la quarta tappa palermitana del progetto e ulteriore momento di progettazione delle story-box per i campi rifugiati. Il progetto è organizzato da Valentina Castagna (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Palermo) e Marina Warner (Birkbeck College, University of London) in collaborazione con International Institute for environment and development (IIed), Londra; Dipartimento di Scienze umanistiche e Orto Botanico, Università di Palermo; School of Arts and humanities; Birkbeck College, Londra; Museo Internazionale delle Marionette A. Pasqualino, Fondazione Ignazio Buttitta, Oxford Comparative Criticism (OCCT). Progetto realizzato con il sostegno di Metabolic Studio e Holberg prize.
Secondo seminario internazionale di studi ICONOLOGIE DEL TATUAGGIO
Il II Seminario internazionale di studi semiotici sul tatuaggio si è tenuto nel Museo delle marionette di Palermo l’1 e 2 dicembre, promosso dalla Università degli studi di Palermo, Dipartimento Culture e Società, Centro internazionale di scienze semiotiche “Umberto Eco”, Circolo semiologico siciliano, Fondazione Ignazio Buttitta, Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e Cuny University. La pratica contemporanea del tatuaggio conosce una diffusione planetaria. Con un meccanismo caratteristico della semiosfera, la scrittura sul corpo da anti-linguaggio marginale è diventata moda globalizzata. Se sino a pochi decenni fa il tatuaggio era fenomeno di nicchia, e rivendicava in vario modo l’essere minoranza, oggi si contano numeri tali da normalizzarlo, se non banalizzarlo: nel 2015, circa il 30 % delle persone ne fanno uso negli Stati Uniti, il 13 % in Italia: che significa, da noi, più di sette milioni. Come per tutte le mode di massa, inizia a far tendenza il fatto di non esibirne, e se ne facilita così l’oggettivazione”. La semiotica, interessata ai processi di “artificazione”, del divenire artistico delle pratiche di rappresentazione e significazione (body art, fotografia, street art, danza hip hop, ecc.) – propone a sua volta l’esame socio-semiotico dei diversi e imprevisti modi con cui il tatuaggio di fa arte (opere firmate, vecchi generi, nuove scuole, collezioni, gallerie, critica, mostre, cataloghi, riviste, libri, film, trasmissioni TV, siti internet e così via)
Molteplici le vie di ricerca possibili.
Convegno di studi Identità e Linguaggio. Parole, cose, fatti della cultura tradizionale siciliana. Nel ricordo di Antonino Buttitta
Il Centro studi filologici e linguistici siciliani insieme con la Fondazione Ignazio Buttitta e il Centro Studi Zabùt e il Museo internazionale delle marionette Pasqualino hanno organizzato, nelle giornate del 14 e 15 dicembre 2017, presso la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università di Palermo (ex Facoltà di Lettere e filosofia – edificio 12, Aula Magna) un Convegno di studi promosso per riflettere sull’identità linguistica e sulla cultura tradizionale siciliana e dedicato al ricordo di Antonino Buttitta, una figura importante e dal grande peso culturale per la Sicilia tutta e non solo, venuto a mancare nel Febbraio di quest’anno. Il convegno è nato dalla necessità di avviare un laboratorio di ragionamento sulla
lingua e la cultura materiale siciliana soprattutto nell’ottica della valorizzazione e della promozione di ciò che definisce la Sicilia oggi e di ciò che le appartiene. L’obiettivo dunque è far si che di Sicilia e siciliano si parli. Il linguaggio non è infatti soltanto un mezzo di comunicazione ma è il mezzo attraverso cui una comunità esprime la sua cultura, le sue tradizioni, i suoi valori, i suoi modelli sociali, la sua identità insomma. E proprio il siciliano sembra essere la lingua tra le più adatte per indagare queste strette interconnessioni esistenti tra identità e linguaggio, poiché la sua storia linguistica è sempre stata profondamente legata alle sue trasformazioni politiche e sociali. Indagare il siciliano contemporaneo significa dunque indagare le trasformazioni e le contraddizioni in atto oggi.
Mystérion: il culto di Demetra e i suoi possibili influssi sul culto mariano
Il club UNESCO di Castelvetrano Selinunte, con il coordinamento scientifico di Vincenzo M. Corseri, ha organizzato l’incontro Mystérion: il culto di Demetra e i suoi possibili influssi sul culto mariano. All’incontro, tenutosi l’8 gennaio 2016 presso la Biblioteca Comunale “Centonze” di Castelvetrano Selinunte e patrocinato dalla Fondazione Ignazio Buttitta, hanno partecipato Nicola Miceli, presidente del Club Unesco Castelvetrano Selinunte, Ignazio Buttitta, Leo di Simone, moderatore Giuseppe L. Bonanno.
2016
Convegno “Oltre Carnevale: maschere, travestimenti, inversioni“
Il 12 e il 13 febbraio il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ha ospitato il Convegno internazionale di studi “Oltre Carnevale: maschere, travestimenti, inversioni”, promosso dalla Fondazione Ignazio Buttitta.
L’incontro ha avuto l’obiettivo di approfondire gli studi e le ricerche sui mascheramenti e sui travestimenti in ambito mitico-rituale e teatrale che facessero riferimento, particolarmente ma non esclusivamente, a contesti “carnevaleschi”. Il convegno ha offerto anche l’occasione di riflettere, insieme a specialisti e operatori del settore, sull’interesse turistico, sulle strategie di valorizzazione e sul destino dei carnevali “di tradizione” contemporanei. Tra gli interventi: “Utopia comica. Riflessioni sul carnevale nella Grecia antica” di Bernhard Zimmermann, “Maschera e alterità” di Luigi M. Lombardi Satriani, “Corpo ibrido e zoologia fantastica nel carnevale e nelle feste brasiliane” di Milton De Andrade, “Maschere animali. Il Carnevale nella montagna occitana” di Davide Porporato, “Al gran galà delle maschere. Riflessioni sulle pratiche carnevalesche nella Sardegna contemporanea” di Sebastiano Mannia, “Figlie di Bahucara Mata: hijra, il terzo sesso” di Igor Spanò. Sono intervenuti, inoltre: Antonino Buttitta, Maria Concetta Di Natale, Ottavio Cavalcanti, Natale Spineto, Gabriella D’Agostino, Giuseppe Genco, Rosario Perricone, Marxiano Melotti, Pietro Totaro, Ferdinando Mirizzi, Ignazio E. Buttitta, Salvatore D’Onofrio. Il Convegno, organizzato con la collaborazione del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, è stato coordinato da Ignazio Buttitta.
V Seminario “Scritture Migranti. Letteratura postcoloniale italiana?”
Proseguendo il ‘discorso’ avviato con le precedenti edizioni del Seminario internazionale sulle “Scritture migranti”, l’Università degli Studi di Palermo. Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale Dipartimento di Scienze Umanistiche, con il patrocinio del Comune di Palermo ha scelto, in questa occasione, di incentrare il quinto Seminario – realizzato in partenariato con la Fondazione Ignazio Buttitta – sulla letteratura ispirata dalla colonizzazione italiana nel Continente africano. Il colonialismo italiano è stato un fenomeno storico-politico, innescato fin dai suoi primi esordi dalle esigenze economiche e commerciali di quel neonato Regno d’Italia che aveva appena riunito, a conclusione del processo risorgimentale, in una unità territoriale e politica le diverse realtà culturali sparse sulla Penisola. Il regime fascista utilizzò con indiscussa abilità l’idea colonialista con la propaganda di valori ‘positivi’ con i quali martellava l’opinione pubblica (il prestigio internazionale garantito dalle conquiste, l’eroismo delle truppe utilizzate, l’opera ‘civilizzatrice’ condotta sui territori strappati alle popolazioni soggiogate). La costante diffusione dello stereotipo di “Italiani brava gente”, al riparo del quale ci si è trincerati per interi decenni – anche successivi alla caduta del regime mussoliniano – ha reso saltuario l’approfondimento di una riflessione critica. A differenza di altre Nazioni che avevano instaurato veri e propri Imperi coloniali, l’Italia non ha vissuto né le fasi costituite dalle lotte di liberazione dei territori colonizzati né quelle relative ai processi, spesso artificiosi, della decolonizzazione. Una volta perdute le colonie, gli Italiani hanno dunque finito per identificare il colonialismo nostrano con la ventennale stagione fascista, accomunando ambedue i fenomeni – quasi fossero collimanti sul piano storico – nella rimozione dettata dalla vergogna. Ma hanno anche finito per andare oltre: nella perdurante latitanza, protrattasi per interi decenni, di approfondite analisi socio-politiche e storiografiche sulle ideologie, sulle prassi e sui nodi storico-politici che hanno intessuto l’intera vicenda del colonialismo italiano, essi hanno accettato di fare approdo distratto e acritico sulle rive di una generalizzata e rassicurante rimozione-autoassoluzione. Anche la letteratura incentrata su questa triste pagina della storia italiana ha seguito un percorso che dalla esaltazione del fenomeno la ha condotta ad un lungo silenzio di rimozione, interrotto, seppur in modo fin troppo timido, soltanto intorno agli anni Cinquanta. Solo recentemente si sono imposte all’attenzione del pubblico e degli studiosi una serie di opere indirizzate a rimuovere le reticenze sulla parentesi coloniale. Tali scritti invitano ad entrare in contatto con ciò che si preferiva non sapere e con le conseguenze di quel passato, spingendo a misurarci con le responsabilità che l’Italia ha assunto, anche successivamente alla conclusione del Secondo conflitto mondiale, nei confronti dei Paesi africani a suo tempo colonizzati: responsabilità su cui si è spesso, anche di recente, sorvolato.
Il Seminario, svoltosi dal 10 al 12 marzo 2016 presso il Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino e Palazzo Chiaramonte, ha visto intervenire, tra gli altri, Carlo Lucarelli, Daniele Comberiati, Giovanni Saverio Santangelo, Laura Restuccia, Kossi Komla-Ebri. Al seminario ha fatto seguito lo spettacolo della scrittrice italo-etiope Gabriella Ghermandi.
“Regina di fiori e di perle, racconti e musiche dall’Etiopia”. Lo spettacolo racconta della politica coloniale fascista in Etiopia: da una parte il passaggio violento del colonialismo italiano nella famiglia materna dell’autrice, dall’altro le varie vicende che si intrecciano nella narrazione, proposte al pubblico attraverso brevi letture. La narrazione e le letture si susseguono sul palcoscenico come in un racconto attorno al fuoco, intervallate da musica e canzoni del musicista Kone e da canti tradizionali etiopi cantati dalla stessa autrice/narratrice.
