Inaugurazione mostra
Natività in Sicilia
fotografie di Melo Minnella
Giovedì 22 dicembre 2016_ore 18.00
Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino
Giovedì 22 dicembre alle 18.00 al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino sarà presentata la mostra Natività in Sicilia che espone fotografie di Melo Minnella. Visitabile fino a sabato 7 gennaio, la mostra si incentra su una delle festività maggiormente sentite sul territorio siciliano e nazionale. Sopravvissuto, nei secoli, nel suo genuino significato religioso, il Natale ha dato vita nel tempo a manifestazioni artistico-culturali di cui ancora oggi rimangono segni evidenti. A partire dalla novena in lingua siciliana scritta dal canonico monrealese Antonio Di Liberto, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Binidittu Annuleru, dal titolo U Viaggiu dulurusu di Maria Santissima e lu Patriarca San Giuseppi in Betlemmi, che da metà del 1700 si è diffusa in tutta l’Isola ed ancora oggi viene cantata nelle chiese o per le strade nei giorni che preparano al Natale. O Giacomo D’Orsa, colto poeta di Piana dei Greci, vissuto tra il Seicento e il Settecento e autore di un altro importante componimento poetico natalizio, il Curteggiu di li Pastura a lu Santu Bambinu Gesù. Accanto ai canti tradizionali, la tradizione siciliana del Natale ha lasciato spazio, a partire dalla metà Settecento e in seguito alle predicazioni itineranti dei diversi ordini religiosi e sulla scia di quella napoletana, alla creazione di presepi realizzati con i materiali propri dell’Isola: da quelli raffinati e pregiati della tradizione trapanese in avorio e corallo, a quelli di Caltagirone in terra cotta colorata, da quelli palermitani creati con il favo d’api a quelli nisseni creati con il marmo. E poi ancora legno, vetro e farina di grano… Di antichissima tradizione è il presepe presente nella Cappella Palatina di Palazzo dei Normanni a Palermo che raffigura la natività con la tecnica del mosaico.
Nato a Mussomeli in Sicilia, Melo Minnella comincia ad interessarsi alla fotografia giovanissimo. Dagli anni Cinquanta si approccia all’arte popolare e all’antropologia, avvicinandosi anche agli artisti siciliani dell’Art Brut, tra i quali Sabo e Filippo Bentivegna. Fotografa con grande passione i siti archeologici, non solo siciliani, interessandosi in particolare di quelli preistorici e comincia una minuziosa ricognizione fotografica delle feste religiose patronali e della Pasqua, e in genere del folklore siciliano. Della sua terra prende in considerazione anche le cosiddette arti minori con pubblicazioni su argenterie, maioliche, madreperle e coralli, e altre manifestazioni dell’antico artigianato siciliano. Dagli anni Sessanta comincia il suo vagabondare verso mete esotiche, soprattutto verso l’Oriente; il suo grande amore è l’India. Questo luogo diventa il termine di paragone per tutte le altre destinazioni e un motivo in più per ritornarvi. Ha fotografato molto anche le regioni italiane, soprattutto quelle meridionali. Gli ultimi suoi interessi sono indirizzati alla Calabria e all’Abruzzo, e alle feste tradizionali di queste terre ancora poco esplorate. Le sue fotografie sono apparse sulle più importanti riviste nazionali e internazionali quali Bell’Italia, Bell’Europa, Airone, Dove, Tuttoturismo, Ville e Casali, Life, Stern, Schweizer Illustrierte, Casa Vogue, Connaissance des Arts, l’Express. I suoi scatti sono naturalmente confluiti in numerose pubblicazioni nell’arco di circa 40 anni, quali Sicilia negli occhi (1972), con una nota introduttiva di Leonardo Sciascia; Viaggio in Sicilia I (1987) e II (1990); Pane e festa (1991); La cucina siciliana (1992); Cattedrali di Sicilia (2000); Palermo, passeggiate d’autore (2001); Pasqua in Sicilia (2003); Natale in Sicilia (2003); La Sicilia e i suoi sapori (2005); Cattedrali e chiese di Sicilia (2008).
Inaugurazione con ingresso libero.
La mostra sarà visitabile fino a sabato 7 gennaio 2017 da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso la domenica e i giorni festivi.