Tradurre la migrazione nelle arti visive e nella scrittura contemporanea
La Fondazione Ignazio Buttitta ha partecipato all’organizzazione del seminario Tradurre la migrazione nelle arti visive e nella scrittura contemporanea, tenutosi presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino nei giorni 29 e 30 marzo. La conferenza è stata organizzata dall’Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze Umanistiche, in collaborazione con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, la Fondazione Ignazio Buttitta, l’Associazione Festival delle Letterature Migranti, la Fondazione Orestiadi e il Comune di Palermo e si inserisce tra i 210 eventi organizzati nel 2016 in occasione della celebrazione del 210° anniversario dalla fondazione dell’Ateneo di Palermo. Rientra tra le attività didattiche del Dottorato di ricerca in Studi Letterari, Filologico-Linguistici e Storico-Culturali dall’Università degli Studi di Palermo e dei corsi di Laurea Magistrale in Lingue Moderne e Traduzione per le Relazioni Internazionali e in Teorie della Comunicazione.
La migrazione contemporanea è oggi tra le questioni sociali e politiche più urgenti in un mondo sempre più globalizzato, dove guerra e terrore colpiscono popolazioni intere costrette alla diaspora, mentre l’Europa diviene contenitore di mobilità umana e di esperienze collettive che ritraggono la crisi migrante.
Questa conferenza si prefiggeva di offrire testimonianze dirette sull’attuale stato di emergenza che investe identità migranti sottoposte a sofferenze disumane sia fisiche che mentali. Il discorso si concentrerà principalmente sull’esplorazione delle arti visive, dei generi narrativi e degli strumenti mediatici come mezzi di rappresentazione della crisi migrante e delle barriere europee. L’arte e la letteratura si trasformano in effettivi espedienti ‘collaborativi’ di azione sociale e in veicoli di comunicazione cross-culturale e di relazioni di natura traduttiva.
Sono intervenuti: Fabrizio Micari, Laura Auteri, Girolamo Cusimano, Leonardo Samonà, Mari D’Agostino, Andrea Cusumano, Giusto Catania, Rosario Perricone, Ignazio Buttitta, Davide Camarrone, Paola Caridi, Gabriella Ciancimino, Anne-Clémence de Grolée, Ruska Jorjoliani, Maria Grazia Lo Cicero, Pina Mandolfo, Antonio Micciché, Evelina Santangelo, Luca Vullo, Valentina Castagna, Gabriella D’Agostino, Matteo Di Gesù, Alessandra Di Maio, Alessandra Dino, Elio Di Piazza, Ester Gendusa, Marisa Giordano, Donatella La Monaca, Patrizia Lendinara, Marco Lupica Spagnolo, Enza Malatino, Federica Mazzara, Laura Restuccia, Valeria Saffo, Fulvio Vassallo Paleologo, Antonello Velez.
Seminario permanente Etnografie del contemporaneo
Partecipazione al “Seminario permanente Etnografie del contemporaneo”, promosso dal Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino. Lunedì 15 febbraio si è aperto il seminario permanente Etnografie del contemporaneo, coordinato da Rosario Perricone. Il seminario è stato trattato in 14 incontri che si sono tenuti al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino di Palermo ogni lunedì dal 15 febbraio al 30 maggio 2016.
Partendo dall’esigenza di analisi dei nuovi intrecci e varietà culturali, il seminario permanente Etnografie del contemporaneo ha rappresentato uno spazio di approfondimento delle più recenti ricerche nell’ambito dell’etnografia in Sicilia attraverso il coinvolgimento di specialisti che nelle varie discipline hanno sondato o stanno sondando le dimensioni e la consistenza di fenomeni culturali complessi e in continua evoluzione, raccordando le diverse tradizioni scientifiche per un arricchimento della conoscenza dell’oggi. Il seminario, coordinato da Rosario Perricone, è organizzato dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, in collaborazione con la Fondazione Ignazio Buttitta. L’iniziativa è patrocinata dall’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Culture e Società, dall’Accademia di Belle Arti di Palermo e da SIMBDEA e organizzata con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Tra gli interventi si segnalano: Antropologia dei disastri: l’alluvione di Messina del 2009 di Irene Falconieri; Il C.A.R.A. di Mineo: effetti sociali e occupazionali in un Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Antonella Elisa Castronovo; Spazi marginali, terreni della resistenza: Messina e le sue baracche di Pietro Saitta, Dare un “altro” nome all’Altro: i soprannomi etnici in Sicilia di Michele Burgio; Guaritori magici in Sicilia e Iringa (Tanzania): magari, ciarmavermi e waganga wa kienyeji di Giorgio Brocco; Tunisini in Sicilia. Aspettative, illusioni e disillusioni post rivoluzionarie di Noaman Beji; La tīrthayātrā al santuario di Santa Rosalia a Palermo: origini vediche di alcune pratiche cultuali contemporanee di Igor Spanò; Antispazi contemporanei: il mercato di Ballarò a Palermo di Eugenio Giorgianni; La ribellione delle vittime del racket delle estorsioni: rappresentazioni, aspettative e dinamiche di cooperazione di Giovanni Frazzica (con la partecipazione di Giuseppe Ayala); Etnografie dell’outsider art in Sicilia di Marco Mezzatesta; Feste siciliane in Texas: due esempi etnografici dalla diaspora siciliana di Circe Sturm; Youtube e Facebook: tradizioni musicali siciliane in rete di Emanuele Tumminello.
Stories in transit. Telling the Tale in Times of Conflict. Storie in transito. Narrare in tempo di conflitto
La Fondazione Buttitta ha patrocinato il Workshop internazionale Stories in transit. Telling the Tale in Times of Conflict, tenutosi a Palermo dal 26 al 28 settembre 2016. Sedi dei lavori sono state il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e l’Oratorio di Santa Chiara.
Stories in Transit. Telling the Tale in Times of Conflict è stata un’iniziativa voluta e promossa dalla scrittrice britannica Marina Warner (Birkbeck College, University of London) in collaborazione con la Valentina Castagna (Dip. di Scienze Umanistiche, Università di Palermo) e l’International Institute for Environment and Development (London).
L’evento ha riunito artisti (scrittori, poeti, cantastorie, musicisti, compositori, registi), persone che hanno vissuto in prima persona la migrazione, rappresentanti di ONG e operatori di associazioni locali, docenti di italiano come lingua seconda e fa parte di un progetto più esteso mirato alla creazione di una “story box” (scatola delle storie) che possa agevolare momenti di narrazione e intrattenimento in luoghi come campi rifugiati e centri di accoglienza. La realizzazione di questo strumento ha l’obiettivo di dare voce all’esperienza della migrazione e di favorire momenti di reciproca conoscenza creando uno scambio di storie di ciascuna tradizione, lingua ed esperienza in luoghi che dovrebbero essere di breve transito ma nei quali milioni di persone trascorrono lunghi e drammatici periodi della propria esistenza. I laboratori pomeridiani, che si sono svolti a Santa Chiara, si sono posti l’obiettivo di rendere possibile uno spazio in cui si narrino storie suggerite dai materiali o fonti o memorie a cui i partecipanti si sono ispirati. Il progetto è stato realizzato con il sostegno del Metabolic Studio, con il supporto di: International Institute for Environment and Development (Iied), UK; Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Palermo, Italia; Warden and Fellows of All Souls College, Oxford, UK; Holberg Foundation, Norway; Oxford Comparative Criticism (OCCT), St Anne’s College, Oxford, UK; British School at Rome, Italia; Tamaas Foundation, USA; e la collaborazione di: Fondazione Ignazio Buttitta, Palermo, Italia; Museo Internazionale delle Marionette A. Pasqualino, Palermo, Italia; Scuola di Italiano per Stranieri (ITASTRA), Palermo, Italia; Centro per l’istruzione degli adulti (CPIA), Palermo, Italia; Associazione Santa Chiara; Palermo, Italia; Palermo, Italia School of Arts and Humanities, Birkbeck College, London, UK.
Festival letterature migranti
Dal 12 al 16 ottobre, a Palermo, si è svolta la seconda edizione del Festival delle letterature migranti, promosso dal Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura, dall’Associazione Festival delle Letterature Migranti, dall’Università degli Studi di Palermo, dall’Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari (Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino) e da ONU Palermo Arabo Normanna e con la partecipazione di varie istituzioni del territorio, tra cui la Fondazione Ignazio Buttitta. Il Festival, che ha avuto la direzione artistica di Davide Camarrone, ha espresso un programma ancora più denso e articolato rispetto all’edizione dello scorso anno, con decine di incontri, presentazioni di libri, letture, workshop, mostre, anteprime cinematografiche, performance musicali e teatrali, per tentare di comprendere il cambiamento determinato dalle tante migrazioni fisiche e immateriali (le comunicazioni, le culture, i linguaggi).
Sessantaquattro sono stati gli incontri letterari e artistici e 143 gli ospiti presenti tra autori, discussant, editori e artisti, oltre al premio Nobel per la Letteratura, lo scrittore nigeriano Wole Soyinka. Tra gli altri: Marco Aime, Roberto Alajmo, Leila Al-Shami, Simone Arcagni, Marco Balzano, Limam Boicha, Caterina Bonvicini, Enric Bou, Daniele Comberiati, Dimitri Deliolanes, Teresa De Sio, Paolo Di Stefano, Davide Enia, Jenny Erpenbeck, Cristina Ali Farah, Paola Farinetti, Yasmin Fedda, Dario Ferrari, Isabella Ferretti, Marcello Fois, Ernesto Franco, Paola Gallo, Ángel García Galiano, Alessandro Gazoia, Fabio Geda, Giorgio Ghiotti, Wlodek Goldkorn, Hakan Günday, Saleem Haddad, Pap Khouma, Helena Janeczek, Ruska Jorjoliani, Robin Yassin Kassab, Omar Khouri, Alessandro Leogrande, Stefano Liberti, Luigi Manconi, Pascal Manoukian, Kevin McElvaney, Elvira Mujcic, Giulio Passerini, Piergiorgio Paterlini, Begonya Pozo, Christian Raimo, Marco Revelli, Raja Rhouni, Carme Riera, Richard E. Robbins, Iolanda Romano, Ahmed Saadawi, Sabrynex, Luali Lahsen Salami, Domenico Scarpa, Igiaba Scego, Antonio Sellerio, Francesc Serés, Rachel Shabi, Fabio Stassi, Helena Tanqueiro, Susanna Tartaro, Benedetta Tobagi, Elena Toscano, Chiara Valerio, Mons. Dario Viganò, Ornela Vorpsi, Ibán Zaldúa, Hamid Ziarati. Il Festival si è svolto in moltissimi luoghi del centro storico di Palermo, tra cui l’Archivio Storico, Palazzo Steri, il Palazzo Arcivescovile, Piazza Bellini, Palazzo delle Aquile, il Teatro Biondo, il Teatro Santa Cecilia, la GAM, il Teatro Massimo, Palazzo Ziino, il Museo Pasqualino, l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza, Sant’Eulalia dei Catalani, Palazzo Cefalà, mentre le proiezioni si sono svolte al cinema Rouge et Noir. Il programma completo sul sito http://www.festivaletteraturemigranti.it/.
Convegno Pitrè e Salomone Marino. Convegno internazionale di studi a 100 anni dalla morte
Nel 2016 si è celebrato il centenario della morte di Giuseppe Pitrè (Palermo, 21 dicembre 1841 – 10 aprile 1916), illustre studioso palermitano considerato il fondatore dell’antropologia in Italia, la cui opera resta una solida base per gli studi folkloristici italiani e, più particolarmente, siciliani e di Salvatore Salomone Marino (Borgetto, 1847 – Palermo, 1916) medico e folklorista il cui nome è legato a Lionardo Vigo e, soprattutto, a Giuseppe Pitrè con il quale fondò nel 1882 l’Archivio per lo studio delle tradizioni popolari.
Di professione medico, Giuseppe Pitrè si dedicò a studi storici e filologici, ma l’attività per cui conquistò una posizione eminente nella cultura del suo tempo fu la raccolta e lo studio delle tradizioni popolari. Fu presidente della Società Siciliana di Storia Patria, della Regia Accademia di scienze e lettere di Palermo, senatore del Regno (1914), professore di «demopsicologia» (come egli chiamava il folklore) all’Università di Palermo dal 1910. Fondò il Museo di Etnografia Siciliana che oggi porta il suo nome. Con la collaborazione di Salvatore Salomone Marino fondò nel 1880 e diresse fino al 1906 l’Archivio per lo studio delle tradizioni popolari.
Nell’occasione, la Fondazione Ignazio Buttitta, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari-Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il Centro di studi filologici e linguistici siciliani, con il contributo del Comune di Palermo – Assessorato Cultura, del MIBACT Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d’autore – Servizio patrimonio bibliografico ed istituti culturali, dell’Assessorato Regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana-Dipartimento dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e della Fondazione Federico II, e con il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Centro internazionale di Etnostoria – Fondazione Aurelio Rigoli e della Società Siciliana per la Storia Patria, hanno organizzato, nei giorni 23-26 novembre, un importante convegno che ha reso debito conto del contributo scientifico offerto da Pitrè e da Salomone Marino e del ruolo da essi rivestito nella società del loro tempo.
Il convegno internazionale di studi su Pitrè e Salomone Marino ha ricevuto un prestigiosissimo riconoscimento: è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica.
Il convegno si è articolato in sei sessioni ispirate ai diversi aspetti del folklore siciliano che Pitrè, attraverso la raccolta e trascrizione, si preoccupò di salvare dall’oblio perché parte costitutiva della cultura e della storia del popolo siciliano: Storia degli studi; Museografia; Religiosità popolare, etnomedicina, magia; Lingua, narrativa orale; Canti e musiche; Corrispondenti, Archivi e data base.
Eminenti studiosi e antropologi del panorama culturale italiano hanno fornito accurate analisi dei diversi aspetti della cultura e della storia del popolo siciliano a partire dalle riflessioni dello studioso palermitano, fino a giungere alle trasformazioni che esse hanno subito nell’arco di più di un secolo.
Il Convegno e gli spettacoli si sono svolti in varie sedi istituzionali della Città di Palermo: il 21 e il 22 novembre, lo spettacolo Il giardino delle meraviglie di Alberto Nicolino (tre repliche) è andato in scena nella sede del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, come quello del 24 novembre, sempre di Alberto Nicolino Il medico e le fiabe. Sulle orme di Giuseppe Pitrè; mercoledì 23 novembre mattina il Convegno si è svolto presso Palazzo dei Normanni Sala Mattarella; sempre mercoledì, dalle 15,30 al Palazzo delle Aquile, Atrio Monumentale; giovedì 24 novembre presso Palazzo Steri, Sala delle Capriate; venerdì 25 novembre al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e sabato 26 novembre a Palazzo Tarallo, sede della Biblioteca del Museo Etnografico Siciliano “Giuseppe Pitrè” e del Polo Archivistico-Bibliotecario della cultura tradizionale siciliana costituito dalla Fondazione Ignazio Buttitta, dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e dal Centro di studi filologici e linguistici siciliani.
Le sessioni pomeridiane sono state arricchite da spettacoli della tradizione siciliana, a conclusione dei lavori: Tradizioni Musicali in Sicilia, a cura di Sergio Bonanzinga (mercoledì 23); la tradizione dei cuntastorie con un recital del cantastorie Mauro Geraci, (giovedì 24); i canti della Passione nel Palermitano, introdotti da Giuseppe Giordano (venerdì 25) e lo spettacolo di Opera dei pupi siciliani La battaglia di Orlando e Rinaldo per amore di Angelica messo in scena dalla Compagnia Brigliadoro di Palermo e introdotto da Marianne Vibaek.
Sabato 26 novembre, inoltre, nella sede di Palazzo Tarallo è stata allestita la proiezione dei video-documentari: La cultura materiale nel Sud-Est siciliano a cura di Rosario Acquaviva; Sicilia Musiche e danze di tradizione a cura di Pino Biondo; Festa, grano e canti della Settimana Santa in Sicilia a cura di Mario Sarica.
Tra gli interventi del Convegno: Giuseppe Pitrè e Salvatore Salomone Marino o della vocazione etnografica di Luigi M. Lombardi Satriani; Pitrè e la rappresentazione del passato. Tra storia e antropologia storica di Enzo V. Alliegro; Il museo Pitre: una storia istituzionale drammatica e paradigmatica, di Pietro Clemente; Il corpo e lo Stato. Una lettura antropologica della «Medicina popolare siciliana», di Giovanni Pizza; Nomi di giovani e nomi di re. Il patrimonio onomastico nella tradizione favolistica di Giuseppe Pitrè di Marina Castiglione; Tra cuntu e canto: per una rilettura delle fonti scritte e orali relative alle pratiche di narrazione di Nico Staiti, Oltre i confini: Giuseppe Pitrè e gli studi di folklore in Europa tra Otto e Novecento di Ferdinando Mirizzi; Pitrè e i corrispondenti nella Sicilia del Sud-Est: da Guastella a Gaetano Italia Nicastro di Luigi Lombardo.
Sono intervenuti inoltre: Annamaria Amitrano, Antonino Blando, Sergio Bonanzinga, Sebastiano Burgaretta, Antonino Buttitta, Ignazio E. Buttitta, Francesco Cannatella, Ottavio Cavalcanti, Antonino Cusumano, Gabriella D’Agostino, Alessandro D’Amato, Salvatore D’Onofrio, Elisabetta Di Giovanni, Piero Di Giovanni, Ugo Fabietti, Francesco Faeta, Giuliana Fugazzotto, Girolamo Garofalo, Mauro Geraci, Giuseppe Giacobello, Mario Giacomarra, Giuseppe Giordano, Enzo Guarrasi, Elsa Guggino, Filippo Guttuso, Giovanni Isgrò, Vito Lattanzi, Ignazio Macchiarella, Grazia Magazzù, Vito Matranga, Vincenzo Padiglione, Berardino Palumbo, Pilar Panero, Gaetano Pennino, Rosario Perricone, Valerio Petrarca, José Alonso Ponga, Aurelio Rigoli, Tommaso Romano, Giovanni Ruffino, Rosaria Sardo, Salvatore Savoia, Roberto Sottile, Sergio Todesco. Il Convegno è stato realizzato anche con il contributo del Comune di Palermo Area della Cultura.
Seminario Fumetto e Cinema: questioni sociologiche e filosofiche
Il 2 dicembre 2016 la Fondazione Ignazio Buttitta e l’Università degli Studi di Palermo – Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale hanno organizzano il seminario “Fumetto e Cinema: questioni sociologiche e filosofiche”. Il seminario, curato da Massimo Bonura, storico del fumetto, e Ignazio Buttitta, Presidente della Fondazione Buttitta, si terrà presso la Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo (viale delle Scienze) edificio 12 aula A2 a partire dalle ore 14.00. Intervengono, oltre allo stesso Massimo Bonura, i docenti dell’Università degli Studi di Palermo Anna Fici, Gianluigi Oliveri, Mario Giacomarra, Armando Bisanti; il giornalista Nunzio Santamaria, l’illustratore e docente della Scuola del Fumetto di Palermo Silvestro Nicolaci e il poeta Alessio Arena, già vincitore del Premio Internazionale di poesia Salvatore Quasimodo. Nel corso del seminario si è indagata, attraverso un approccio multidisciplinare (letterario, storico, sociologico e filosofico), la stretta relazione che intercorre tra fumetto e cinema, entrambi caratterizzati da ”sequenze” narrative. L’intervento di Massimo Bonura ha esplorato, da un punto di vista storico, il rapporto tra i lavori W. McCay e Yambo, alias Enrico Novelli, entrambi fumettisti del primo Novecento e pionieri del cinema di animazione e fantascientifico, l’uno negli Stati Uniti, l’altro in Italia.
Il contributo del poeta Alessio Arena è stato un’indagine sulla ”supereroistica” di Superman confrontato con il superuomo di D’Annunzio, sceneggiatore, tra l’altro, di Cabiria, il colossal dei primi del Novecento. Silvestro Nicolaci ha parlato della narrazione delle storie di mafia nel film e nel fumetto mentre i contributi di Anna Fici e Gianluigi Oliveri hanno indagato gli aspetti sociologici e filosofici di Matrix e sul rapporto tra il celebre e pluripremiato film di fantascienza e il fumetto. Quella di Armando Bisanti è stata una relazione su Emilio Salgari e le sue opere traslate nei fumetti e sul grande schermo. Nunzio Santamaria ha preso in esame Oswald the Lucky Rabbit, personaggio creato per il cinema da Walt Disney, prima ancora di Topolino mentre con Mario Giacomarra si è parlato del linguaggio nei fumetti.
Seminario internazionale “Forme e politiche dell’animalità. Zoosemiotica 2.0”
Il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, in collaborazione con l’Università degli studi di Palermo, Dipartimento Culture e Società, l’Università delle Scienze gastronomiche di Pollenzo, il Centro internazionale di scienze semiotiche di Urbino, il Circolo semiologico siciliano e la Fondazione Ignazio Buttitta, ha organizzato il Seminario internazionale “Forme e politiche dell’animalità. Zoosemiotica 2.0”, Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino 1-2 dicembre 2016.
Semiotizzare l’animale – raccontarlo, dirlo, rappresentarlo, pensarlo, farne oggetto di scienza e di sapere – è gestire una politica della soglia insicura: quella che lo separa, più o meno ostinatamente, dall’uomo. Ora garantendone un’autonomia supposta naturale, dunque apparentemente scevra da implicazioni etico-politiche. Ora subendo le continue incursioni, a più livelli e con differenti intensità, dell’animaleuomo. Definire l’animale è definire l’uomo, certo. Più interessante, invece, osservare come, spesso surrettiziamente, dare un posto all’animale fra i ‘regni’ della natura sia, parallelamente, inserirlo fra le articolazioni del sociale, fra le istituzioni della cultura (parentele, affetti e affiliazioni, strategie e conflitti…). In altre parole, farne oggetto di sapere è proporne una qualche visione, e prassi, politica. In questo, le attuali rivendicazioni ambientaliste, ecologiste e animaliste, come pure le ideologie ed etiche vegetariane e vegane, non hanno fatto altro che indicare il re nudo. Una politica degli animali c’è sempre stata: adesso diviene istanza dotata di portavoce precisi e assai determinati. Non sfugge a questo chiasma la semiotica, scienza dei sistemi e processi della significazione, che già dalle sue prime strategie di ricerca inseriva la (vecchissima) questione dei linguaggi delle differenti specie animali fra i suoi obiettivi fondazionali. Era la zoosemiotica, molto in voga negli anni Cinquanta e Sessanta ma felicemente in vita anche nei decenni successivi: la quale, per forza di cose, s’è trovata quasi automaticamente a sposare un paradigma di ricerca di tipo scientista e naturalista, provvedendo a tenere distinte le lingue degli umani (legate al dinamismo della storia e della cultura) da quelle dei non-umani (pensate come codici più o meno sofisticati di una comunicazione a carattere istintuale). Restava in piedi il vecchio monito di Montaigne, secondo il quale non è che gli animali non parlino, siamo semmai noi che non li comprendiamo poiché essi usano segni e non parole, segnali fisici dotati, forse, di sintassi non linguistiche. Le recenti ricerche in ambito di antropologia della natura e di sociologia delle scienze e delle tecniche – incontratesi nell’ipotesi di un multinaturalismo talvolta battezzato come ontological turn – permettono di ripensare la questione zoosemiotica in modo diverso. Piuttosto che occuparsi di un presunto linguaggio naturale degli animali non umani, scommettendo su una loro coscienza riflessiva, potrebbe essere più conducente, per una semiotica come studio delle forme del senso umano e sociale, lavorare sul loro discorso, dunque sulle interazioni effettive, tanto comunicative e scientifiche quanto pratiche e funzionali, fra umani e non umani. I quali, volenti o nolenti, si costituiscono reciprocamente, andando costantemente a rivedere quella soglia insicura che, separandoli, li tiene insieme. L’incontro di studi mira a investigare questa ipotesi di una zoosemiotica 2.0 , dunque delle forme e delle politiche dell’animalità su più fronti e a vari livelli. Si indicano qui alcuni campi di indagine, altrettanti discorsi degli e sugli animali da analizzare semioticamente: Folklore, antropologia, studi dell’antichità; Linguaggi dell’immagine e ‘rappresentazioni’ visive, dalla storia dell’arte al cinema; Media vecchi e nuovi. Dalla letteratura ai fumetti, cartoni animati e documentari televisivi, dal giornalismo alla pubblicità, dalla musica ai videogiochi, sino al web e ai social; Moda e abbigliamento; Mostri e zombie, metamorfosi e protesi varie, bestialità e bêtise; Movimenti animalisti, vegetariani e vegani; Dibattiti politici e disposizioni di legge; Filosofia: metafisica, etica ed estetica; Scienze ecologiche, etologiche e del comportamento animale, antropologia degli animali e delle loro ‘culture’; Cibo, cucina, gastronomia. Tra gli studiosi partecipanti: Vinciane Despret, Paolo Fabbri, Claude Calame, Felice Cimatti, Kalevi Kull, Dario Martinelli, Stefania Consigliere, Denis Bertrand, Francesco Marsciani, Stefano Bartezzaghi, Nicola Perullo.
Convegno internazionale di studi Alimentazione, produzioni tradizionali e cultura del territorio
La Fondazione Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi di diversi ambiti disciplinari su temi e questioni di interesse collettivo che abbiano specifica ricaduta sul territorio e sulla crescita civile ed economica dei suoi abitanti, ha promosso, il 12 e 13 marzo 2015 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, la terza edizione del Convegno di studi “Alimentazione, produzioni tradizionali e cultura del territorio”. Il Convegno è stato realizzato con la collaborazione del Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino, con il patrocinio del Comune di Palermo e della Fondazione Federico II e con la partecipazione della Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Palermo, del Dipartimento Scienze Economiche Aziendali e Statistiche dell’Università degli Studi di Palermo, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’ERSU Palermo, la Scuola Alberghiera Mediterranea di Palermo, l’Officina di Studi Medievali. Il Convegno, coordinato da Ignazio Buttitta, si è proposto di approfondire la riflessione sulle forme di produzione tradizionali e sulle strategie di valorizzazione delle stesse operate a livello locale ai fini dello sviluppo di pratiche di turismo sostenibile; di indagare sulle modalità di organizzazione del territorio e dell’immaginario storicamente connesse alle pratiche alimentari e produttive ai fini di un accrescimento di attrattività dei territori; di individuare le esperienze e le relative forme di promozione della dieta mediterranea in Sicilia e, più in generale, in tutta l’area euro-mediterranea. Hanno introdotto i lavori: Girolamo Cusimano, Fabio Mazzola, Alberto Firenze, Rosario Perricone, Eliana Santomauro e Ignazio Buttitta. Hanno partecipato Massimo Cultraro, Antonino Buttitta, Marxiano Melotti, Leonardo Mercatanti, Teresa Graziano, Mikhail Kabitski, Cristina Papa, Francesco Faeta, Ottavio Cavalcanti, Sebastiano Mannia, Paolo Scarpi, Piercarlo Grimaldi, Letizia Bindi, Cristina Grasseni, Katia Ballacchino, Alessandra Broccolini, Marcantonio Ruisi, Dorotea Diquattro, Giuseppe Cuti, Alessandro Lutri, Chiara Ghidini, Roberto Sottile, Ignazio Buttitta. Hanno presieduto le sessioni di lavoro: Vito Ferro, Giovanni Ruffino, Mario Giacomarra e Giuseppe Genco.
Presentazione del volume Memorie del mare. Divinità, santi, eroi, navigatori
L’Istituto Euroarabo e la Fondazione Ignazio Buttitta, con il patrocinio del Comune di Mazara del Vallo, hanno organizzato la presentazione del volume Memorie del mare. Divinità, santi, eroi, navigatori a cura di Sebastiano Mannia e edito dalla Fondazione Buttitta. Il volume raccoglie gli atti dell’omonimo Convegno organizzato dalla stessa Fondazione Buttitta e tenutosi a Cefalù dal 4 al 6 novembre 2015 nella prestigiosa sede del Museo Mandralisca. La presentazione del volume si è tenuta sabato 11 luglio 2015 nella Ex chiesa di S. Ignazio di Mazara del Vallo (TP). Sono intervenuti Nicola Cristaldi sindaco di Mazara del Vallo; Ignazio E. Buttitta, presidente della Fondazione Buttitta; Sebastiano Tusa, Soprintendente del mare; ha coordinato gli interventi Antonino Cusumano, presidente dell’Istituto Euroarabo.
Convegno internazionale di studi La definizione culturale del tempo
La Fondazione Buttitta, proseguendo nel suo percorso di promozione di iniziative tese a favorire l’incontro di studiosi di diversi ambiti disciplinari su temi e questioni di interesse collettivo ha promosso, il 26 e il 27 novembre 2015 presso il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, il Convegno internazionale di studi La definizione culturale del tempo. L’incontro ha avuto l’obiettivo di approfondire la riflessione sulle forme di organizzazione e di rappresentazione del tempo storicamente elaborate in seno alle diverse culture in ambito ergologico, magico-religioso, letterario, teatrale, ecc., rivolgendo, inoltre, specifica attenzione agli esiti determinati dai profondi mutamenti socio-economici intervenuti su scala mondiale negli ultimi decenni. Tra gli interventi: “Mito e tempo” di Marcello Massenzio, “El tiempo mítico de los andalusíes” di José Antonio González Alcantud, “Il tempo e la fotografia: una relazione complessa” di Francesco Faeta, “I tempi del sacro nella Sicilia prima dei Greci” di Massimo Cultraro, “Las transformaciones del calendario en la transición hacia la modernidad” di Antonio Ariño Villarroya. Sono intervenuti inoltre: Girolamo Cusimano, Maria Concetta Di Natale, Ignazio E. Buttitta, Giovanni Piazza, Natale Spineto, Alessandro Lupo, Mario Bolognari, Stefano De Matteis, Berardino Palumbo, Ivan Bargna, José Luis Alonso-Ponga e Paolo Apolito, Mario Giacomarra. Nell’ambito del convegno saranno presentati i volumi: La Festa, Editori Laterza, di Natale Spineto con la partecipazione di Nicola Cusumano e Gabriella D’Agostino; La morte e i morti nelle società euromediterranee, edito dalla Fondazione Ignazio Buttitta, a cura di Ignazio E. Buttitta e Sebastiano Mannia, con la partecipazione di Antonino Buttitta. E’ inoltre stato presentato il monologo Ritmi di Festa di Paolo Apolito tratto dall’omonimo volume edito da il Mulino. Il Convegno, organizzato con la collaborazione del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, è stato coordinato da Ignazio Buttitta e Marcello Massenzio.
Incontro con Nestor Garcia Canclin
La Fondazione Ignazio Buttitta, nell’ambito delle Attività didattiche ha realizzato un incontro con Il prof. Nestor Garcia Canclini, docente della Università Autonoma Metropolitana Unidad Iztapalapa di Città del Messico, considerato tra i più famosi antropologi contemporanei a livello internazionale. Nestor Garcia Canclini, argentino di nascita ma messicano di adozione, ha tenuto una lectio magistralis dal titolo Creativos, precarios y nuevas formas de interculturalidad. L’incontro si è tenuto il 14 dicembre 2015 presso il Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino.
I Popoli del Libro: Letture sacre e profane
La Fondazione Ignazio Buttitta, in collaborazione con l’Associazione Culturale Festival delle Letterature Migranti, l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, ha curato la realizzazione del ciclo di incontri I popoli del libro. Letture sacre e profane. Gli incontri si sono tenuti presso la sede del Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino dal 29 dicembre 2015 al 5 gennaio 2016 e hanno visto la partecipazione dell’Imam Ahmad Abd al Majid Macaluso, responsabile della sezione di Palermo della COREIS (Comunità Religiosa Islamica), di Luciana Pepi, docente di Studi Ebraici dell’Università di Palermo e di Giuseppe Notarstefano, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale e il Lavoro dell’Arcidiocesi di Palermo. Gli incontri sono stati coordinati da Davide Camarrone.
Presentazione del volume Angelo Brelich “Introduzione allo studio dei calendari festivi”
Il 7 maggio 2014 al Museo internazionale delle Marionette si è svolta la Presentazione del volume Angelo Brelich “Introduzione allo studio dei calendari festivi” (Editori Riuniti university press – Roma) a cura di I. E. Buttitta. Sono intervenuti Marcello Massenzio dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Ignazio E. Buttitta e Nicola Cusumano dell’Università degli Studi di Palermo. Sono state sostenute spese viaggio e ospitalità Prof. Massenzio.
Presentazione del libro Carini Città teatro
La Fondazione Buttitta ha partecipato alla presentazione del volume Carini Città teatro di Giovanni Isgrò promossa dal Comune di Carini. Il volume era stato pubblicato dalla Fondazione Buttitta nel 2012. Carini, Salone delle feste del Castello La Grua Talamanca, 22 febbraio 2013.
Ventimiglia tra Canti e Cunti
La Fondazione Buttitta ha partecipato al convegno Ventimiglia fra Canti e Cunti con interventi di Ignazio E. Buttitta, Giuseppe Giaccone e Giuseppe Giordano. Il convegno è stato promosso dal Comune di Ventimiglia di Sicilia nell’ambito della manifestazione “Ventimiglia tra Canti e Cunti Accussì mi cuntavanu… e d’accussì dicu”. Ventimiglia di Sicilia Locali dell’ex pro loco, 15 e 16 marzo 2013.
Presentazione de La peddi nova
E’ stata presentata è stata presentata la riedizione della raccolta La peddi nova di Ignazio Buttitta, edita da Sellerio. Alla presentazione, organizzata dalla Fondazione Buttirra, hanno preso Salvatore Silvano Nigro, Massimo Onofri, Francesco Forgione. Per l’occasione sono stati esposti per la prima volta alcuni manoscritti del poeta. Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 5 luglio 2013.
Seminario Pani e dolci antropomorfi nelle tradizioni alimentari europee
Il seminario, organizzato dalla Fondazione Buttitta, è stato dedicato alle tradizioni festive caratterizzate dalla produzione di pani e dolci antropomorfi e dal loro consumo rituale ed ha offerto un’occasione per riflettere sul valore simbolico degli alimenti e sulla progressiva scomparsa dei saperi e delle tecniche artigianali sia in ragione della disconnessione tra contenuti e funzioni rituali e strutture socio-economiche sia in ragione delle sempre più pressanti istanze avanzate dal mercato culturale. Vi hanno preso parte Gabriella D’Agostino in qualità di moderatore e, inoltre, Antonino Cusumano e . In concomitanza con il seminario è stata inaugurata la mostra “Pupi di Zucchero/Pupi ri zuccaru” a cura di Christine Armengaud e Pierpaolo Raffa. Palermo presso, Museo Internazionale della Marionette, 18 ottobre 2013.
Convegno La morte e i morti nelle società euro-mediterranee
L’affermarsi di nuovi atteggiamenti nei confronti della morte e di nuove forme di trattamento dei defunti che tendono a mitigare se non a obliterare un aspetto fondante del ciclo vitale e della cultura intorno al quale sono fiorite nel tempo pratiche, credenze, cultualità e narrazioni molteplici suggerisce un riesame delle pratiche funerarie, del culto dei defunti, della memoria dei luoghi, del genius loci, delle eredità, delle rappresentazioni e delle ideologie della morte, delle visioni dell’Aldilà.
Al convegno ha avuto il coordinamento scientifico di Ignazio Buttitta e Sebastiano Mannie e vi hanno preso parte: Elsa Guggino, Massimo Cultraro, Sebastiano Tusa, Piero Bartoloni, Nicola Cusumano, Nicolae Panéa, Mario Giacomarra, Luigi Maria Lombardi Satriani, Piercarlo Grimaldi, Antonino Giuffrida, Sebastiano Mannia, Antonella Grossi, Salvatore Nicosia, Marcello Massenzio, Paolo Scarpi, Natale Spineto, Salvatore D’Onofrio, Francesco Faeta, Matteo Meschiari, Antonino Buttitta, Paolo Chiozzi, Sergio Bonanzinga, Ottavio Cavalcanti, Berardino Palumbo, Mario Bolognari, Marino Niola. L’incontro è stato organizzato dalla Fondazione Ignazio Buttitta con il Patrocinio dell’ARS, del Comune di Palermo e del Dipartimento Beni Culturali – Studi Culturali dell’Università di Palermo e con la collaborazione dell’Officina di Studi Medievali. Palermo, Convento dei Francescani, 7 e l’8 novembre 2013.
Conferenza La Gramsci Renaissance. Perché oggi si parla tanto di Gramsci?
La Fondazione Ignazio Buttitta e l’Istituto Gramsci Siciliano hanno promosso la conferenza La Gramsci Renaissance. Perché oggi si parla tanto di Gramsci? tenuta da Angelo d’Orsi, con interventi e presentazione di Ignazio E. Buttitta e Salvatore Nicosia. Palermo, Aula Seminari della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università, il 13 novembre 2013.
Ventennale di Paolo Borsellino
In occasione del ventennale della morte di Paolo Borsellino il “Movimento per la Giustizia – Art. 3” e la “Fondazione Progetto Legalità onlus in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia”, in collaborazione con la Fondazione Buttitta hanno promosso e organizzato l’iniziativa “… Senza tempo”. Nel corso della manifestazione si è svolto un incontro tra magistrati, giornalisti e molti studenti dei licei della città. Presenti Saverio Lodato, Gaetano Paci, Ferdinando Lo Cascio, Antonio Emanuele Schifani e molti altri. In seguito si è svolto lo spettacolo teatrale “Noi e loro” su un testo scritto dal magistrato Alessandra Camassa, un dialogo immaginario tra Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, interpretati dagli attori Luigi Diliberti, Giancarlo Ratti con la voce narrante di Marco Gambino. Infine si è svolto un incontro con la partecipazione di Salvatore Cusimano, Sergio Lari, Annamaria Catalano, Lucia Borsellino. Palermo, Biblioteca Comunale, 23 giugno 2012.
Convegno Castrense Civello. Un poeta per sempre
Il convegno è stato promosso in occasione del trentennale della morte del poeta bagherese e coordinato da Tommaso Romano. Castrense Civello fu scrittore e animatore culturale, esponente del secondo Futurismo, amico e sodale di Filippo Tommaso e Benedetta Marinetti; esordì giovanissimo in poesia collaborando a La Trazzera di Ignazio Buttitta e Giuseppe Ganci Battaglia e costituendo, con Pippo Rizzo e Giacomo Giardina, il nucleo dei futuristi della Sicilia occidentale riunito nel gruppo “Aria Madre”, che prese la sua denominazione dalla raccolta del Civello aeropoeta (1949), autore di altre raccolte e poemi quali “II pilota sconosciuto” e “I canti del Golfo” (1947-1951).
L’incontro si è articolato in due Tavole Rotonde a cui hanno partecipato Maria Civello, figlia del Poeta, Antonino Buttitta e, tra gli altri, di Salvatore Di Marco, Lucio Zinna, Aldo Gerbino, Antonino Russo, Umberto Balistreri, Giuseppe Fumia, Anna Maria Ruta, Giuseppe Bagnasco, Mariolina La Monica, Vito Mauro, Gioacchino Genuardi, Giuseppe La Russa. Bagheria, Aula Magna dell’ ITC “Luigi Sturzo”, 9 novembre 2012.
Convegno internazionale di studi Alimentazione, produzioni tradizionali e cultura del territorio, seconda edizione
Organizzata la seconda edizione del Convegno “Alimentazione, produzioni tradizionali e cultura del territorio” con l’obiettivo di approfondire, da una prospettiva interdisciplinare, la riflessione sugli stili alimentari e sul loro rapporto con la storia della comunità, sulle forme di produzione tradizionale e sulla loro sostenibilità, sulle modalità di organizzazione del territorio e dell’immaginario storicamente connesse alle pratiche alimentari e produttive, sulle ricadute sociali ed economiche delle politiche di valorizzazione delle produzioni locali di qualità. Spiega Piercarlo Grimaldi, Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che “l’alimentazione è uno dei pochi e fondamentali ritmi delle forme e delle pratiche del calendario della tradizione che non si sono interrotti all’interno del processo di sviluppo della società contemporanea. In questo quadro, il cibo non solo è tratto culturale indispensabile per assicurare e definire la società post-moderna, ma anche elemento propositivo per la nuova economia di cui l’alimentazione è parte sostanziale”.
Al convegno, coordinato da Ignazio E. Buttitta e Valeria Trapani, hanno preso parte tra gli altri Paolo Scarpi, Paolo Inglese, Massimo Cultrera, Jesus Contreras Hernandez, Diego Planeta, Aldo Todaro, Piercarlo Grimaldi, Marino Niola, Luigi Lombardi Satriani, Federico Neresini, Tommaso India, Glauco Sanga, Elisabetta Moro, Alessandro Musco. Nell’occasione del convegno sono stati presentati i libri: Il Cibo per via. Paesaggi alimentari in Sicilia, ed. C.S.F.L. di Sergio Bonanzinga e Fatima Giallombardo, con Giovanni Ruffino e Marino Niola; e Cibo e rito. Il gesto e la parola nell’alimentazione tradizionale, ed. Sellerio, di Piercarlo Grimaldi, con Antonino Buttitta.
Il convegno è stato organizzato in collaborazione con L’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole a Alimentari, la Provincia Regionale di Palermo, il Comune di Palermo, Il Distretto turistico Antichi Mestieri, SOAT 73 di Menfi, Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Palermo, l’Officina di Studi Medievali, L’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo e Slow Food. Palermo, Museo delle Marionette A. Pasqualino, 20-22 novembre 2012
Convegno Paolo Giaccone Un eroe normale
La Fondazione ha partecipato alla organizzazione del Convegno Paolo Giaccone Un eroe normale promosso dal Centro Studi Paolo Giaccone. Hanno preso parte Padre Francesco Beneduce, Alfonso Giordano, Matteo Marrone, Antonino Buttitta, Lucia Borsellino, Giacomo De Leo, Paolo Procaccianti, Leonardo Guarnotta, Domenico Gozo, Luigi Furitano. Palermo, Auditorium del Centro Educativo Ignaziano, 4 dicembre 2012.
Presentazione dei volumi Gabbiani sul Carso di G. Angioni e Altri sé di A.M. Cirese
Organizzazione in collaborazione con la Società Siciliana di Storia Patria e il Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Sicilia della presentazione di due libri editi da Sellerio: il romanzo di Giulio Angioni Gabbiani sul Carso, presentazione di Pietro Clemente e il libro di Alberto M. Cirese Altri sé, presentazione di Giulio Angioni, Eugenio Testa e Pietro Clemente, moderatore Antonino Buttitta. Palermo, Centro Sperimentale di Cinematografia, 21 gennaio 2011; Palermo, Società Siciliana di Storia Patria, 22 gennaio 2011.
Spaesamenti. Viaggi e migrazioni di ieri e di oggi
Organizzazione, in collaborazione con il Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino, di Spaesamenti. Viaggi e migrazioni di ieri e di oggi, presentazione del volume “Avendo trovato l’America” di Sabatino Basso e Santo Garofalo edito dalla Fondazione Ignazio Buttitta nel 2010, con interventi di Tommaso Romano, Vincenzo Guarrasi, Nathera Ahmad, Marcello Anselmo, Gaetano Calà, Pino Apprendi, Mario Azzolini e Santo Lombino. Nell’occasione è stato proiettato il corto “Meet Frank” di Paolo Paparcuri. Palermo, Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino, 4 marzo 2011.
L’Italia oggi tra storia e tradizione
Organizzazione, in collaborazione con il Comune di Borgetto, di una giornata di studi storico-antropologici da titolo L’Italia oggi tra storia e tradizione. L’iniziativa ha preso spunto dal culto dedicato tradizionalmente a San Giuseppe e dal concomitante 150° anniversario dell’Unità d’Italia per riflettere, attraverso due prospettive disciplinari differenti, sulla storia e la società italiana con un particolare riferimento alle comunità siciliane. Sono intervenuti Ignazio E. Buttitta con una relazione dal titolo “La festa di San Giuseppe in Sicilia” e Antonino Giuffrida con una relazione dal titolo “Un Risorgimento tradito”. Moderatrice Maria Rita Vescovo. Borgetto, Biblioteca comunale Meli, 17 marzo 2011.
Presentazione del CD Il Poeta in piazza. Tano Avanzato e gli Zabara interpretano Ignazio Buttitta.
Presentazione del dramma inedito di Ignazio Buttitta “Portella della ginestra”
Organizzazione, in collaborazione con Archivi della Resistenza-Circolo Edoardo Bassignani e con l’Istituto Ernesto de Martino, di due importanti iniziative dedicate a Ignazio Buttitta.
Presentazione del CD Il Poeta in piazza. Tano Avanzato e gli Zabara interpretano Ignazio Buttitta, a cura di Emanuele Buttitta e con la partecipazione di Antonino Buttitta. A seguire il concerto di Tano Avanzato.
Carrara, Ridotto del Teatro Animosi, 2 aprile 2011.
Presentazione del dramma in quattro atti di Ignazio Buttitta, “Portella della Ginestra”, curato da Emanuele Buttitta e Antonio Fanelli, ed. Fondazione Buttitta – Istituto Ernesto de Martino, 2010. Sono intervenuti: Stefano Arrighetti, Paolo Benvenuti, Antonino Buttitta, Emanuele Buttitta, Pietro Clemente, Antonio Fanelli, Francesco Forgione, Gianni Gianassi, Alessio Giannanti, Alessio Gramolati. A seguire lo spettacolo di Tano Avanzato con il gruppo Zabara e la proiezione del film “Segreti di Stato”, regia di Paolo Benvenuti (Fandango, 2003). Sesto Fiorentino, Istituto Ernesto de Martino, 3 aprile 2011
Alan Lomax in Italia
Organizzazione, in collaborazione con l’Università di Palermo di tre incontri con Goffredo Plastino. Il ciclo, dal titolo Alan Lomax in Italia, è stato introdotto da Sergio Bonanzinga. Gli incontri hanno avuto i temi: “La ricerca sul campo”, “L’anno più felice della mia vita. Un viaggio in Italia 1954-1955” (presentazione del volume di Alan Lomax a cura di G. Plastino) e “I suoni del folklore nel cinema di Vittorio De Seta e Pier Paolo Pasolini. Palermo, Facoltà di Lettere e Filosofia e Libreria Broadway, 13 aprile 2011; Sala Bianca del Centro Sperimentale di cinematografia – Sede Sicilia, 14 aprile 2011.
Presentazione del dramma inedito di Ignazio Buttitta “Portella della ginestra” a Palermo
Presentazione di Portella della Ginestra di Ignazio Buttitta. Hanno partecipato Tommaso Romano, Giuseppe Apprendi, Antonino Buttitta, Emanuele Buttitta, Antonio Fanelli, Fernando Gioviale, Antonino Giuffrida. Presenti nell’occasione anche i sopravvissuti della strage. Palermo, Oratorio dei S.S. Elena e Costantino, 27 aprile 2011.
Musei e memoria
Organizzazione, in collaborazione con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, di una conferenza di Antonino Buttitta dal titolo Musei e Memoria. Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonino Pasqualino, 18 maggio 2011.
Santi santuari e pellegrinaggi
Organizzazione, collaborazione con l’Officina di studi medievali di quattro seminari dedicati a Santi santuari e pellegrinaggi. Primo incontro con Alessandro Musco, Ignazio E. Buttitta, Marino Niola, Elisabetta Moro, Paolo Apolito. Palermo, Aula Seminari dell’Officina di Studi Medievali, 1 giugno 2011.
Secondo incontro con Ignazio E. Buttitta, Alessandro Musco, Augusto Cacopardo, Maria Lucilla Vassallo, Igor Spanò. Palermo, Aula Seminari dell’Officina di Studi Medievali 21 giugno 2011.
Terzo incontro, in collaborazione con il Comune di San Giuseppe Jato, il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Palermo e il Comune di San Cipirello. Tra i relatori F. Dominguez y Reboiras, M.A. Sanchez-Manzano, S. Rus Rufino, A. Scarabel, R. Parisi, N. Spineto, S. Bonanzinga, I. Buttitta. San Giuseppe Jato, San Cipirello, 31 agosto – 4 settembre 2011.
Quarto incontro, in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Beni Culturali, e con la partecipazione di Ignazio E. Buttitta, Alessandro Musco, Luigi M. Lombardi Satriani e Alessandro Saggioro. Palermo, Aula Seminari della Facoltà di Lettere e Filosofia, 18 novembre 2011.
Paolo Borsellino. Un siciliano eroe nazionale “Cultura della legalità e politiche giovanili”
Il 19 luglio, in occasione della ricorrenza della strage di via D’Amelio, la Fondazione Buttitta in collaborazione con la Fondazione Tricoli e il Centro Sperimentale di Cinematografia e con il patrocinio del Forum XIX Luglio, del Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino e di Sintea S.r.l. ha organizzato la Giornata di studi Paolo Borsellino. Un siciliano eroe nazionale “Cultura della legalità e politiche giovanili. Hanno partecipato Sebastiano Missineo, Ivan Scinardo, Antonino Buttitta, Adelfio Elio Cardinale, Raoul Russo, Barbara Cittadini, Sonia Alfano, Vincenzo Militello, Fabio Licata, Alfonso Giordano e Monica Modica; moderatore Fabio Tricoli. Nell’ambito della manifestazione si è celebrato il conferimento del Premio “Paolo Giaccone” edizione 2011 a Lucia Borsellino, si è inaugurata la mostra della mostra di Filippo Mannino con immagini del backstage e delle foto di scena della Cronaca sinfonica “Falcone e Borsellino. Il Coraggio della solitudine” ed è stato presentato il video della Cronaca sinfonica “Falcone e Borsellino. Il Coraggio della solitudine”, Palermo, Aula Bunker, 8 aprile 2011. Palermo, Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Sicilia, 19 luglio 2011.
Una marina di libri
Partecipazione della Fondazione Ignazio Buttitta al primo Festival del libro Una marina di libri organizzato da Navarra Editore. Attraverso il Festival la Fondazione ha potuto promuovere le proprie iniziative editoriali presso un vasto pubblico di curiosi. Palermo, Palazzo Steri, 3 – 5 giugno 2011.
Etnomusica del Terzo Millennio in Sicilia
Primo seminario Etnomusica del Terzo Millennio in Sicilia. Giovani protagonisti della tradizione orale contemporanea, a cura di Sergio Bonanzinga, dedicato in particolare a Strumenti musicali e balli del Messinese. L’incontro ha visto anche la partecipazione musicale di Giampiero e Rosario Altadonna, Antonio Bellinghieri e Pietro Giunta. Palermo, Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino, 30 settembre 2011.
Pietro Buttitta. Uno scrittore del nostro tempo
Promozione, in collaborazione con il Museo delle marionette A. Pasqualino, l’Istituto Polacco di Roma, nell’ambito delle iniziative promosse dal Ministero degli esteri della Repubblica di Polonia in occasione del semestre della Presidenza Polacca UE, di un incontro dedicato a Pietro Buttitta, dal titolo Pietro Buttitta. Uno scrittore del nostro tempo. Ideazione di Anastazja Buttitta. Sono intervenuti Antonino Buttitta, Jaroslaw Mikolajewski, Tommaso Romano, Furio Colombo, Giorgio Contino, Franco Lo Piparo, Emiliano Morreale, Maurizio Padovano, Gianni Riotta, Natale Tedesco. L’iniziativa ha fatto parte di Europa Aperta. Polonia e Sicilia. Al Crocevia delle culture: opportunità e sfide promossa dall’Ambasciata di Polonia a Roma e dall’Istituto polacco di Roma, coordinata da Anastazja Buttitta. Palermo, Museo delle marionette A. Pasqualino, 9 ottobre 2011.
Per un’antropologia critica del patrimonio culturale: etnografie siciliane
Organizzazione, in collaborazione con il Dipartimento di Beni Culturali Storico-Archeologici, Socio-antropologici e Geografici Sezione di Antropologia dell’Università degli Studi di Palermo del seminario Per un’antropologia critica del patrimonio culturale: etnografie siciliane. Sono intervenuti Ignazio E. Buttitta e Berardino Palumbo. Palermo, Aula Seminari della Facoltà di Lettere e Filosofia, 2 dicembre 2011.
Convegno internazionale di studi Alimentazione, produzioni tradizionali e cultura del territorio
Il convegno, incrociando una serie di temi oggi particolarmente dibattuti in ragione della loro ricaduta culturale, sociale ed economica, è stato segnatamente rivolto: da un lato ad approfondire la riflessione sulle forme di produzione tradizionali e sulle strategie di valorizzazione delle stesse operate a livello locale; dall’altro a indagare sulle modalità di organizzazione del territorio e dell’immaginario storicamente connesse alle pratiche alimentari e produttive. Coordinamento scientifico di Ignazio E. Buttitta e Piercarlo Grimaldi. Le cinque sessioni convegnistiche sono state presiedute da Antonino Buttitta, Piercarlo Grimaldi, Francesco Maria Raimondo, Mario Giacomarra, Giovanni Ruffino. Sono intervenuti Carlo Petrini, Amalia Signorelli, Eugenio Del Toma, Silvestro Greco, Aurelio Angelini, Luis Alberto Vargas, Matteo Meschiari, Davide Porporato, Antonio Ariño Villaroya, Ottavio Cavalcanti, Maria Margherita Satta, Girolamo Cusimano, Francesco Benozzo, Salvatore Ferlita, Marino Niola, Elisabetta Moro, Antonino Cusumano, Rosalia Schiera. Il convegno è stato realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), la Società Italiana di Scienze Alimentari, il Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino, il Dipartimento Beni Culturali dell’Università di Palermo, l’Officina di Studi Medievali. Palermo, Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino, 5 – 7 dicembre 2011.
Culture della transumanza
Il convegno è stato realizzato nell’ambito della seconda edizione della Festa della transumanza dei pastori di Geraci Siculo Si sgavita ‘a muntagna. Mestieri tradizionali e cultura agropastorale nel territorio delle alte madonie, promossa dal Comune di Geraci Siculo. Coordinamento scientifico di Ignazio E. Buttitta Sono intervenuti Bartolo Vienna, Girolamo Cusimano, Vincenzo Piccione, Ignazio E. Buttitta, e in qualità di relatori Mario Giacomarra, Luigi Lombardo, Piercarlo Grimaldi, Lia Giancristofaro, Sebastiano Mannia, Sergio Bonanzinga.. Geraci Siculo (PA), Convento dei Cappuccini, 22 maggio 2010.
Alterità in casa. Flussi migratori, turistici e culture locali oggi. Casi europei e latino-americani a confronto
Il convegno è nato con lo scopo di stringere accordi multilaterali fra le Università, utili per poter sviluppare progetti e ricerche. La tematica centrale del convegno era quella delle migrazioni, siano esse destinate allo spostamento in pianta stabile in un altro paese o a fenomeni turistici Coordinamento scientifico di Enzo Segre Malagoli e Antonino Buttitta. Le quattro sessioni del convegno sono state presiedute da Antonino Buttitta, Domenico Scafoglio, Enzo Segre Malagoli, Girolamo Cusimano. Sono intervenuti, oltre a Segre Malagoli e Scafoglio, Isidoro Moreno Navarro, Anna Maria Musilli, Annalisa Di Nuzzo, Patrizia Resta, Mario G. Giacomarra, Federico Besserer Alatorre, María Eugenia Olavarría, Andrea Spini, Gaetano Sabato, Elena Di Liberto, Marco Bontempi, Raúl Nieto Calleja, Aurora González Echevarría. Il convegno è stato realizzato in collaborazione con la Cattedra di Antropologia Culturale della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Salerno, con l’Universidad Autónoma Metropolitana del Messico e con il Dipartimento di Beni Culturali, Storico-Archeologici, Socio-Antropologici e Geografici della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo. Palermo, Facoltà di Lettere e Filosofia, 3 – 5 ottobre 2010.
Storie e culture del mare di mezzo: città, paesaggi, miti e riti della vite e del vino
Obiettivo del convegno è stato quello di accrescere saperi e competenze inerenti ai diversi aspetti della cultura isolana e, in particolare, di promuovere la conoscenza degli aspetti materiali e immateriali della culture vitivinicole mediterranee in prospettiva storico-antropologica. Coordinamento scientifico di Ignazio E. Buttitta. Le cinque sessioni del convegno sono state presiedute da: Antonino Buttitta, Sebastiano Tusa, Luigi M. Lombardi Satriani, Francesco Benozzo, Girolamo Cusimano. Sono intervenuti: Maurizio Carta, Girolamo Cusimano, Luigi M. Lombardi Satriani, Salvatore D’Onofrio, Julie Sagardoy, Giacomo Manzo, Antonino Cusumano, Matteo Meschiari, Francesco Benozzo, Tiziana Sarnari, Federica Tamarozzi, Mario G. Giacomarra, Giovanni Curatolo, Antonio Motisi, Pino Aiello, Ignazio E. Buttitta, Sergio Bonanzinga, Jean-Robert Pitte, Dominique Fournier, Gregorio Sparacino, Paolo Benvenuti.. Marsala (TP), Complesso monumentale di San Pietro, 14 – 16 ottobre 2010.
Scrivere degli altri e di sé. La biografia tra scienza, arte e memoria
Il convegno, svoltosi a Bolognetta, ha rappresentato un momento centrale del lavoro che l’équipe coordinata da Tommaso Romano conduce per sostanziare la biografia come vera e propria disciplina, che è insieme scienza, arte e memoria, e tenendo conto del più ampio apporto delle autobiografie. Auspicio degli organizzatori è quello di istituire, proprio nella cittadina della provincia palermitana: un centro permanente di ricerca sulla biografia e sull’autobiografia. Coordinamento scientifico di Tommaso Romano. Sono intervenuti: Ignazio E. Buttitta, Tommaso Romano, Rosa Goglia, Salvatore Di Marco, Piero Vassallo, Cinzia Demi, Ciro Spataro, Maria Patrizia Allotta, Santo Lombino, Marinella Fiume, Giuseppe Saja, Maurizio Bianco, Elena Bianchini Braglia, Anna Maria D’Ambrogio, Luca Gallesi. A seguire si è svolto un dibattito al quale hanno partecipato: Nino Aquila, Elio Giunta, Eugenio Guccione, Alfio Patti, Stefano Vilardo. Il convegno è stato patrocinato dal Comune di Bolognetta e dall’Università Popolare di Bolognetta. Bolognetta (PA), Istituto Comprensivo, 16 ottobre 2010.
Memorie del mare. Divinità, santi, eroi, navigatori
Il convegno si inserisce nell’ambito delle attività di studio e ricerca che la Fondazione sostiene allo scopo di promuovere l’interesse scientifico nei riguardi degli aspetti materiali e immateriali delle culture del mare, e di diffondere i saperi ad essi relativi anche presso un pubblico non specialistico. Coordinamento scientifico di Ignazio E. Buttitta Le cinque sessioni convegnistiche sono state presiedute da: Antonino Buttitta, Mario G. Giacomarra, Elsa Guggino, Maurizio Carta. Sono intervenuti: Piero Bartoloni, Natale Spineto, Nicola Cusumano, Sebastiano Tusa, Luigi Mascilli Migliorini, José Antonio González Alcantud, Gabriella Pironti, Alessandro Saggioro, Kenneth Brown, Alessandro Iannucci, Rosalba Panvini, Antonio Ariño Villarroya, Alessandro Mancuso, Jean Cuisenier, Giuseppe Aiello, Sergio Bonanzinga, Giovanni Ruffino, François Delpech, Macrina Marilena Maffei, Antonino Cusumano, Antonino Buttitta. Il convegno è stato organizzato in collaborazione con la Fondazione Mandralisca, e con il patrocinio dell’ARS, della Soprintendenza del Mare di Palermo, del Dipartimento di Beni Culturali, Storico-Archeologici, Socio-Antropologici e Geografici dell’Università di Palermo, e di Legambiente Sicilia.. Cefalù (PA), Fondazione Mandralisca, 4 – 6 novembre 2010.
Elogio dell’antropologia, o il mestiere di antropologo
Durante la giornata internazionale di studi, antropologi di fama internazionale si sono interrogati sul ruolo che l’antropologia può fornire per la comprensione delle società contemporanee attraversate da conflitti sociali, religiosi, politici, cercando di individuare gli strumenti che le sono propri, rispetto ad altre scienze sociali. Se il sapere antropologico non è soltanto un sapere specialistico destinato a comunità di pochi iniziati, ma deve ambire a presentarsi – oggi più che mai – come un punto di vista qualificato sul mondo, esso deve essere in grado di costruire un discorso capace di estendere l’immaginario della società in cui prende forma e a cui si rivolge. Coordinamento scientifico di Gabriella D’Agostino e Vincenzo Matera.. Hanno presieduto l’incontro Gabriella D’Agostino e Vincenzo Matera. Sono intervenuti: Ulf Hannerz, Mondher Kilani, Helena Wulff. Palermo, Centro Sperimentale di Cinematografia, 3 dicembre 2010.
Li vuci di l’omini. Altre storie, storie nostre
La giornata di studi antropologici e letterari Li vuci di l’omini. Altre storie, storie nostre, è stata centrata sul tema del passaggio dalle identità uniche alle identità di relazione, un argomento cruciale nel discorso letterario e antropologico degli ultimi anni. Coordinamento scientifico. Sono intervenuti: Gabriella D’Agostino, Vincenzo Matera, Matteo Meschiari, Kader Abdolah, Mihai Butcovan, Tahar Lamri e Gabriella Kuruvilla. Palermo, Orto Botanico, 6 novembre 2009.
La donna e il sacro. Dee, maghe, sacerdotesse, sante
Il convegno è stato dedicato allo studio dei molteplici ruoli che la donna ha assunto nelle pratiche cerimoniali e nell’immaginario mitico rituale di svariati contesti antropologici e storico-religiosi. Tra i temi affrontati lo sciamanismo femminile in alcune società indigene dell’America Merdionale; la donna, il velo, i luoghi sacri dell’Islam; la sacralità femminile in alcuni contesti folklorici (le donne di fora in Sicilia, guaritrici in Toscana) e nelle religioni mediterranee (feste dionisiache di Atene, continuità dei culti di Demetra ed Hera a Gela); valori simbolici della donna nelle pratiche rituali rumene; dignità femminile e cattolicesimo, il sacro femminile e la rete.
Coordinamento scientifico di Ignazio E. Buttitta. Le cinque sessioni sono state presiedute da Vincenzo Guarrasi, Domenico Scafoglio, Girolamo Cusimano, Francesco Faeta, Luigi M. Lombardi Satriani. Sono intervenuti : Elsa Guggino, Domenico Scafoglio, Luigi M. Lombardi Satriani, Fabio Dei, Maria Margherita Satta, Mario Atzori, Alessandro Lupo, Franco Lai, Jean Cuisenier, Luisa Faldini, Giovanna Calasso, Antonino Colajanni, Marino Niola, Giovanna Greco, Charlotte Houet, Natale Spineto, Alessandro Saggioro, Carmen Darabus, Delia Suiogan, Marina Montesano, Arnaldo Nesti, Carmelina Chiara Canta, Paolo Apolito, Piercarlo Grimaldi, Paolo Sibilla, Roberto Cipriani, Salvatore Abbruzzese, Ottavio Cavalcanti, Vincenzo Spera, Berardino Palumbo, Rosalba Panvini, Dario Palermo, Piera Anello. Il convegno, patrocinato dall’Assemblea Regionale Siciliana, è stato realizzato in collaborazione con la Società Siciliana per la Storia Patria, l’Università degli Studi di Palermo, l’A.I.S.E.A., l’A.N.U.A.C., la Banca Intesa San Paolo. Palermo, Società Siciliana di Storia Patria, 12 – 14 novembre 2009.
Il fuoco nelle tradizioni popolari tra Sicilia e Spagna
Il seminario, realizzato nell’ambito del progetto Il silenzio ondulato. Viaggio nella cultura, nelle tradizioni, nella cinematografia tra Andalusia e Sicilia, promosso dall’associazione Alameda – Asociacion de Arte Flamenca, ha avuto lo scopo di mettere in evidenza alcuni aspetti di prossimità culturale tra Spagna e Sicilia, rilevando come a livello delle tradizioni popolari, segnatamente di quelle festive, sia dato riconoscere la presenza di numerosi elementi comuni, tanto sul piano della prassi rituale che su quello delle credenze. Coordinamento scientifico di Ignazio E. Buttitta. Sono intervenuti: Manuel Pedrosa, Maria Tausiet, Luigi Lombardo, Fatima Giallombardo, Laura Villa Allegri.. Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonino Pasqualino, 15 maggio 2008.
Riti mediterranei
Dopo un periodo di relativo disinteresse, credenze e pratiche tradizionali, segnatamente le feste, sono ritornate ad essere oggetto di studio da parte del mondo scientifico, favorite dall’ampio dibattito sulla religione e sulla religiosità scaturito dall’esigenza di sostenere un dialogo, fondato sulla conoscenza, con le “alterità”, interne ed esterne. Scopo del convegno è stato la promozione e la circolazione di idee e suggerimenti ai fini di una presa di coscienza del ruolo centrale del Mediterraneo negli ininterrotti rapporti culturali tra Oriente e Occidente. Coordinamento scientifico di Ignazio E. Buttitta. Le sei sessioni di cui si è composto il convegno sono state presiedute da: Antonino Buttitta, Silvana Miceli, Salvatore Nicosia, Maurizio Carta, Vincenzo Guarrasi, Attilio Mastino. Sono intervenuti: Marino Niola, Gianluigi Bravo, Piercarlo Grimaldi, Isidoro Moreno Navarro, Elsa Guggino, Domenico Scafoglio, Valerio Petrarca, Laura Faranda, Francesco Faeta, Salvatore D’Onofrio, Stefano Montes, Jean Cuisenier, Piero Bartoloni, Sebastiano Tusa, Rosalia Marino, Attilio Mastino, Nicola Cusumano, Daniela Bonanno, Amalia Signorelli, Luigi Maria Lombardi Satriani, Mauro Geraci, Caterina Pasqualino, Paolo Sibilla, Vincenzo Matera, Vincenzo Maria Spera, Letizia Bindi, Rosa Parisi, Maria Margherita Satta, Maurizio Del Ninno, Mario Bolognari, Ignazio E. Buttitta, Rosario Perricone, Patrizia Resta, José Antonio Gonzalez Alcantud, Sergio Bonanzinga, Antonello Ricci, Ottavio Cavalcanti, Fatima Giallombardo. Coordinamento scientifico di Ignazio E. Buttitta.
Il convegno, patrocinato dalla Provincia Regionale di Palermo e dal Comune di Palermo, è stato realizzato con la collaborazione del CERISDI, con la partecipazione della Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Palermo, del Dipartimento Città e Territorio dell’Università di Palermo, dell’AISEA, della Casa Editrice Flaccovio, della Banca Intesa San Paolo. Palermo, Castello Utveggio, 28 – 30 maggio 2008.
Giuseppe Rovella e la scrittura come ricerca di approdo
Il convegno ha avuto lo scopo di compiere un lavoro organico e completo sul pensiero e l’opera di Giuseppe Rovella, con particolare riferimento agli esperimenti linguistici con i quali egli disseppellisce contenuti semantici antichi della nostra cultura e alle possibilità stupefacenti di scrittura che la civiltà contadina, dalla quale egli discende, gli ha offerto. Coordinamento scientifico di Tommaso Romano. Sono intervenuti: Lucio Zinna, Emanuele Messina, Francesco Gallo, Salvatore Ferita, Salvatore Di Marco, Ester Monachino. Il convegno è stato organizzato in collaborazione con l’associazione Amici di Giuseppe Rovella. Palermo, Hotel Excelsior, 4 maggio 2007.
Miti Mediterranei
Il convegno, dedicato al ricordo di Giuseppe Bonomo e di Giuseppe Martorana, ha perseguito l’obiettivo di approfondire la conoscenza di alcune forme espressive (miti, riti, storie, leggende) che hanno alimentato l’immaginario dei Paesi del Mediterraneo, attraverso percorsi ideologici e radici storiche. Coordinamento scientifico di Ignazio . Buttitta. Svoltosi in cinque sessioni presiedute da Salvatore Nicosia, Antonino Buttitta, Jean Cuisenier, Alberto Piazza, Elsa Guggino, il convegno ha visto la partecipazione di: Gian Luigi Bravo, Franco Cardini, Roberto Cipriani, Nicola Cusumano, François Delpech, Pietro Li Causi, Josè Manuel Pedrosa, Bernard Sergent, Alberto Piazza, Sergio Ribichini, Jean Cuisenier, Paolo Scarpi, Paolo Sibilla, Natale Spineto, Maria Tausiet, Giovanni Pettinato, Antonino Pellitteri, Raimondo Zucca, Alessandro Musco, Antonino Colajanni, Piercarlo Grimaldi, Salvatore D’Onofrio, Maria Margherita Satta, Salvatore Nicosia, Sebastiano Tusa, Sergio Bonanzinga, Antonino Buttitta.
Il convegno ha avuto il patrocinio della Provincia Regionale di Palermo, del Comune di Palermo, dell’Università degli Studi di Palermo, della Società Siciliana per la Storia Patria, del Palazzo D’Aumale, dell’Associazione Folkstudio, della Banca Intesa San Paolo. Palermo, Società Siciliana di Storia Patria, 4 ottobre 2007; Terrasini (PA), Museo Regionale di storia naturale e mostra permanente del carretto siciliano di Palazzo D’Aumale, 5 – 6 ottobre 2007.
Scrittura e Verità. Li vuci di l’omini nella letteratura italiana del ‘900
Il convegno è nato con l’obiettivo di articolare uno dei temi cardine di ogni fare artistico e cioè il rapporto scrittura-verità partendo dall’esperienza poetica di Buttitta e quindi anche soffermandosi sugli anni del neorealismo e dell’impegno sociale. Si è preferito parlare di scrittura e verità e non di scrittura e realtà (cui sembrava rinviare la stagione dell’engagement attraversata, in modo originale, dal poeta bagherese) con la consapevolezza che la nozione odierna di realtà è non omogenea e inafferrabile, che la realtà, per citare Blumemberg, “non risulta mai definitivamente fissata come raltà ma è costantemente intenta a realizzarsi”.
Coordinato da Domenica Perrone, il convegno si è composto di quattro sessioni presiedute da Vincenzo Guarrasi, Giovanni Ruffino, Michela Sacco, Natale Tedesco. Sono intervenuti: Enrica Cancelliere, Attilio Carapezza, Claudia Carmina, Eleonora Chiavetta, Margherita Cottone, Roberto Deidier, Matteo Di Gesù, Maria Di Giovanna, Flora Di Legami, Salvatore Di Marco, Maria Di Venuta, Erminia Dispensa, Salvatore Ferlita, Antonio Iurilli, Donatella La Monaca, Franco Lo Piparo, Maria Caterina Ruta, Giovanni Saverio Santangelo, Antonino Sole, Carmelo Spalanca, Salvatore Zarcone. Tavola rotonda con gli scrittori: Giosuè Calaciura, Laura Pariani, Tommaso Pincio, Gianpaolo Rugarli e Domenico Seminerio. Il convegno è stato patrocinato dalla Provincia Regionale di Palermo, dal Comune di Palermo, dall’Università degli Studi di Palermo, dalla Società Siciliana per la Storia Patria, dalla Banca Intesa San Paolo. Palermo, Società Siciliana per la Storia Patria, 14 – 15 dicembre 2007.
Isole. Minoranze culturali migranti globalizzazione
Tra i temi analizzati: società complesse e movimenti di popolazione, mobilità di uomini e mobilità di culture, caratteri dei processi migratori in atto, conservazione o costruzione di identità, etnicismi e fondamentalismi, politiche per gli immigrati, minoranze e processi di globalizzazione, condizione e destino delle minoranze culturali in Italia, lingue di minoranza, dialetti e dinamiche sociolinguistiche, immigrati e minoranze nei mass media, quadri costituzionali e legislativi. Coordinamento di Ignazio E. Buttitta.
Il convegno si è svolto in sei sessioni presiedute da Giovanni Ruffino, Elsa Guggino, Franca Pinto, Mario Morcellini, Alberto Varvaro e Gianfranco Bettetini. Sono intervenuti: Matilde Callari Galli, Amalia Signorelli, Fiorenzo Toso, Gualtiero Harrison, Oscar Garavello, Alberto Gasparini, Antonio Marazzi, Luigi Di Comite, Stefania Girone, Tullio Tellmon, Francesco Altimari, Matteo Mandalà, Ottavio Cavalcanti, Paolo Sibilla, Valentina Porcellana, Maria Margherita Satta, Rosanna Sornicola, Margherita Di Salvo, Girolamo Cusimano, Ignazio Vitale, Mario Morcellini, Stefano Martelli, Gianfranco Bettetini, Agata Piromallo Gambardella, Francesca Giordano, Patrizia Resta, Igor Cardella, Vincenzo Matera, Maurizio Ambrosini, Giuseppe Scidà, Maria Solimini, Gabriella D’Agostino, Sergio Rovagnati, Dina e Joel Scherzer, Luigi M. Lombardi Satriani, Antonino Cusumano, Fatima Giallombardo, Ignazio E. Buttitta, Stefano Montes, Pietro Scarduelli, Agata Pellegrini, Antonino Buttitta. Patrocinio della Provincia Regionale di Palermo, del Comune di Palermo, del Comune di Bagheria, dell’Università degli Studi di Palermo, del Centro di studi filologici e linguistici siciliani, dell’Unesco Italia, dell’Associazione Folkstudio. Palermo, Società Siciliana per la Storia Patria, 2 – 4 novembre 2006.
Letteratura e Società
Ciclo di seminari. Tra i temi analizzati: la letteratura italiana della carta europea delle lingue; Santa Lucia nella tradizione scandinava, uno straordinario caso di sincretismo; il dramma degli idiomi minoritari, forme e modi di scrittura epistolare; ipotesi sulle lettere da Capri di Mario Soldati; la poetica di Paolo Bertolani, la Sardegna postcoloniale in un testo di Sergio Atzeni. Sono intervenuti: Nicola Tanda, Alessio Giannanti, Fulvio Leone, Giuseppe Lo Castro, Massimo Onofri, Sabine Schwarze. Gli incontri sono stati patrocinati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, dall’Università degli Studi di Palermo, dal Museo internazionale delle marionette A. Pasqualino. Coordinamento scientifico di Ignazio E. Buttitta. Palermo, Facoltà di Lettere e Filosofia e Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, 10 novembre – 6 dicembre 2006.